rotate-mobile
Elezioni comunali 2016 Porretta Terme

Alto Reno ha il suo primo sindaco, Nanni: "Ecco la mia squadra, priorità l'occupazione"

E' il primo sindaco del comune che unisce Porretta Terme e Granaglione. Come ha 'sbancato' ai seggi? "Sono un sindaco che sta per strada, con i suoi cittadini. Ho con loro un rapporto simbiotico"

Giuseppe Nanni è il primo sindaco del nuovo comune Alto Reno Terme, risultato della fusione dei comuni di Porretta Terme e Granaglione, istituito nel gennaio del 2016. Con il 49,45% dei voti e la sua lista "Progetto Alto Reno" (che ha totalizzato 2.025 voti), Nanni ha potuto indossare la fascia tricolore e presentare la sua squadra. I suoi sfidanti erano Tiberio Rabboni ('Una nuova idea' - 33,65%), Marta Evengelisti ('Adesso AltoReno Terme' - 10,23%) e Luca Enrico Cecchini (Movimento 5 Stelle - 6,66%). 

Fresco di proclamazione, abbiamo intervistato Giuseppe Nanni: 

Una prima domanda scontata: se lo aspettava questo risultato? 

Diciamo che le previsioni erano buone e le mie sensazioni, maturate stando in mezzo alla gente, anche. Devo ammettere però che anche i miei avversari mi hanno detto che immaginavano che avrebbero perso, ma non con questo scarto. Ovviamente sono molto felice. 

Cosa secondo lei ha convinto i cittadini? 

Il mio modo di essere sindaco a Granaglione direi, e il rapporto simbiotico e amichevole con i cittadini: una porta sempre aperta e l'essere un amministratore che sta con gli amministrati. 

Oggi ha presentato la sua squadra di otto: chi sono i suoi compagni di viaggio?

Intanto tengo a precisare che i quattro (dei 12) che sono rimasti fuori verranno impegnati in tutte le iniziative che porteremo a vanti. Per quanto riguarda il mio team di consiglieri (Marcello Labanti, Andrea Gaggioli, Giovanni Palmieri, Antonella Cinotti, Jacopo Nanni, Emanuela Antonelli e Alessia Fornaciari), essi sono giovani e 'diversamente giovani' in gamba, con varie professioni (artigiani, esperti di formazione, studenti universitari) accumunati oggi dall'obiettivo di costruire il nostro nuovo comune. (a fine intervista i profili di tutti i consiglieri

Dunque, è fatta: ha vinto le elezioni e ora comincia il suo grande lavoro da primo sindaco del comune Alto Reno Terme. Cosa significa governare un comune che è l'unificazione di due realtà che, sebbene abbiano dei punti in comune, sono comunque due realtà differenti?

In effetti sono due realtà relativamente diverse, ma con delle cose in comune e dei valori che possono essere condivisi. Ci impegneremo per creare un centro dei servizi e lavoreremo in squadra (e con i cittadini) per dare slancio territoriale. 

Quali sono le sue priorità? 

Il futuro della nostra vallata si apre con molti interrogativi, molte difficoltà, che le nostre capacità personali e di comunità, sono sicuro, trasformeranno in altrettante opportunità. È inutile, persino ridondante, elencare i problemi che assillano le nostre comunità: dalla lontananza dalle grandi vie di comunicazione alla crisi del manifatturiero e del comparto turistico-termale, in parte legate proprio a queste distanze, fino al taglio dei servizi pubblici come Sanità, Ferrovia, Uffici postali. Da questa situazione si può uscire solamente con uno sforzo comune e con una unità d'intenti che la nostra vallata ha dimostrato di saper esprimere, come nella vicenda Saeco.

Questa prima amministrazione comunale è investita immediatamente da alcune emergenze che richiederanno risposte rapide, ma anche la capacità di vedere oltre, di orientare le scelte sulla base di una visione programmatica di medio-lungo periodo. Non esistono confini nella nostra comunità: cittadini di Porretta lavorano a Gaggio e alla Venturina, a Castel di Casio o viceversa. È perciò importante, anzi fondamentale, che le nostre politiche abbiano un respiro "di vallata". I cittadini, che in larga parte hanno condiviso la fusione, si attendono riscontri positivi da tale scelta.

