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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Nazionale, il futuro passa da Bologna. Al Dall’Ara più di ventimila tifosi | FOTO

Inizia da Bologna la Nations League dell’Italia: ad attendere gli Azzurri la Germania dei campioni. Mancini cerca la scossa davanti ai “suoi” tifosi

Sono passati tanti anni da quel 6 settembre del 1981, giorno in cui Roberto Mancini esordì nel calcio professionistico con la maglia del Bologna. All’epoca il Mancio – che ancora non era soprannominato in questo modo – era un ragazzo di neanche diciassette anni ed era considerato uno dei giocatori di maggior talento e prospettiva delle giovanili rossoblù e di tutto il panorama calcistico italiano. Adesso Mancini di anni ne ha quasi sessanta e di mestiere fa il CT della Nazionale italiana, ma il suo futuro passerà ancora una volta dal prato del Dall’Ara. A fare il tifo per lui, oggi come allora, ci sarà il popolo bolognese: sono circa 21 mila, infatti, i tifosi attesi oggi allo stadio.

Italia-Germania allo stadio Dall'Ara di Bologna

Nazionale al bivio: per Mancini è rivoluzione

Il pubblico sarà quello delle grandi occasioni perché quella di stasera è, a tutti gli effetti, una grande occasione. I motivi sono diversi. Il primo riguarda certamente il percorso dell’Italia di Mancini: dopo l’incredibile vittoria di Euro2020 gli Azzurri hanno collezionato una figuraccia dietro l’altra, a partire dalla mancata qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022. Il gol subito nel recupero della sfida contro la Macedonia del Nord sembra aver tolto tutte le certezze ad un gruppo caratterizzato, fino ad allora, da un entusiasmo irrefrenabile. “Andremo ai Mondiali” aveva dichiarato Mancini prima dell’inizio del playoff, e i presupposti c’erano davvero tutti. Essere arrivati lì, a giocarsi l’ultimo posto utile con Macedonia, Portogallo e Turchia sembrava frutto di un caso: Jorginho, eroe degli Europei, aveva fallito due rigori fondamentali per guadagnarsi un posto volo per il Qatar. Ma la forza del gruppo – e la sua capacità di sopravvivenza anche quando le speranze sembravano ridotte all’osso – non erano in dubbio. 
Poi la serata di Palermo ha rotto l’incantesimo e l’Argentina ne ha calpestato i resti: lo 0-3 subito dagli Azzurri a Wembley nella Finalissima è una risposta chiara agli interrogativi su questa Nazionale. C’è bisogno di cambiare, e subito.

Se la FIGC ha rinnovato la fiducia a Mancini nonostante la non qualificazione ai prossimi Mondiali, non si può dire che il CT abbia fatto lo stesso nei confronti dei suoi giocatori. Al Dall’Ara si aspettano esclusioni eccellenti: dieci cambi rispetto alla gara persa contro l’Argentina. Una rivoluzione. 
L’unico confermato rispetto alla sfida contro la Seleccion, con ogni probabilità, sarà Donnarumma. Digerito l’addio di Chiellini, anche Bonucci dovrebbe essere sostituito: Acerbi e Bastoni si candidano per un posto da titolari e con loro Florenzi e uno tra Biraghi e Spinazzola per completare la linea difensiva. A centrocampo ci saranno i giovani Tonali e Frattesi con Cristante perno centrale. Anche la linea d’attacco sarà rivoluzionata: Politano, Scamacca e Pellegrini dovrebbero partire dal 1’ minuto, con il capitano della Roma schierato da esterno offensivo sulla fascia di sinistra. 

Italia-Germania, le probabili formazioni

Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Acerbi, Bastoni, Spinazzola; Locatelli, Cristante, Tonali; Frattesi, Scamacca, Pellegrini.
Allenatore: Mancini.

Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Rudiger, Schlotterbeck, Raum; Gundogan, Goretzka; Havertz, Mueller, Sanè; Werner. 
Allenatore: Flick

Foto Twitter Nazionale italiana

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