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Domenica, 28 Aprile 2024

La Festa dell'Unità riparte da Pier Luigi Bersani: "Sono un volontario che vuole dare una mano" | VIDEO

Il fondatore del Partito Democratico sarà il testimonial del nuovo corso dopo l'abbandono del Parco Nord. Ancora riserve sulla prossima location: "Sarà anche all'aperto"

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La Festa dell’Unità di Bologna riparte da uno dei suoi decani. Pier Luigi Bersani sarà il “testimonial” del nuovo corso del festival del Partito Democratico, dopo che l’edizione del 2023 ha sancito la chiusura di un ciclo durato 50 anni al Parco Nord. “Sono un volontario che cerca di dare una mano”, minimizza davanti ai giornalisti radunati nel circolo in via Andreini. Ma il fondatore dem (ed ex segretario dal 2009 al 2013) e presidente della Regione Emilia-Romagna – che di Feste dell’Unità ne frequenta da quando la gestione era ancora in capo al PCI –avrà anche una parte del compito di guidare la nave attraverso le mareggiate che il partito e la partecipazione politica stanno attraversando da anni: “Guai a dire che le Feste dell’Unità sono una cosa del passato – ammonisce –. Il cambiamento in corso è molto forte ma è un’occasione per cogliere le novità”.

A partire dal nuovo spazio, ora che il Parco Nord è precluso a causa dei lavori del Passante. Sul nuovo contenitore non sciolgono le riserve né la segretaria provinciale Federica Mazzoni né il patron della Festa dell’Unità Lele Roveri: “Ci stiamo lavorando, ma sarà uno spazio anche all’aperto in continuità con il passato” è l’unico commento che fanno.

Ma una certezza da cui ripartire sono i numeri: la passata edizione, ultimo valzer nella storica location, ha incassato 2 milioni di euro, di cui 1 milione e 370mila dalle attività gestite direttamente dal partito. 500mila persone in totale quelle che hanno frequentato almeno una serata, con 100mila pasti cucinati dai cuochi dei punti ristoro. “Un piccolo miracolo – commenta Lele Roveri –. Ma partiamo belli carichi per questa nuova avventura. Per me Pier Luigi Bersani è un padre e un fratello, i suoi anni da segretario sono stati i più belli”. Quella della Festa dell'Unità bolognese è "un format che ha avuto più imitazioni della settimana enigmistica", ribadisce dal canto suo quest'ultimo, "la trasformazione urbana mette in discussione gli spazi storici. Era un problema perché la festa si era saldata con quel pezzo di territorio. Non è facile reinventare un posto, ma questa è la sfida".

I compiti pratici di Bersani sono ancora in fase di definizione. C'è chi se lo immagina servire ai tavoli della festa, chi invece in un ruolo più organizzativo. Ma per fare davvero "largo ai giovani", la nuova fase dovrà essere anche generazionale: “Tra partecipanti e volontari, gli under 30 e under 40 sono diventati sempre più il cuore della Festa dell’Unità”, sottolinea Federica Mazzoni, che ha colto al balzo l’occasione per coinvolgere l’ex segretario: “È stato lui a chiamarmi dicendo ‘mi piacerebbe partecipare’ – svela –. Grazie alla sua esperienza la la Festa dell’Unità sarà DOC”. Una spinta, insomma, in vista anche delle Europee e delle amministrative in molti Comuni della Città Metropolitana: “Il momento è molto importante, da questa primavera cominceremo anche a fare campagna elettorale con una serie di incontri che coinvolgeranno altre importanti personalità, da Gianni Cuperlo a Nicola Zingaretti”.

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