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Cronaca

Aeroporto Marconi, in Regione arriva la petizione anti rumore

Circa un migliaio di firme di cittadini per chiedere “al Governo una revisione della legislazione" e "una riduzione drastica dei voli negli orari di maggior disturbo"

La Regione “chieda al Governo una revisione della legislazione antirumore del 1997 e si batta per una riduzione drastica dei voli su Bologna negli orari di maggior disturbo nonché per la creazione di fasce orarie, specie dalle 19 alle 23, di maggiore tutela dei cittadini”. Sono i punti principali della petizione popolare, sottoscritta da quasi un migliaio di bolognesi, per chiedere una soluzione ai problemi del rumore provocato dall’aeroporto Guglielmo Marconi che è stata illustrata nel corso della commissione Territorio e Ambiente. 

Le richieste dei cittadini

La petizione, presentata da Luciana Ribani, presidente dei comitati promotori, vuole "segnalare il rumore causato dai movimenti aerei a bassa quota sulla città di Bologna". I firmatari chiedono all'Assemblea "di farsi carico di una decisa forma di pressione su governo ed i ministeri competenti al fine di ottenere una revisione generale della legislazione antirumore esistente, che risale al 1997, specie in aree urbane", e di sollecitare "l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) e l'Ente nazionale per l'assistenza al volo (Enav) a fornire una risposta congrua e documentata alle dodici proposte formulate dal Comitato per la compatibilità dell'aeroporto città di Bologna (COCOMPAER) nel 2019 e alle 6 contenute nel dossier 2022 finalizzate a una riduzione drastica dei sorvoli su Bologna negli orari di maggior disturbo". In una precedente commissione, i comitati avevano chiesto di “preservare alcune fasce orarie dove si incrementa traffico aereo, dalle 6 alle 8 di mattina, ma anche di avere una fascia di rispetto tra le 19 e le 23, perché in quelle ore si ha traffico fitto e fastidioso”.

I dubbi dei tecnici della Regione

Nel corso della commissione, i tecnici della Regione hanno analizzato la petizione, ricordando che dal 19 giugno scorso al 31 ottobre prossimo è in vigore l'ordinanza di Enac per ridurre i sorvoli su Bologna nella fascia tra le ore 23 e le ore 6. Inoltre, hanno osservato che la richiesta di revisione generale della legge antirumore presenta criticità, perché la modifica può avvenire solo con un decreto del Governo in quanto si tratta di materia di competenza statale e senza qualcosa che leda le norme vigenti non ci sono motivi per proporre una riforma della legislazione. La petizione risale al 2022 ma c’erano richieste già dal 2019: molti cittadini avevano sottolineato i disagi (fastidio e rumore) dovuti all’incremento dei voli sulla città. Si concordò uno studio, con Enac, per diminuire i sorvoli sulla città e su alcune zone, fra le quali Navile, Bargellino, Corticella, Bolognina e parte di San Donato fino a Castelmaggiore. Un altro aspetto riguarda le proposte avanzate dai comitato dei cittadini alle amministrazioni, a Enac e a Enav, senza mai ottenere alcuna risposta.

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