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Grandi infrastrutture, treni, bus, ciclovie: ecco come cambia la mobilità in Regione

 7 miliardi di investimenti sulle ferrovie , per nuovi itinerari e il rafforzamento delle linee della dorsale Adriatica, 784 milioni per l’acquisto di autobus a basse emissioni, 142 milioni per realizzare 204 km di ciclovie e 650 km di ciclabili. Proseguono gli incentivi per le bike e gli abbonamenti gratuiti bus e treni

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Un trasporto pubblico efficiente e sostenibile, con mezzi sempre più comodi e moderni e l’obiettivo dichiarato di ridurre  l’inquinamento. A questo mira l’Emilia-Romagna con gli investimenti sul piatto per treni, bus e ciclabili, promuovendo il traffico merci su ferrovia e migliorando la rete di strade e autostrade.

Il punto su dieci anni di mobilità è stato fatto oggi nel corso del convegno “Muoversi in Emilia-Romagna”, che si è svolto in Regione alla presenza, tra gli altri, del presidente, Stefano Bonaccini, e dell’assessore a Infrastrutture, Trasporti, Mobilità, Andrea Corsini, con la partecipazione (in collegamento da remoto) del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.

“Stiamo realizzando la mobilità del futuro verso un impatto zero emissioni per affrontare le sfide del cambiamento climatico e migliorare la qualità dell’aria- affermano Bonaccini e Corsini-. Gli investimenti di questi ultimi 10 anni vanno tutti in questa direzione. Vogliamo città più vivibili e più sicure per chi deve spostarsi ogni giorno per motivi di lavoro o studio, ma anche per i turisti che arrivano in Emilia-Romagna sempre più numerosi. I cambiamenti della società innescati dalla pandemia, con il ricorso più frequente allo smart working e ai brevi spostamenti sulle due ruote, impongono scelte consapevoli che sostengano i cittadini nell’utilizzo della bicicletta, quando possibile, e a preferire il mezzo collettivo per viaggi più lunghi. E anche per le merci- aggiungono- l’obiettivo è creare le condizioni per rendere conveniente il trasporto su ferro e vie d’acqua, togliendo camion dalle strade: per questo l’approvazione della zona logistica semplificata, con perno il Porto di Ravenna, è vitale. Stiamo sollecitando il Governo, così come sulle opere previste da Anas per migliorare la sicurezza delle strade. La mobilità è uno degli assi strategici per l’economia e la crescita sostenibile dell’Emilia-Romagna, ci stiamo attrezzando per vincerla insieme ai territori”.

Ferrovie  

Entro il 2025 tutte le linee ferroviarie regionali saranno a zero emissioni: conclusi i lavori di elettrificazione nell’area reggiana, sono in corso quelli sulla Parma Suzzara-Poggio Rusco, mentre stanno per iniziare quelli sulla Ferrara-Codigoro. Con oltre 1,1 miliardi di euro la flotta dei treni è stata completamente rinnovata mettendo in circolazione materiale rotabile ad alta efficienza energetica, ridotto impatto ambientale e, sul versante degli allestimenti, garantendo alta accessibilità per le persone con ridotta mobilità o per il trasporto delle biciclette.

Sul fronte della sicurezza, dal 2017 a oggi sono stati eliminati 15 passaggi a livello sulla rete ferroviaria di proprietà regionale, di altri cinque sono iniziati i lavori e di ulteriori quattro è in corso la progettazione per un costo complessivo di circa 192 milioni di euro.

Inoltre, sono previsti nuovi itinerari ferroviari (come la variante Pontremolese e la linea Dinazzano- Marzaglia), interventi di ricucitura urbana (bypass merci di Ferrara, interramento secondo tratto urbano della linea Bologna-Portomaggiore, nodo ferro-stradale Casalecchio di Reno), e di potenziamento infrastrutturale, in particolare il quadruplicamento della Bologna-Castel Bolognese con tre miliardi di euro di finanziamento e poi il raddoppio Quattro Ville-Carpi, Parma-Fornovo e Casalecchio Garibaldi-Sasso Marconi.

Per il People mover di Bologna, che collega la stazione all’aeroporto, sono stati investiti 27 milioni di euro (dal 2019 al 2020).

Impegno anche sul trasporto merci che, nonostante pandemia, alluvione, inflazione e crisi energetica, ha movimento 238,5 milioni di tonnellate su strada (+7,83% nel 2021 rispetto al 2020), 21,8 milioni di tonnellate su ferrovia (+14% nel 2022 sul 2021) e 27,4 milioni di tonnellate al Porto di Ravenna (+ 1,1% nel 2022 rispetto al 2021). Ammontano, infine, a 46mila tonnellate le merci trasportate via acqua nei 564 chilometri del sistema idroviario padano-veneto utilizzabili a fini commerciali.

Strade e ciclabili

Crescono le ciclabili: con 142 milioni di euro tra il 2019 e il 2026 saranno realizzati 204 chilometri delle ciclovie del sistema nazionale (Sole, Vento, Adriatica) e 650 chilometri di percorsi urbani e periurbani.

