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Elezioni Bologna 2021

"Cara Bologna ti scrivo...": la lettera del candidato Luca Labanti alla città

Il candidato di Movimento 24 Agosto Luca Labanti si rivolge direttamente alla città che vuole amministrare parlandole direttamente e spiegandole cosa potrebbe fare per migliorarla

Il candidato di Movimento 24 Agosto Luca Labanti, così come gli altri sette aspiranti sindaci, ha scritto una lettera alla città che si propone di amministrare. Cosa le dice rivolgendosi direttamente a lei? Quali i progetti per i prossimi 5 anni? Una formula un po' retrò, per conoscere meglio i candidati sindaci di questa tornata elettorale. 

"Cara Bologna,

quando mi venne proposta la candidatura a sindaco di questa città con la lista del Movimento 24 agosto per l’Equità Territoriale, accettai subito e con entusiasmo. L’adesione a questo progetto ha il suo fondamento nella consapevolezza che nel panorama italiano le proposte politiche si sono via via appiattite nella rincorsa di un consenso basato su slogan che, facendo leva su facili egoismi e campanilismi, finiscono per distogliere da quelli che sono i veri problemi che la gente ha e che finiranno per restare inascoltati. La rincorsa dei sondaggi non consente di fermarsi a ragionare e a valutare con attenzione quali sono le reali necessità dei cittadini. Nella distrazione generale provocata dalle grandi frasi ad effetto, si propongono poi politiche in cui il precipuo interesse del cittadino viene, di fatto, messo da parte a favore di iniziative i cui beneficiari sono gruppi di interesse economico e finanziario che, tra l’altro, non riescono più a creare una spinta positiva dell’economia, ma solo a perpetuare se stessi con grave danno della collettività locale e di tutta la nazione.

Nello scenario politico manca la visione di quello che sarà il futuro e, a livello locale, ritroviamo le stesse proposte sterili che, se da una parte promettono di migliorare la vita dei cittadini, dall’altra rischiano di comprometterla: esempio è la previsione di opere quali il Passante e la linea rossa del Tram che non tengono conto dell’impatto che ciò potrà avere sul sereno svolgimento della vita dei cittadini stessi e delle attività presenti su quel particolare territorio. Oppure si promettono misure, come quella del limite di velocità a 30 km che, di fatto, non portano a nulla di significativo, se non per l’aver strizzato l’occhio ad una parte dell’elettorato ed essersi proposti come paladini dell’ambiente, mentre non vi sono sufficienti e univoci risultati scientifici a supporto dell’opportunità di un tale intervento.

Non c’è visione strategica. Si parte dall’assunto che si deve far ripartire improbabili locomotive, ma l’arricchimento che ne deriva non raggiunge tutti i cittadini che, anzi, a causa di opere inutili vedranno la loro quotidianità sconvolta.

Cara Bologna, sei una città all’avanguardia a livello europeo, eppure c’è bisogno che le infrastrutture e i servizi già presenti vengano potenziati per assicurarne a tutti i tuoi cittadini l’effettiva fruizione in tempi certi. Non ci si può illudere che l’ennesima opera porti dei miglioramenti se, contemporaneamente, non si consente a tutti e in tutte le zone della città di accedervi.
Manca l’equità. Una città che voglia essere al servizio dei suoi cittadini, deve tenere presente le necessità di tutti i cittadini, giovani e anziani, donne e uomini, nel centro e nelle periferie.
Ed infine, ma non è un tema di poco conto, manca la consapevolezza dei rischi a cui tu sei esposta e che potrebbero comprometterne lo sviluppo nel futuro.

Sfortunatamente, le infiltrazioni criminali sono state confermate dalla recente relazione al Parlamento della DIA – Direzione Investigativa Antimafia – relativa al secondo semestre 2020. Cara Bologna, sei una città dinamica ed economicamente attrattiva, ma proprio per questo sei particolarmente esposta ed, in parte, già interessata dal fenomeno delle infiltrazioni criminali. La presenza di Sara Scarpulla nella lista del Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale, qui a Bologna, serve proprio allo scopo di catalizzare l’attenzione su questo grave fenomeno e fare di te un centro virtuoso nella lotta alla criminalità organizzata. Va tenuta alta l’attenzione della società civile sul tema delle infiltrazioni criminali e le istituzioni cittadine devono tenerne conto e agire di conseguenza. Grazie alla simbiosi tra i tuoi cittadini informati e le tue istituzioni attente si potranno sviluppare gli anticorpi di cui la società ha bisogno per opporre resistenza a questo cancro sociale ed economico perché, alla fine, tutti ne pagheremo le conseguenze. L’illusione che certi fenomeni riguardino solo una parte del paese è pericolosa. Bisogna mantenere alta l’allerta.
Ti sei sempre distinta come città della cultura, dell’impegno sociale e dell’apertura, facciamo in modo che tu possa tornare ad esserlo.

Facciamo in modo che tu possa tornare ad essere un modello proiettato verso il futuro che ci chiede maggiore attenzione verso l’uomo e l’ambiente.
Cara Bologna, dobbiamo evitare che ti facciano diventare la brutta copia di altre realtà a causa della mancanza di visione di una classe dirigente preoccupata solo dai sondaggi e dall’autoconservazione. Insieme dobbiamo far sì che tu torni ad essere quella che sei sempre stata nella tua storia: una città aperta, a dimensione umana e allo stesso tempo proiettata verso il futuro".

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