Spese sanitarie per stranieri irregolari, la Lega chiede conto a Bonaccini: 'Viminale insolvente'
Interrogazione alla Giunta Bonaccini: 'Gli interventi devono essere rimborsati dal Ministero dell'Interno, in molte Regioni è insolvente lasciando così che siano le singole aziende sanitarie a farsene carico'
La Lega Nord chiede al sistema sanitario dell’Emilia-Romagna l'ammontare, per ciascuna azienda sanitaria e ospedaliera, dei costi sostenuti dalla Regione (dal 2013 a oggi) per l’erogazione dei servizi e delle prestazioni ospedaliere urgenti o comunque essenziali degli stranieri irregolari.
“Stiamo parlando di interventi che devono essere rimborsati dal Ministero dell’Interno, ma che, a quanto sappiamo, in molte Regioni è insolvente lasciando così che siano le singole aziende sanitarie e ospedaliere a farsi carico di spese non loro - scrive Daniele Marchetti, consigliere regionale del Carroccio, che ha depositato un’interrogazione alla Giunta sottoscritta da tutto il gruppo - eppure il Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero è chiaro: gli stranieri che si trovano in Italia e che sono irregolari per qualsiasi ragione, hanno diritto alle cure urgenti o comunque essenziali. E questi interventi – chiarisce Marchetti – sono a carico del Viminale”.
“Per questo – continua – alla giunta Bonaccini ho chiesto a quanto ammontino per ciascuna azienda sanitaria e ospedaliera, i costi sostenuti dalla Regione Emilia-Romagna per l’erogazione di questi servizi; con quale tempistica e modalità il Ministero dell’Interno rimborsa la Regione Emilia - e se il Ministero abbia puntualmente rimborsato la Regione. In caso di risposta negativa, credo sia diritto di tutti sapere a quanto ammonti il mancato versamento e quali iniziative Bonaccini intenda promuovere per recuperare il credito vantato”. “Va bene essere buoni, ma fessi no”.
