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Merola indagato. Pd lo 'blinda', appoggi anche fuori dal partito: "Acqua un diritto"

Dal capogruppo Pd in Regione al segretario provinciale dem, poi gli ex occupanti, la CDLM. Tanti insomma a difesa della scelta del sindaco: "schierarsi con il sindaco nella difesa dei diritti umani è assolutamente indispensabile"

‘Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura e nel ribadire la totale contrarietà alle occupazioni abusive, si evidenzia nella scelta del Sindaco Virginio Merola di riallacciare l’acqua negli stabili di via De Maria, la tutela di interessi primari, costituzionalmente garantiti. Nessuno può voltarsi dall’altra parte di fronte alla presenza di minori, neonati in evidente stato di necessità’. Così il capogruppo Pd in Regione Stefano Caliandro si schiera a sostegno del Sindaco di Bologna, indagato per aver consentito di riallacciare l'acqua in stabili occupati, dove attualmente vivono persone  disabili,  anziani  e  famiglie con minori e neonati. "Quando ci sono in gioco diritti fondamentali io, come Merola, non avrei avuto dubbi’ – chiosa Caliandro in scia alle posizioni del PD, che linda il sindaco.

A pochi giorni dall'assemblea cittadina che dovrebbe dare via libera al secondo mandato di Merola, anche il segretario provinciale Francesco Critelli lo difende a spada tratta. Pur manifestando "piena fiducia nell'operato delle autorità competenti", Critelli esprime "sostegno e sintonia nei confronti di Virginio Merola". Il Pd, sottolinea Critelli, "bene ha fatto Virginio Merola a tutelare interessi costituzionalmente garantiti, a maggior ragione in presenza di soggetti vulnerabili quali i numerosi minori coinvolti". Insomma "ridare l'acqua a minori, donne e famiglie rappresenta un gesto che il Pd ha sempre sostenuto: non stupisce la confusione delle forze di centrodestra, incapaci persino di distinguere tra l'imprescindibile rispetto della legalità ed un necessario atto teso a tutelare le condizioni igienico-sanitarie all'interno dello stabile occupato". Il Pd di Bologna ora "attende fiducioso l'evolversi dell'indagine, confermando a Virginio Merola il massimo della fiducia ed invitandolo a proseguire nella sua positiva azione amministrativa, coniugando legalità e solidarietà", sottolinea ancora Critelli.

Ma il primo cittadino incassa appoggi anche fuori dal partito. "Molte cose ci hanno diviso e ci dividono dal Partito Democratico e dal governo di Merola della città, ma questa volta la necessità di schierarsi con il sindaco nella difesa dei diritti umani è assolutamente indispensabile". Così sostiene la scelta di Merola anche Piergiovanni Alleva capogruppo regionale l'Altra Emilia - Romagna, per il quale "all’origine del problema c'è una legge incostituzionale che nega l'elementare diritto all’acqua e alla luce a coloro che abbiano manifestato il loro disagio sociale occupando immobili abbandonati, anche vuoti e dismessi". Alleva rincara la dose: "disobbedire ad una simile violazione dei diritti umani, anche se legificata dal duo Renzi – Lupi, è atto assolutamente legale perché fondato sulla obbedienza che si deve ai valori costituzionali ed anche al comune senso del diritto e dell’equo".  

"Dove il sindaco fa scelte coraggiose è ovvio che siamo d'accordo". Anche gli ex occupanti di via dei Mille sottoscrivono il riallacciamento dell'acqua. "Dall'altro lato- precisano - se lo stesso sindaco gestisce problematiche sociali come problemi di ordine pubblico in quei casi è la controparte". Il problema secondo i collettivi è che il primo cittadino "si fa scavalcare dall'azione della Procura e della Questura e questo è gravissimo". 

"Un conto è legittimare le occupazioni, un conto è garantire   l'accesso all'acqua a tutte le persone, soprattutto se ci sono dei bambini". Questo è il commento che arriva  dalla Segreteria della CDLM Cgil di Bologna. l diritto all'acqua - si sottolinea - e' un diritto universale garantito dalla costituzione ma non solo e tutti devono essere messi in grado di poterne avere l' accesso. In discussione andrebbe fortemente messa la norma che vieta di allacciare l'acqua a coloro che occupano". Piena solidarietà al sindaco pertanto dalla CDLM "anche perché, chi avrebbe risposto, qualora, per la mancanza di acqua, quelle persone e quei bambini, avessero avuto problemi alla salute? Cosa non da escludere soprattutto con l'arrivo dell'estate e con una forte presenza di minori."

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