Le priorità della mia giunta saranno: 1. amalgamare le precedenti realtà territoriali tenendo conto delle diverse peculiarità: ciò dovrà tradursi nella capacità di mantenere al massimo il decentramento dei servizi e di uniformarli con la necessaria gradualità; 2. utilizzare parte delle nuove risorse per alleggerire il carico delle imposte locali, con la prospettiva di un livellamento verso il basso e conseguente sollievo per i bilanci delle famiglie, secondo criteri di equità; 3. riorganizzare la macchina comunale con il duplice obiettivo di generare risparmi e migliorarne l'efficienza, rivisitando la pianta organica e riequilibrandola laddove necessario. Tutto il nostro lavoro sarà più agevole quanto più i cittadini saranno partecipi.

Investiremo molte risorse nella promozione (marketing) del territorio, e delle strutture ivi esistenti. Una azienda privata che investe in marketing dimostra che non ha intenzione di arrendersi, essendo tali investimenti "fissi" e "irrecuperabili". Allo stesso modo vogliamo dimostrare che questa comunità non ha intenzione di arrendersi alle avversità.

Uno dei tasti dolenti (lei stesso ha citato la Saeco) è quello dell'occupazione e della paura che il territorio venga "abbandonato" da aziende e cittadini...

Voglio fare una premessa necessaria sulla domanda che più assilla i cittadini e gli amministratori: come può e con che efficacia, un Sindaco intervenire per risolvere i problemi occupazionali del territorio dell’Alto Reno? La situazione di alcune delle maggiori aziende della valle ci dice, con chiarezza, che un certo tipo di industrializzazione comincia a segnare il passo. Inequivocabilmente solo produzioni ad altissimo valore aggiunto potranno rimanere in valle. Gli alti costi della logistica, dovuti a un mancato sviluppo delle reti di comunicazione, penalizzano le produzioni della nostra vallata.

È mia intenzione farmi promotore di un disegno di legge che consenta alle aziende di medie dimensioni del manifatturiero che distano più di un’ora di camion dalle grandi vie di comunicazione, di ottenere, come miglioramento del vantaggio competitivo, la fiscalizzazione del 50% degli oneri contributivi. Questo ci consentirebbe di aver più possibilità di trattenere le aziende sul nostro territorio, che contemporaneamente diventerebbe appetibile anche per altre aziende. I casi DEMM e SAECO sono emblematici. Nel primo caso abbiamo una azienda che, passata di mano diverse volte, ha visto sottrarsi progressivamente le lavorazioni a più elevato valore aggiunto. Bisogna invertire questa rotta e investire in nuove tecnologie e riqualificazione della forza lavoro, utilizzando fondi europei e regionali a tal fine. Nel caso della SAECO l’azienda è stata “spiazzata” da una variazione nel mercato delle macchine da caffè: il mercato è infatti passato dalle superautomatiche che lavorano il caffè in grani, alle macchine a capsule, dove, al contrario del primo caso, costa poco la macchina e molto il “packaging” del caffè. La risposta anche qui può essere solo quella dell’ampliamento della gamma di produzioni, allargandola anche ad altri piccoli elettrodomestici, collocandosi nella fascia di “alta gamma”. Di nuovo ciò può avvenire solamente attraverso una riqualificazione industriale e del personale.
L'altro passo che può compiere un amministratore locale è quello di agevolare, con tutti i mezzi a sua disposizione, la riconversione dei posti di lavoro persi dalla grande industria in attività diverse, più legate alle risorse specifiche del territorio.

È inoltre mia intenzione combattere l’abbandono dei centri storici e cittadini degli ex comuni di Granaglione e Porretta Terme, attraverso la defiscalizzazione delle imposte comunali a favore di piccole attività artigianali che si volessero stabilire nei fondi rimasti sfitti, relativamente ai primi tre anni di attività del laboratorio.
Auspicando così e favorendo la nascita di un tessuto di piccolo artigianato, anche artistico, necessario corollario a un territorio a vocazione turistica come il nostro.

