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Congresso PD, Francesco Critelli si schiera con Andrea Orlando

Il segretario ha deciso di appoggiare l'attuale Ministro della Giustizia, come avevano già fatto qualche giorno fa il sindaco Virginio Merola e il deputato Andrea De Maria

"La candidatura di Andrea Orlando, dal mio punto di vista, è quella più in sintonia con l'idea di un partito capace di riallacciare nodi, tessere nuove relazioni sociali e unire ciò che nel corso di questi ultimi anni si è invece diviso, portandoci a risultati negativi come quelli conseguiti nelle ultime tornate elettorali, dalle amministrative al referendum costituzionale". A scriverlo in una nota Francesco Critelli, segretario del Partito Democratico di Bologna rifacendosi alle parole pronunciate oltre un trentennio fa dall'allora segretario del PCI Enrico Berlinguer: "Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno".

In vista del congresso per la corsa al nuovo numero uno del partito sottolinea che "quando ci si rivolge ad una comunità di migliaia di iscritti, interrogandola sul profilo politico del Partito e sulla conseguente scelta della leadership, bisogna innanzitutto avere l'orgoglio di essere una grande forza politica veramente democratica" poichè  "tra partiti aziendalisti, movimenti in mano ad un capo virtuale e forze unicamente riconducibili ad un leader, il Partito Democratico è ancora in grado di coinvolgere la propria base e di farla esprimere democraticamente". 

Quindi il congresso per Critelli "deve servire, necessariamente, a interrogarsi sullo stato di salute del Pd, sui risultati raggiunti negli anni che abbiamo alle spalle e sulla capacità connettiva tra il Partito e le fasce sociali più duramente colpite in questi anni di crisi. Ogni riflessione e ogni contributo in tal senso, anche quelli maggiormente critici, meritano rispetto e possono servire ad alimentare il dibattito politico, nella chiara consapevolezza di essere forza alternativa e diversa dalle altre, fosse anche solo per lo straordinario patrimonio di militanti che in maniera gratuita e disinteressata aiutano a rafforzare la nostra storia democratica", pertanto "dovrà servire a costruire un Pd migliore di quello attuale, un Pd capace di rappresentare di più e meglio quei cittadini che oggi ci guardano con sospetto, distacco e diffidenza, in particolar modo nelle periferie, tra i giovani e tra i ceti meno abbienti del nostro paese.
Ogni dirigente, ogni amministratore ha il compito di usare queste settimane per mettere al centro il futuro del Paese e il futuro del nostro Partito, alimentando un dibattito che, almeno alle nostre latitudini, dovrà essere rispettoso, leale e franco". 

E quindi l'appoggio all'attuale Ministro della Giustizia, come avevano già fatto qualche giorno fa il sindaco Virginio Merola e il deputato Andrea De Maria: "Partendo dalla consapevolezza che il ruolo di Segretario di Federazione suggerisce la necessità di mantenere la terzietà capace di garantire lo svolgimento corretto e neutrale del dibattito, da iscritto al Partito Democratico ritengo che il profilo di Andrea Orlando sia quello maggiormente corrispondente alla necessità di un Partito unito, plurale e perno di un vasto schieramento riformista".

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