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Cronaca

Eredità Faac: l’Azienda si costituisce in udienza, la “sorella” chiede il riconoscimento della paternità

Oggi ancora un'udienza davanti alla giudice Squarzoni. Mentre Mariangela Manini chiede il riconoscimento della paternità, entra nell'agone giudiziario anche l'Azienda di Zola Predosa: "Azione di cautela giudiziaria, grave danno"

Ennesima affollata udienza oggi davanti alla giudice Maria Fiammetta Squarzoni, chiamata a decidere in merito alla validità del testamento di lascito alla Curia, che, com’è ormai noto, è stato impugnato da cinque zii del defunto patron Faac Michelangelo Manini, nonché dalla cugina/sorella Mariangela.

PATERNITA’. Mariangela Manini, che con la sua rivelazione shock aveva raccontato di essere nata da una relazione tra il padre di Michelangelo e sua madre, ha chiesto durante l’udienza di veder riconosciuta la paternità al più presto, onde poter sospendere i procedimenti all’esame del Tribunale bolognese.

FAAC SPA. Dopo la Curia, i parenti e il dentista, oggi anche Faac entra nell’agone giudiziario. La difesa, l’avvocato Alberto Maffei Alberti, ha dichiarato in udienza che un’eventuale cautela giudiziaria rappresenterebbe un grave danno per l’azienda.

LA CURIA. Obiezione anche da parte dell’avvocato della Curia Michele Sesta che ha contestato la costituzione del dentista di Manini Lucio Corneti, poiché il testamento prodotto è stato posto sotto sequestro dal Procuratore di Modena il 18 ottobre scorso.

AVVOCATO ROSA MAURO. Come difensore della “sorellaMariangela e dello zio di Michelangelo Carlo Rimondi, anche l’avvocata Mauro ha obiettato sulla costituzione in giudizio della Faac SpA in quanto non legittimata a resistere in un’azione di merito o di cautela giudiziaria.

LO ZIO CARLO RIMONDI. In merito alla reiterata richiesta di cautela dello zio Carlo, l’avvocata Mauro dichiara di ritenerla assolutamente necessaria in quanto la liquidità in inventario, in precedenza messa sotto cautela, oggi non esiste più poiché spostata sui conti corrente in capo alla Curia. In questo caso nessuna obiezione dell’avvocato Sesta.

LA GIUDICE SQUARZONI. Come spesso accade, si è riservata di decidere in merito alla nuova nomina di un custode e sulla riunificazione di tutte le cause pendenti , tre, della contestatissima eredità presso il Tribunale di Bologna.

PROSSIMA UDIENZA. Il 28 novembre, il Tribunale di Bologna deciderà se accettare o meno l’opposizione della Curia alla nomina come custode del Professor Paolo Bastia.
 

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