E allora la cosa più diretta e immediata da realizzare è una struttura politico/amministrativa efficiente con una direzione politica che scommetta sul futuro utilizzando al meglio le risorse locali che sono enormi e, soprattutto, non delocalizzabili. Parlo delle Acque, termali e non, del Bosco, fonte inesauribile di energia con le odierne tecnologie, e del Turismo, con un programma innovativo di rilancio. Progetti di lungo respiro dunque, e investimenti nel marketing territoriale legati a questi progetti. Verrà quindi creata una struttura guidata da professionisti del settore, coadiuvati da un team locale.
Pensiamo che, su questi progetti strategici legati ad Acque, Bosco e Turismo, si possano creare sinergie notevoli con le Regioni Emilia Romagna e Toscana e con la Città Metropolitana di Bologna. Un siffatto sistema, non nell’immediato, ma nel medio-lungo periodo potrebbe riassorbire gran parte dei posti di lavoro persi nel settore industriale.

Concretezza: una lista di obiettivi a cui punta e sui quali lavorerà fin da subito? 

Primo obiettivo. La creazione, nei prossimi 5 anni di legislatura, della struttura politico-amministrativa  necessaria a gestire il grande Comune dell’Alto Reno. Perché, ripeto, fin da subito dobbiamo ragionare, nelle nostre azioni amministrative, come se quel Comune esistesse già. Un unico, grande Comune dell'Alto Reno: dev'essere questa la missione istituzionale cardine del prossimo mandato. Quello compiuto fra Granaglione e Porretta Terme è un primo passo, che ha avuto tra l'altro l'enorme merito di movimentare la discussione anche nei comuni limitrofi. Ora occorre battere il ferro, avviare un tavolo di confronto con Castel di Casio, Lizzano in Belvedere, Gaggio Montano, Camugnano, Sambuca Pistoiese, per giungere ad un ente più efficiente, più adeguato ai tempi e con maggiore forza negoziale nei confronti di Regione e Città Metropolitana.

Secondo obiettivo.  In questo difficile momento di crisi dell’occupazione e quindi del reddito familiare come detto poco fa l'obiettivo sarà quello di abbassare la fiscalità generale che grava sui nostri cittadini grazie alle risorse che arriveranno dalla Fusione, e che dovranno servire a questo oltre che a progetti lungimiranti di valorizzazione del territorio. All'indomani della seconda asta fallimentare, con le nuove proprietà impegnate nel comparto termale, si dovrà individuare un pacchetto di iniziative per il rilancio del settore, fondamentale traino per la ripresa complessiva del turismo. 
    
Terzo obiettivo. Chiedere, insieme ai Comuni del Medio Reno, nuovi interventi sulla statale porrettana, e rilanciare il progetto della bretella setta-reno. Per la ferrovia è necessario, oltre al definitivo rinnovo del parco treni, il raddoppio dei binari in funzione di alcune corse veloci giornaliere. Infine, un servizio fondamentale per le imprese è certamente il potenziamento e la velocizzazione della banda larga. A questo fine diventa indispensabile creare una struttura all’interno dell’Amministrazione Comunale in grado di recepire i fondi europei destinati alle Pubbliche Amministrazioni e di dare supporto ed indicazioni a privati che si interessano a questo ambito.

Nel suo programma elettorale si parlava anche dell'ospedale. Quali sono i progetti che riserva alla struttura? 

L'Ospedale di Porretta, il nostro Ospedale di Montagna è un gioiello di architettura, di professionalità del personale sanitario tutto, nella posizione strategica per tutta la valle del Reno. Nel 2016-17 la Regione Emilia Romagna deve provvedere al riordino della rete ospedaliera e il nostro ospedale, per le leggi nazionali che saranno applicate, ha tutte le caratteristiche di un vero ospedale di base di zona, con le specialità fondamentali e con un Pronto Soccorso robusto ed autonomo. Creando un ospedale di base idoneo, saremmo in grado di accogliere pazienti che attualmente vengono dirottati agli ospedali di altre citta' con tutte le conseguenze di il trasporto comporta.

