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Cronaca San Benedetto Val di Sambro

Frane alluvione, fine isolamento per il Molino della Valle, lavori conclusi

Strada chiusa per un movimento franoso che da monte si era abbattuto sulla carreggiata . Si era resa necessaria l'evacuazione

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Fine lavori per la messa in sicurezza del tratto di strada comunale via Molino della Valle, nel territorio di San Benedetto val di Sambro; ora è percorribile senza interruzioni né restrizioni di carreggiata, dopo la frana a seguti delle alluvioni di maggio 2023 e che aveva reso necessaria l'evacuazione per qualche giorno di una famiglia, alttre erano rimaste isolate per un paio di settimane.

Gli interventi, consistiti nel consolidamento della parete del versante franato, sono stati eseguiti dal Comune al costo di 184.000 euro, coperto dall’Ordinanza n. 13 del Commissario Straordinario alla ricostruzione sul territorio delle Regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche.

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La strada era stata chiusa per un movimento franoso che da monte si era abbattuto sulla carreggiata e, a giugno dello scorso anno, furono eseguiti i lavori sempre dal Comune "con una prima spesa pari ad 72.500 euro, anche in questo caso completamente finanziata dalla struttura commissariale, questa volta con risorse di cui all’Ordinanza n. 6 del Generale Figliuolo", fa sapere l'amministrazione. 

Il sindaco: "Un collegamento di fondamentale importanza"

“Per il nostro Comune questo collegamento è di fondamentale importanza - ha dichiarato il sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni - per questo mi sento innanzitutto di dover ringraziare ancora una volta la struttura commissariale per averci accompagnato anche in questo processo, e con lei i tecnici e l’impresa esecutrice per l'importante sforzo profuso sin dal primo momento. Oltre a ciò, mi preme evidenziare la validità del processo che ha portato al compimento di questi interventi, poiché rappresenta un bell’esempio di collaborazione e funzionamento tra uffici e strutture diverse, secondo il modello che fin da subito è stato pensato dalla struttura Commissariale per la gestione dell’emergenza, al fine di fronteggiare i grandissimi disagi provocati dagli eventi eccezionali del maggio 2023 e che - andando oltre le polemiche che ancora oggi si sentono - dimostra che se ben applicato consente la ricostruzione post emergenziale mettendo a disposizione degli Enti Pubblici le risorse dagli stessi richieste. Con le stesse modalità, tali risorse sono state messe a disposizione anche della Città Metropolitana di Bologna, dalla quale ci si aspetta un’importante azione di investimento sulle proprie infrastrutture che in questa parte di Appennino necessitano urgentemente, ma che purtroppo ancora appaiono essere ben lontane”.

Si dicono meno tranquilli invece i residenti della Val di Zena, da quando, sepmre a maggio, il torrente è esondato in più punti. Particolarmente gravi i danni nelle località Farneto (alle porte di San Lazzaro) e Botteghino Zocca (Pianoro) –, con frane che si sono create su tutto il territorio. “Eppure a otto mesi di distanza qui non è stato fatto praticamente nulla”, dice Claudio Pasini, portavoce del comitato che raggruppa gli alluvionati della Val di Zena, “e questi ritardi sono inaccettabili”.

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