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Cronaca

Alluvione, i fondi ci sarebbero (ma non ancora per tutti). Caute rassicurazioni da Figliuolo

Il commissario in sopralluogo nel bolognese prova a stemperare le polemiche sui territori tagliati fuori dalle misure del decreto alluvione e dare una tempistica sull'erogazione dei fondi, anche se restano dei nodi da sciogliere. Intanto la ricostruzione passerà anche da Unibo: siglato patto

Dall'intesa con Alma Mater per ricostruire l'Emilia Romagna alluvionata al nodo sui comuni tagliati fuori dal decreto alluvione, ai fondi in arrivo (a settembre). Questi alcuni dei punti del giorno affrontati dal commissario straordinario per la ricostruzione post alluvione, Francesco Figliuolo, oggi in visita nel capoluogo emiliano e provincia per fare un punto sulla situazione a oltre due mesi dalla sferzata di eccezionale maltempo che ha piegato parte del nostro territorio.

Cosa prevede l'intesa con Unibo 

Il tour de force del commissario - da Bologna a Budrio (dove è stato in sopralluogo nel cantiere del Ponte della Motta, facendo il punto sui lavori), fino a Imola - è partito all'ombra delle Due Torri. Qui Figliuolo stamane ha arruolato l'Unibo per la ricostruzione post-alluvione stingendo con il rettore di Alma Mater Giovanni Molari un accordo di collaborazione che permetterà all'Ateneo di mettere a disposizione della struttura commissariale le sue competenze tecniche e scientifiche per la ricostruzione e il recupero dei territori di Emilia-Romagna, Marche e Toscana devastati da allagamenti e frane a maggio scorso.

L'intesa prevede la costituzione di gruppi di lavoro specifici ai quali potranno partecipare professori, ricercatori, assegnisti di ricerca e personale tecnico di laboratorio. "Le nostre energie scientifiche e formative, insieme alla vitalità dei nostri studenti, sono un fattore di crescita imprescindibile per le nostre comunità: in un momento di grande emergenza come questo, deve essere ancora più vero e perciò l'Alma Mater si è messa fin da subito a disposizione della Regione e dei Comuni colpiti dall'alluvione", ricorda Molari. "Oggi rilanciamo la nostra disponibilità con un accordo che ci pone in diretto rapporto con il commissario straordinario. Saremo felici di concorre al raggiungimento di comuni obiettivi, anche per la previsione di futuri eventi", assicura il rettore.

"Le emergenze sono spesso complesse e necessitano di un approccio multidimensionale, multidisciplinare che coinvolga le coinvolga le diverse istituzioni e agenzie e che sia legato al mondo accademico. Tutti coloro che hanno qualcosa da mettere in campo, devono darlo condividendo il lavoro e i risultati ottenuti. Così una grande nazione può far fronte alle difficoltà. Le emergenze ci sono e ci saranno anche in futuro, ma se c'è squadra, coinvolgimento e capacità di cambiare, ce la faremo", assicura Figliuolo. La collaborazione tra l'Università e il commissario toccherà diverse materie, dal dissesto idrogeologico all'architettura, dalla tutela del paesaggio alle reti digitali, fino agli interventi sulla riduzione dei rischi ambientali e l'adattamento ai cambiamenti climatici.

"Nei giorni successivi all'alluvione, abbiamo messo in piedi un gruppo di lavoro immediato per quelle che erano le necessità del momento", ricorda Molari, che conferma l'istituzione di un fondo di oltre 400.000 euro per progetti di ricerca sulla resilienza ai cambiamenti climatici. "Anche la parte divulgativa del nostro lavoro sarà importante, visto che si legge di tutto. Anche su questo ci impegneremo nei prossimi mesi", aggiunge il rettore, annunciando che il primo evento divulgativo si terrà nella sede di Cesena dell'Ateneo.

"Per la stesura dei piani speciali e per la progettazione degli interventi della ricostruzione avremo bisogno del contributo di questo Ateneo", dice Figliuolo. "I cambiamenti climatici hanno portato scompensi eccezionali. Sono problematiche molto sentite e che hanno ricadute su ricadute nel settore agroalimentari. L'accordo segna una visione strategica comune per i prossimi mesi in cui cercheremo di trovare soluzioni a temi che non possono più essere rinviati", sottolinea il commissario.

Su cosa si concentreranno i lavori Alma Mater

Le aree di interesse su cui si concentreranno i lavori sono numerose: il dissesto idrogeologico, l'architettura, il restauro e la tutela del paesaggio, l'urbanistica, l'efficientamento energetico e delle reti digitali. E ancora, la collaborazione con Alma Mater potrà dare vita a interventi sulla riduzione dei rischi ambientali, sulla mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, su idraulica e idrogeologia, sulla gestione delle colture e del verde urbano, sulla stabilità del terreno. Senza dimenticare la vulnerabilità sismica delle strutture e la messa a punto di sistemi e reti di telecomunicazione che possano essere attivati nei periodi di emergenza.

