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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Nuove regole obliterazione biglietti Tper: 'Finora nessuna multa e così anche nei prossimi mesi'

Lo assicura il direttore amministrativo di Tper, spiegando non è stata fatta neanche una multa per il mancato rispetto dell'obbligo di validare i ticket tutte le volte che si sale su un bus. Intanto, in questi mesi l'obliterazione obbligatoria più volte è finita sotto accusa

In dieci mesi dall'introduzione della nuova norma a Bologna, Tper non ha fatto neanche una multa per il mancato rispetto dell'obbligo di validare i titoli di viaggio  tutte le volte che si sale su un bus. Una sanzione sarebbe possibile, ma l'azienda continua a puntare sulla sensibilizzazione e l'introduzione effettiva delle multe "non è prevista neanche nei prossimi mesi". A spiegarlo è il direttore amministrativo di Tper, Fabio Teti, oggi in Comune per una seduta di commissione.

"La volontà dell'azienda- ricorda Teti- è stata sempre quella di cercare una maggiore condivisione, non ci interessava fare sanzioni". Si tratterebbe di un verbale da sei euro, in base alla legge regionale e, per altro, "costa di più fare la multa dellincasso", fa notare il manager. Tanto che gli accertatori "non hanno neanche i blocchi per fare i verbali", aggiunge Teti. Quando la novità fu presentata, prima dell'entrata in vigore della norma lo scorso agosto, Tper spiegò che l'introduzione graduale della validazione obbligatoria avrebbe comportato, "per alcuni mesi", una fase senza multe. Scelta che ancora oggi Tper decide di confermare: finora il nuovo sistema "ha dato risultati più che soddisfacenti" e l'introduzione delle multe "non è prevista neanche nei prossimi mesi"; semmai, ricorda Teti, finora l'azienda ha puntato sul meccanismo inverso, estraendo premi da assegnare a chi valida correttamente.

Più volte, però, in questi mesi l'obliterazione obbligatoria ad ogni viaggio è finita sotto accusa. Ad esempio, è imputata di creare difficoltà agli anziani, esponendoli anche ad un maggior rischio di furti vista la necessità di mettere spesso le mani nella borsa o al portafogli. Teti assicura che non è così: anzi, "studenti ed anziani sono quelli che si sono adattati meglio".

Si susseguono, poi, anche segnalazioni da parte di cittadini che lamentano di essere stati multati in 'maniera ingiusta'. Così ha denunciato, ad esempio, qualche giorno fa da una passeggera del bus 13, che si sarebbe trovata al centro di  'un episodio assurdo' a bordo del mezzo pubblico, dove è stata multata 'pur avendo regolare biglietto'. In questo caso sotto accusa era anche il comportamento tenuto dagli accertatori in servizio sul mezzo. 
O ancora, lo scorso 7 maggio, una giovane era stata multata "pur avendo timbrato il biglietto". Si era trattato di un problema di orari, di sforamento dei fatidici 75 minuti (tanto la durata di un ticket urbano in corso di validità). Lo raccontava la madre, spaesata circa le nuove modalità di timbratura adottate da Tper. Spaesamento e perplessità che, del resto, sembrano accomunare numerosi utenti del trasporto pubblico locale, tanto che l'azienda sta lavorando ad alcune modifiche, come riferiva lo scorso venerdì in sede di Question Time a Palazzo D'Accursio, l'assessore alla mobilità Andrea Colombo. 

Le lamentele dell'utenza nei confronti di Tper spaziano: c'era stato il caso di un'insegnante multata mentre rassettava la classe, quella di una mamma che parlava di una 'multa fantasma' indirizzata alla figlia o quella di una ragazzina che si era vista recapitare sanzioni per 200 euro, quando in realtà era a scuola invece che girovagare sugli autobus cittadini. 

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