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Cronaca

Canali, corsi d’acqua e fiumi: ecco le attività di bonifica per il ripristino post alluvione

Intenso lavoro da parte del Consorzio della Bonifica Renana per scongiurare ulteriori danni dopo l’alluvione dello scorso maggio

“Per i corsi d’acqua sono stati già stanziati 237 milioni, e ne arriveranno un’altra trentina in seguito alle richieste ricevute” ha detto, solamente ieri, il commissario straordinario per la ricostruzione Francesco Figliuolo, arrivato a Castenaso per fare un punto con gli amministratori locali sullo status dei lavori dopo gli ingenti danni dell’alluvione dello scorso maggio.

Lavori di ripristino

E, a proposito di danni, la rete idrica dell’area metropolitana non fa certo eccezione: solamente nel mese di maggio 2023, gli impianti del Consorzio della Bonifica Renana hanno gestito quattrocento milioni di metri cubi di pioggia, a cui si sono aggiunti circa cento milioni di metri cubi di acque esterne provenienti dall’Appennino che si sono riversate nella pianura bolognese. I lavori per il ripristino della rete di bonifica sono iniziati subito, dato che l’intero sistema di scolo artificiale è stato fortemente compromesso dalle rotte e dalle esondazioni del Navile, dell’Idice, del Quaderna, del Gaiana e del Sillaro.

A fare un punto dello stato dei lavori è Valentina Borghi, presidente del Consorzio della Bonifica Renana: “Durante le alluvioni primaverili, si sono dovuti tagliare gli argini di alcuni dei canali principali nelle zone allagate dai torrenti e, insieme alle acque di piena, centinaia di tonnellate di fanghi e argille appenniniche hanno invaso il reticolo dei canali consortili. Durante l’emergenza alluvionale e nelle settimane successive, è stato fornito a Regione ed enti locali, tutto il supporto richiesto: i nostri impianti idrovori hanno lavorato al massimo delle capacità di sollevamento, così come le nostre attrezzature mobili messe a servizio dei territori allagati, e tutto il personale dedicato che per settimane ha operato in turni h24, 7 giorni su 7. Ma, appena passata l’emergenza, è partita la fase del recupero di funzionalità del nostro reticolo di canali artificiali di bonifica che ha subito le conseguenze delle alluvioni di maggio, al pari di tutte le altre componenti territoriali”.

“Nello specifico – continua Borghi – da giugno ad oggi, si è intervenuti sul ripristino di 31 chilometri di canali di bonifica, ricostituendone la sezione e la capacità scolante, grazie all’espurgo di 208.700 metri cubi di sedimenti alluvionali, oppure riparandone gli argini o le sponde, nel caso in cui frane ed erosioni ne avessero compromesso la stabilità. Le giornate di cantiere dedicate in queste attività sono 918. Si tratta di un impegno che vede concentrarsi in pochi mesi il triplo delle attività di manutenzione realizzate solitamente in un anno ordinario. Il Consorzio - fatto non scontato - ha anticipato le risorse necessarie per l’esecuzione di queste attività che hanno carattere di somma urgenza.”

Preoccupa il torrente Idice

Nei giorni scorsi la pioggia è tornata a fiaccare la rete idrica bolognese: a Castenaso, ad esempio, il torrente Idice ha raggiunto una piena di 7,20 metri, esondando – seppur di poco – nel punto in cui si era verificata la rottura dell’argine a maggio, dato che i lavori erano e sono tuttora in corso. La situazione in questo caso è stata gestita dal Consorzio, ma il tempo stringe e i lavori sono tanti. Di seguito, uno schema fornito proprio dalla Bonifica Renana sullo status di avanzamento dei lavori.

Lavori post alluvione Bonifica Renana

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