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"Necropoli sotto il Paladozza, va abbattuto": pesce d'aprile (riuscito)

Un resoconto ben scritto e soprattutto credibile

Un resoconto ben scritto e supercredibile quello di Bologna Basket: "E’ stata resa pubblica una relazione, successiva all’inizio del lavori di ristrutturazione del Paladozza iniziati due anni fa e tornati di recente alla cronaca, per cui al di sotto delle fondamenta sarebbe stata ritrovata una importante necropoli risalente all’età Villaltanoviana, attorno al XI secolo Avanti Cristo".

Questo spiegherebbe i rinvii annunciati: "Grande l’emozione nel mondo storico-scientifico, dato che questo rilevamento cambia di molto la lettura cronologica delle civiltà etrusche precedenti all’arrivo dei Fumagalli Boi, nella nostra regione, nei secoli successivi . Questo, però, renderebbe inevitabile la demolizione del Paladozza per rendere totale il riemergere di queste storiche effigi risalenti all’età del Ferro". 

E ci sono anche le dichiarazioni di sindaco e assessore: “E’ un momento importantissimo per la nostra città – dice il Sindaco Matteo Lepore – perchè avere un sito storico di così grande rilevanza in una zona del centro della città permetterà un ulteriore slancio del turismo bolognese, oltre naturalmente alla possibilità di ulteriori studi su quello che è il nostro passato. Aspettiamo di vedere la reale portata della scoperta e le dimensioni, ma sarà inevitabile la ridefinizione  degli spazi del quartiere, perchè altre strutture potranno essere spostate, ma non certo una necropoli protoetrusca. Per questo saremo costretti a demolire il Paladozza, mentre cercheremo in tutti i modi di evitare problemi alla cittadinanza che abita nel quadrilatero attorno a Piazza Azzarita. Capisco i disagi per lo sport e perchè anche il Palazzo dello sport è una eccellenza architettonica, ma questa scoperta avrà rilevanza mondiale”

Inevitabili le preoccupazioni per l’Assessore allo Sport Roberta Li Calzi. “Non possiamo fare diversamente, perchè capiamo come questo fatto possa essere un volano che permetterà a Bologna un grande passo in avanti come capitale della cultura. Purtroppo il sacrificio è forte ma necessario, ed è magari una fortuna che la necropoli sia stata ritrovata sotto un edificio sportivo e non sotto palazzi ampiamente popolati. Per tutte le polisportive o scuole che si sono finora affidate al Paladozza cercheremo di trovare nuove collocazioni il prima possibile, mentre per le società professionistiche è chiaro che serviranno sforzi maggiori”. 

I "lavori"

"I lavori di demolizione inizieranno durante l’estate, permettendo quindi alla Fortitudo e alla Virtus femminile di terminare la propria stagione agonistica senza problemi, ma tutto il resto andrà ridefinito, così che dovrà essere anche per le altre attività legate al Paladozza (il pub Pick n’Roll, oltre che l’istituto di medicinia sportiva Lubich e il centro Synlab)", si legge “La cosa non ci aiuta per niente – dice il presidente Valentino Di Pisa – e pure capendo l’importanza storica di questi ritrovamenti sarebbe necessario che il Comune venga incontro a quelle che sono le nostre problematiche. Già stiamo lavorando da un anno per risanare i conti della società così come stiamo cercando di dare all’esterno la miglior immagine possibile della attuale Fortitudo, ma ritrovarci senza casa, ben consci di cosa significhi il Paladozza, così da un momento all’altro, rischia di diventare davvero un ostacolo per tutto il resto della nostra attività. Ovvio che non possiamo opporci, ma speriamo di non dover pagare un prezzo alto, e non solo a livello economico, per questi fatti”

"Difficile a questo punto capire dove possa spostarsi la Fortitudo per la prossima stagione, visto come la Unipol Arena non sia impianto particolarmente amato dalla tifoseria oltre che già schedulato per molte iniziative musicali e non solo. Si potrebbe pensare ad una coabitazione con la Virtus nell’attuale Segafredo Arena, ma anche qui i tanti impegni dei bianconeri, oltre che le problematiche legate alla logistica come cartelloni e spazi degli sponsor, rendono la cosa complessa. Oltre naturalmente alla scomodità di dover pagare un affitto alla società bianconera. Ma non è escluso che, a questo punto, il Comune di Bologna possa diventare importante parte in causa per la costruzione di un nuovo impianto che prenda il posto del Paladozza, magari riprendendone le linee architettoniche, dove permettere non solo alla Fortitudo ma anche a tutte le parti attualmente in difficoltà, di trovare una sede fissa" concludono.

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