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Bologna, Barrow si presenta: "Pronto a dare tutto"

Il giovane neo acquisto si presenta: dalle prime partite in strada al Dall’Ara con il mito di Zidane e Totti

Dalle strade del suo paese in cui giocava a calcio con gli amici allo stadio dall’Ara, Musa Barrow, nuovo acquisto per il Bologna calcio, che domenica ha fatto il suo battesimo in campo entrando nel secondo tempo nella partita contro il Verona, è stato presentato ufficialmente nella sala stampa di Casteldebole.

Ottenuto in prestito dall’Atalanta con l’obbligo di riscatto, parlando ai microfoni spiega come sia felice di essere venuto al Bologna “volevo avere più spazio e in questa squadra è possibile”. Giovane, classe 1998, l’attaccante gambiano parla dei suoi inizi “in Africa non c’erano scuole di calcio. Ho cominciato giocando in strada con gli amici” e di come sia fiducioso in mister Mihajlovic ”mi sta aiutando molto”. Il ruolo in cui preferisce giocare? Da esterno come seconda punta. Nel cuore, il sogno di eguagliare Zidane e Totti. 

Quando gli si chiede perché scegliere il Bologna, Barrow spiega come “volevo giocare, e avere più spazio, aiutare la squadra e fare tanti gol. In questa società è possibile. Con l’Atalanta stavo facendo il mio lavoro, continuavo a lavorare e aspettavo ancora il mio momento. Per questo sono venuto qua. Quando ho lasciato l’Atlanta Gasperini era contento per me ed anche io ero contento. Mihajlovic mi sta aiutando molto a migliorare mi dice di cercare nuovi spazi e aiutare la squadra a difendere. La prossima partita darò tutto”.

Riguardo al ruolo in cui vorrebbe giocare Barrow dice che “preferisco giocare da esterno come seconda punta ma dipende da cosa sceglierà il mister. Quando sono entrato nella partita contro il Verona stava andando bene fino all’espulsione che ci ha costretto a giocare in dieci”.  

Sui suoi inizi Musa racconta come “giocavo in strada con amici poi sono arrivato in Italia. In Africa non si va a giocare nelle scuole di calcio ma per strada. Sono venuto in Italia nel 2014 poi sono tornato in Africa per finire la scuola e poi sono ritornato ancora in Italia. A Bologna voglio vivere tranquillo vicino al centro sportivo, non sono uno che cerca tante cose. Esco ma non tanto. I miei idoli: Zidane e Totti vorrei riuscire ad eguagliarli”.

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