Infine, sui 13mila chilometri della rete stradale principale dell’Emilia-Romagna negli ultimi 10 anni sono stati investiti oltre 20 milioni di euro per la costruzione e l’ammodernamento delle infrastrutture e più di 57 milioni per la manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale, cui si aggiungono oltre 330 milioni da fondi FSC 14-20 su un costo complessivo di 780 milioni di interventi sulla viabilità di interesse regionale, di cui 7 milioni di euro per la manutenzione delle strade comunali di montagna, e 10 milioni di euro da FSC 21-27 (anticipazioni) per interventi di manutenzione e messa in sicurezza della viabilità provinciale.

Per la rete nazionale, il contratto di programma Anas 2016-2020 prevedeva investimenti per 1,7 miliardi di euro, fra cui, in particolare, 80 milioni per la tangenziale di Ravenna con i lavori del primo lotto da circa 23 milioni che termineranno quest’anno, oltre a 500 milioni per la SS3bis Tiberina, e 29 milioni per il Raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi. Per quanto riguarda la rete autostradale gli interventi programmati e finanziati ammontano a 6 miliardi di euro.

Grandi infrastrutture

Proseguono poi i lavori sulle grandi infrastrutture che interessano la regione, in particolare, per il Passante di Bologna si stanno eseguendo le opere previste dal lotto zero in vista del via a inizio 2025; mentre per Cispadana, di cui a inizio maggio si convocherà la conferenza preliminare dei servizi, e Bretella Campogalliano-Sassuolo, i cantieri si avvieranno nel 2025.

Mobilità dolce e trasporto pubblico locale

Numerosi gli incentivi per la mobilità dolce e le agevolazioni per il trasporto pubblico promossi dalla Regione in questi anni: a partire dai contributi per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita con 9 milioni stanziati nel triennio 2023-2025 per un totale di circa 15mila nuove bike e cargo bike acquistate; poi l’iniziativa BiketoWork che ha visto finora il coinvolgimento di oltre 1.700 aziende e 11.700 lavoratori, per un totale - dal 2020 a giugno 2023 -, di quasi 3,4 milioni di km percorsi.

Per il trasporto pubblico, abbonamenti a bus e treni gratuiti con Salta SU! per gli studenti emiliano-romagnoli under 19: il 42% degli iscritti a elementari, medie e superiori, 213mila ragazze e ragazzi, nel 2022-2023 ne hanno usufruito con un risparmio medio per le famiglie di circa 300 euro a figlio e un impegno della Regione di oltre 25,4 milioni di euro all’anno. E ancora il progetto Mi Muovo che consente alle cittadine e ai cittadini dell’Emilia di utilizzare bus e treni con un unico biglietto, oltre ad atri servizi come il bike sharing e l’auto elettrica; le integrazioni tariffarie permettono a chi ha un abbonamento ferroviario con origine e/o destinazione nelle 13 città dell’Emilia-Romagna con più di 50 mila abitanti l’utilizzo dei bus urbani e una serie  di agevolazioni per integrare l’utilizzo dei treni AV con i treni regionali: 60mila gli abbonati che ne usufruiscono con un finanziamento della Regione di complessivi 7,5 milioni l’anno.

Riguardo agli investimenti  sul settore autofiloviario, lla Regione parla di 784 milioni di euro di stanziamento complessivo che permetteranno da oggi al 2026 la messa in servizio di oltre 1.440 nuovi autobus su un parco di 3.262 mezzi. A oggi la percentuale di mezzi immessi in servizio è pari al 46% sul totale programmato (669). E per rendere più competitivo il comparto sui mercati internazionali la costituzione di una holding regionale Tpl.

La tecnologia sale a bordo

La Regione Emilia-Romagna è una delle Regioni scelte dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la sperimentazione del progetto MaaS4Italy (Mobility as service for Italy) all’interno del Piano nazionale di ripresa e resistenza - un bando da 2,3 milioni di euro - per sviluppare le politiche Maas (Mobility as a Service). Obiettivo è migliorare l’accessibilità per tutti i cittadini al traporto pubblico, anche sviluppando e integrando l’app Roger. Parallelamente la Regione ha destinato 11,5 milioni di euro (POR-FESR 2021-2027) per ulteriori sviluppi e aggiornamenti sugli impianti di infomobilità già presenti sul territorio tra cui, per esempio, la completa informatizzazione della vendita dei titoli di viaggio e la videosorveglianza per la sicurezza a bordo.

Come si muovono gli emiliano-romagnoli

L’ultima fotografia disponibile (dati 2022 dell’Osservatorio Audimob) indica che il 39,6% dei cittadini emiliano-romagnoli di muove per lavoro o studio (rispetto alla media italiana del 35,8%). Sul totale degli spostamenti il 10,5% sceglie la bicicletta (4,1% media italiana), il 3,2% la moto (4,1% media italiana), il 64,5% l’auto (66,3% media italiana), il 5,8% il mezzo pubblico (7,4% media italiana).

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