Ecco i profili degli 8 consiglieri comunali. 

ANTONELLI EMANUELA (44 anni) Nata a Porretta Terme, è sposata con due figli. Laureata in giurisprudenza, è impiegata presso l'ufficio commerciale di SAECO. Ha accolto questa sfida, come candidata indipendente, perché crede nelle capacità della squadra e vorrebbe dare il suo contributo per garantire opportunità di lavoro e una buona qualità della vita ai nostri figli.

CINOTTI ANTONELLA (56 anni)
Dirige una storica azienda meccanica, fondata 55 anni fa dal padre e lo zio, i Fratelli Cinotti. Il suo interesse per il territorio, nel quale è nata e cresciuta, l'ha indotta a scendere in campo, come cittadina politicamente indipendente, a fianco di Giuseppe Nanni. È lui, a parere di Antonella, la persona più idonea ad amministrare il nuovo comune di Alto Reno Terme, per capacità e conoscenza del territorio.

FORNACIARI ALESSIA  (22 anni) Nata a Porretta Terme. Ha trascorso l'infanzia a Biagioni. Poi si è trasferita a Ponte della Venturina, dove vive. Conseguita  la maturità linguistica, attualmente sta frequentando il corso di laurea in Scienze Politiche, presso l'Università di Bologna.

GAGGIOLI ANDREA (56 anni) Sposato con due figli, da 26 anni lavora in Radiologia negli ospedali di Porretta e Vergato. Segretario del Circolo PD di Granaglione, è stato in Consiglio comunale con Nanni dal 2013, collaborando alla fusione con Porretta Terme. Convinto che la serietà, l'impegno quotidiano, il senso di appartenenza alla nostra montagna siano i requisiti fondamentali per amministrare bene, ama dire "sono le persone che fanno le cose". 

GAGGIOLI ELENA (28 anni) Nata a Porretta Terme, è laureata in giurisprudenza, esperta in fondi e finanziamenti europei. Attualmente segretaria del circolo PD di Porretta e membro della segreteria provinciale del Partito. È convinta che il nostro territorio possa interpretare un modello di sviluppo moderno e innovativo, senza tradire la sua storia e le nostre radici. I suoi obiettivi sono servizi di alto livello, sostegni alla famiglia e opportunità di lavoro, affinché i suoi coetanei possano scegliere di continuare a vivere qui. 

LABANTI MARCELLO (64 anni) È nato a Porretta Terme; esperto nel campo della meccanica con specializzazione in motorista per gruppi elettrogeni, come tecnico Enel si occupa di progettazione ed esecuzione di lavori in appalto. Consigliere comunale e assessore di Granaglione dal 2007, ha ricoperto la carica di vicesindaco da ottobre a dicembre 2015. Mette a disposizione la sua profonda conoscenza del territorio, maturata nelle varie esperienze lavorative e per aver abitato a Capugnano, Castelluccio, Porretta. Attualmente vive a Ponte della Venturina.

NANNI JACOPO (24 anni) Cittadino indipendente, nato e cresciuto a Porretta Terme, ha frequentato il Liceo scientifico locale e attualmente è studente universitario in Medicina e Chirurgia. Da sempre attivo nella vita cittadina, convinto delle enormi potenzialità che il paese ha da esprimere, ha coniato un suo slogan: "sono disposto a scendere in campo in prima persona, ma ricordati: io e te insieme potremo fare molto di più" 

PALMIERI GIOVANNI (57 anni) È nato a Porretta Terme; sposato con Ambra e padre di Francesca e Alessia. È artigiano metalmeccanico dal 1984. Con questa scelta intende dedicare tempo ed esperienza lavorativa per contribuire al rilancio economico del territorio.


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alto Reno ha il suo primo sindaco, Nanni: "Ecco la mia squadra, priorità l'occupazione"

BolognaToday è in caricamento