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Cronaca Navile / Via Marco Polo

Via Marco Polo, centro civico devastato: 'Presidio fisso dei vigili e videocamere'

Una coppia in carico ai servizi ha sfasciato gli uffici. Il Presidente del Quartiere chiede un presidio dei vigili urbani, interventi sugli accessi e videocamere: 'Lavoro in prima linea'. Ieri l'incontro con gli assessori

Una coppia seguita dai servizi ha devastato lunedì il centro civico Lino Borgatti di via Marco Polo, sede dei servizi sociali di quartiere Navile, gli operatori sono stati minacciati e si sono chiusi negli uffici, da dove hanno chiamato le forze dell'ordine.

Ora chiedono un presidio permanente dei vigili urbani e la messa in sicurezza dei locali che accolgono i servizi sociali di quartiere, attraverso interventi strutturali sugli accessi e l'installazione di videocamere: Ieri l'incontro tra il Presidente del Quartiere Daniele Ara, il gabinetto del sindaco, gli assessorati di riferimento e i lavori pubblici "per definire un piano per la sicurezza - ha riferito Ara, che ieri è stato tra i primi ad arrivare in via Marco Polo dove è  rimasto con gli assistenti sociali- Il disagio sociale aumenta e quello degli assistenti sociali è un lavoro in prima linea: è' chiaro che i luoghi che accolgono i servizi devono essere tutelati".

Da qui la richiesta del presidio, "normalmente i vigili stazionano in zona, ieri è successo tutto nel momento di cambio. Abbiamo chiesto di avere due vigili fissi e magari di creare un piccolo ufficio, anche se non è una cosa semplice perchè si verrebbe a creare un precedente".

Ara sottolinea l'importanza di "stare vicino agli assistenti sociali, molto provati da quanto avvenuto" e ricorda come il caso in questione sia molto particolare, "questa coppia va oltre i normali utenti dei servizi sociali, ci sono problemi psichiatrici, di violenza, noi in casi come questi, non possiamo fare altro che rivolgerci alle forze dell'ordine e all'Asl".

In queste poche ore, sono stati fatti i primi interventi per iniziare a sistemare gli uffici: "Bisogna reagire, anche per far capire agli operatori che non sono soli", dice Ara. Per la messa in sicurezza però ci vorrà un pò di tempo. "I lavori pubblici verranno a fare un sopralluogo domani, speriamo che nel giro di qualche giorno si possa tornare alla normalità- dice Domenico Pennizzotto, responsabile dei servizi sociali del quartiere- nel frattempo navighiamo a vista, anche perchè non abbiamo avuto rassicurazioni da parte della Polizia municipale, che ieri ha rilasciato la coppia, e oggi siamo qui a nostro rischio. Il senso di impunità dopo episodi come questo è confermato. Certo con un cancello all'ingresso e le videocamere potremmo essere piu' sicuri". (agenzia dire)

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