La collaborazione con l'Università di Bologna consentirà quindi alla Struttura Commissariale di individuare soluzioni per garantire la qualità strutturale, sismica ed energetica degli interventi da realizzare, tenendo conto del contesto urbanistico-ambientale e paesaggistico. In particolare, il contributo dell'Alma Mater potrà essere utile per orientare la scelta delle impostazioni qualitative delle progettazioni e per accelerare lo sviluppo dei processi di digitalizzazione del patrimonio immobiliare.

Grazie all'accordo, inoltre, l'Università di Bologna avrà la possibilità di sviluppare nuovi progetti di ricerca, analisi e approfondimenti accademici sulle numerose tematiche affrontate, coinvolgendo anche studentesse e studenti per tesi di laurea e di dottorato. Tutte attività da cui potranno nascere non solo documenti, pubblicazioni e articoli scientifici, ma anche iniziative di sensibilizzazione pubblica.

Comuni esclusi dal Decreto alluvione

Intanto da Bologna il commissario ha cercato di rassicurare i Comuni colpiti da frane e allagamenti esclusi dal dl Alluvione convertito in legge la scorsa settimana. "Ci studiamo e ci lavoriamo, siamo in contatto con il presidente Bonaccini e la vicepresidente Priolo per verificare cosa si può fare. Andrà fatta un'istruttoria con parametri scientifici, se c'è da inserirli verranno inseriti. Noi cerchiamo di includere non di escludere, ma chiaramente bisogna fare le cose con razionalità e parametri scientifici", spiega il generale a margine della firma dell'accordo di collaborazione con l'Unibo.

"Nella conversione in legge del decreto all'articolo 20 bis è previsto che il commissario sulla base di ricognizioni e richieste provenienti dai territori possa rivedere la la valutazione entro due mesi e proporre al ministro della Protezione civile la possibilità di inserire altri Comuni", oltre a quelli inseriti nel primo elenco stilato a ridosso dell'alluvione, ricorda Figliuolo. Ad attendere il commissario questa mattina a Palazzo Poggi, il viceministro per le Infrastrutture, Galeazzo Bignami, il senatore di Fratelli d'Italia, Marco Lisei, e il sindaco di Monterenzio, Ivan Mantovani. "Farò dei giri sul territorio con l'intento di visitare tutti i Comuni", ha assicurato a quest'ultimo Figliuolo.  

Fondi da settembre

Da settembre inizieranno ad arrivare i ristori ai Comuni che hanno anticipato somme importanti per le opere di somma urgenza dopo l'alluvione del maggio scorso. E' l'altra nodo toccato dal generale  Figliuolo, oggi pomeriggio al termine dell'incontro nella sede del Comune di Imola coi sindaci e le parti sociali dell'area metropolitana di Bologna, insieme al presidente e alla vicepresidente della Regione, Stefano Bonaccini e Irene Priolo. "Ho ascoltato attentamente i sindaci- riferisce- tutti mi hanno portato all'attenzione tematiche importanti, che meritano risposte, e ho ascoltato molti rappresentanti del Patto per il lavoro e per il clima". Tra le varie richieste, spiega il generale, "in ordine di priorità la prima che è emersa è dare informazioni, anche che piacciano meno, ma che siano veritiere". Figliuolo assicura poi i Comuni. "A breve chiuderemo la ricognizione degli interventi effettuate in somma urgenza- afferma il commissario- e quindi, sulla base dei dati inviati dalla Regione, la struttura procederà in maniera celere al rimborso delle somme anticipate dai Comuni". Figliuolo garantisce tra l'altro un'attenzione particolare a quelli più piccoli, che sono in maggiore sofferenza. "Dai primi di settembre cominceremo a erogare i fondi- assicura dunque il commissario- il 5 agosto dovrebbe uscire il nuovo dpcm, poi sarà avviata la procedura amministrativa per i ristori ai Comuni". In parallelo, continua Figliuolo, "stiamo parametrando i lavori in urgenza per mettere in sicurezza il territorio", da mettere in campo "da subito", a cui aggiungere le altre opere da elaborare per la realizzazione "nel 2024".

Nodo copertura finanziaria per privati e aziende  

Il Governo, assicura il generale, "ha dato capienza finanziaria al commissario. I fondi ci sono, anche le percentuali per le progettazioni,in modo da dare ampio respiro a tutti gli enti locali". Rimane però il nodo dei privati e delle aziende, per le quali infatti "non c'è ancora copertura finanziaria", ammette Figliuolo, come scrive la Dire. Alle imprese comunque "daremo un modello molto chiaro- assicura il commissario- con procedure trasparenti e molto veloci, poco burocratiche. Una volta perimetrato il danno, si capirà l'ammontare e poi si potranno chiedere le risorse necessarie".

 

Figliuolo in sopalluogo al Ponte della Motta

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