Nidi e Materne, accordo Comune - Sindacati e la promessa: 'Liste attesa dimezzate'

C'è l'intesa tra Palazzo D'Accursio e i sindacati sul futuro prossimo degli asili nidi e delle scuole materne comunali di Bologna.

A far scattare la stretat di mano tra le parti in lite due conizioni: nessuna esternalizzazioni, almeno imminente, e l'impegno dell'amministrazione a ridurre le liste d'attesa a settembre fino al 50%, grazie all'apertura di nuove sezioni e a un nuovo rapporto insegnanti/bambini.

Lo sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil per lunedì dovrebbe quindi essere sospeso, ma per l'ufficializzazione serve l'ok dell'assemblea dei lavoratori di stasera al quale l'accordo sarà sottoposto con un referendum. Sono quindi salvi i 500 posti di lavoro a rischio secondo i sindacati. I circa 150 insegnanti delle scuole dell'infanzia saranno assunti per un anno dal Comune, il resto (circa 350 tra educatrici dei nidi, collaboratrici scolastici e handicap) dall'Asp Irides. Per tutti lo stesso contratto, quelli degli enti locali. Scongiurata, quindi, l'ipotesi dell'esternalizzazione con il rischio, secondo le parti sociali, di contratti più poveri e turni più lunghi. Sanciti anche i paletti per la discussione che partirà il prossimo anno per un nuovo contenitore. Non si parla mai di 'fondazione' (l'ipotesi circolata nelle scorse settimane), ma di "un soggetto che, garantendo l'alto profilo pubblico attuale, affronti il tema del rilancio e dell'innovazione del settore", ha spiegato la Cgil Sandra Soster, ricordando che "ci sono già due accordi in cui si dice che non va dismessa l'attuale quota servizi". Infine il Comune si è impegnato a una "riduzione non banale" delle liste d'attesa: secondo Michele Vannini (Fp-Cgil), la stima potrebbe portare a un dimezzamento degli oltre 400 bambini che per ora non hanno trovato posto. In arrivo anche quattro sezioni in più di materna grazie a un accordo con l'Ufficio Scolastico Provinciale e sarà rivisto verso l'alto, dove possibile, il rapporto bambino/insegnante.