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Bologna FC, dopo la sosta il rush finale

Qualche giorno di libertà per i giocatori non convocati in nazionale, prima di riprendere in vista della volata conclusiva: una corsa a tappe che comincerà a Pasquetta contro la Salernitana e si concluderà in quel di Genova a fine maggio

Quattro giorni di riposo per i calciatori rimasti a Casteldebole (quattordici, invece, quelli partiti per le gare internazionali di questo fine settimana), che si ritroveranno la prossima settimana per cominciare a proiettarsi verso la gara casalinga in programma lunedì 1° aprile contro la Salernitana. Una pausa meritatissima per la truppa di Motta, che arriva a questa sosta del campionato da 4a forza del campionato, con un mini break di 3 punti sulla Roma e a - 5 lunghezze dalla Juventus terza in classifica. Ora, a nove turni dalla fine delle ostilità, l’obiettivo Champions sembra più che mai alla portata.

Un passo alla volta

I famosi sogni di mezza estate, dunque, stanno prendendo forma in maniera incalzante, ma con ancora nove gare da disputare diventerebbe pressoché inutile perdersi in fantasiosi intrecci aritmetici. Lasciando momentaneamente da parte scaramanzia e calcolatrici scientifiche, il Bologna dovrà quindi proseguire con l'ormai famigerato “mantra mottiano”, ovvero quello che obbliga tutti a focalizzarsi esclusivamente sulla gara più ravvicinata. E allora, alla ripresa delle Serie A, sarà la volta della Salernitana, in un duello da non sottovalutare per una serie di motivi che vanno dall’ennesimo cambio alla guida tecnica granata (con la mistica riapparizione di Colantuono in panchina), alla voglia di mettersi in mostra di qualche calciatore in cerca di riscatto personale. In fondo, la pericolosità dei campani starà proprio nell’assenza di pressioni di classifica, dal momento che il gap di ben 11 punti da recuperare sulla terzultima pare ormai una distanza abissale. Dall’altra parte, ovviamente, un Bologna in grande fiducia e che potrà contare su un Dall’Ara che si preannuncia rovente e vicino al sold out. Questa, senza ombra di dubbio, sarà la prima (e cruciale) tappa da non fallire.

Cammino minato verso Roma

Detto delle insidie nascoste nel sottobosco granata del 30° turno, nella giornata successiva il Bologna se la dovrà vedere alle 12.30 di domenica 7 aprile a domicilio del Frosinone di Eusebio Di Francesco, attualmente terzultimo in graduatoria e ancora in piena bagarre per evitare l’inferno della Serie B. Allo “Stirpe”, i ciociari hanno guadagnato ben 21 dei 24 punti totali e tanto basta per accendere una spia rossa sul cruscotto felsineo: serviranno maturità e lucidità. Successivamente, nella notte del 13 aprile, i rossoblù ospiteranno al Dall’Ara lo spigoloso Monza diretto da Raffaele Palladino, squadra molto pericolosa e alla costante ricerca di una consacrazione a ridosso delle solite big. In questo caso, per il Bologna, giocherà un ruolo importante anche la voglia di rivalsa sportiva, dato che il match d’andata finì con un pareggio parecchio contestato a causa di un regolarissimo gol annullato a Ferguson per un presunto fallo di Zirkzee sugli sviluppi dell'azione decisiva. Due punti persi, che gridano tuttora vendetta.

All’Olimpico di lunedì pomeriggio

A proposito di polemiche: al termine di questo trittico assolutamente da non sottovalutare, gli emiliani scenderanno all’ombra del Colosseo per affrontare la Roma in quello che si preannuncia essere il big match della 33a giornata. La domanda, a questo punto, sorge spontanea: perché alle 18.30 di lunedì? Una trasferta lunga, in un giorno lavorativo e con in palio punti dal peso specifico enorme. L'affetto del popolo bolognese non mancherà nemmeno lungo le sponde del Tevere, ne siamo sicuri, ma questo continuo e logorante disinteresse delle autorità nei confronti dei tifosi da stadio comincia francamente a stancare…

Due big nelle ultime cinque gare

Andiamo oltre e buttiamo una fugace occhiata sulla coda del torneo. A concludere la volata, ci saranno solo due sfide interne (Udinese al 34° turno e Juve al penultimo), a fronte di tre esterne (Torino alla 35a , Napoli alla 36a e infine Genova alla 38a). Friulani a parte, le altre quattro compagini potrebbero aver già concluso anticipatamente il campionato a livello motivazionale, con i rispettivi obiettivi già raggiunti oppure ormai irraggiungibili. Troppo presto, però, per avventurarci così lontano. Una gara alla volta e poi si vedrà: insomma, continuiamo a sognare, ma facciamolo con i piedi ancora ben piantati per terra.

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