rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Dè Tribunali

Furti in casa e truffe in aumento d'estate, l'Arma: "Attenzione anche ai social"

Il Capitano dei Carabinieri Giuseppe Musto: "La soglia di attenzione deve restare alta perchè si tratta di truffatori esperti che studiano bene le vittime". Ecco tutti i consigli utili dell'Arma

In città più che in provincia. Le vittime predilette: gli anziani soli. I copioni piuttosto ripetitivi, ma la preparazione a monte studiata fino all'ultimo dettaglio attraverso appostamenti, complici dall'aspetto e dai modi rassicuranti che prendono informazioni, controllo delle abitudini. Stiamo parlando delle truffe e dei furti in appartamento, fenomeni di cui inevitabilmente si parla in estate più che in inverno, quando la città si svuota e le abitazioni vengono lasciate incustodite. 

E' il comandante della compagnia dei carabinieri Bologna Centro, Giuseppe Musto, a fare il punto sui fenomeni di truffa e furti in abitazione, partendo da numeri positivi: "Nell'arco di un anno, truffe ad anziani e furti in appartamento sono diminuiti del 70% grazie a piani d'azione sviluppati su due livelli: quello previntivo e quello investigativo. Ma noi non ci accontentiamo di questi numeri finchè la percezione di sicurezza non sarà palpabile nei cittadini".  

TRUFFE E FURTI IN CASA: MODALITA' E IMPRUDENZE DELLE VITTIME. Come denunciamo fin troppo spesso nelle pagine di cronaca, le modalità di truffa sono sempre le medesime: il finto avvocato che racconta del guaio legale di un figlio o un nipote chiedendo poi parcelle o denaro che serve per la cauzione (qui l'esempio del finto incidente stradale), il tecnico che per 'operare' domanda alle vittime di raccogliere soldi e oggetti preziosi affinchè non interferiscano con i macchinari per poi ovviamente farli sparire. 

"Intanto mettiamo bene in chiaro che nel nostro Paese le cauzioni per riscattare un carcerato non esistono. In secondo luogo specifichiamo anche che difficilmente un carabiniere o un poliziotto si presenta in borghese a casa delle persone - spiega Musto - Detto questo, una nota anche sulla vergogna delle vittime nel momento in cui si rendono conto di essere state truffate: la frustrazione per aver dimostrato di non essere autosufficienti ha spesso delle spiacevoli conseguenze sul piano psicologico e i problemi. Per quanto riguarda i furti in appartamento, essi avvengono spesso a causa di disattenzioni macroscopiche come l'aver lasciato una finestra o un balcone aperti, l'avere una porta non sufficientemente robusta o non chiusa bene, messaggi quali la cassetta della posta piena di carta e lo zerbino arrotolato (segni che la casa è vuota)".  

I truffatori non sono mai improvvisati, ma si tratta di bande organizzate. Così come i ladri 'di alto bordo' che prendono di mira le residenze di un certo livello, quelle dove non mancano cassaforte e beni di valore: "Facciamo quindi una distinzione sui topi d'appartamento che agiscono a spot e quelli che, in grado di intervenire anche su dispositivi di sicurezza e allarmi si possono spingere su ville e case di prestigio. Per il resto abbiamo furti per la maggiore messi in atto nelle prime ore della mattina (quando si esce per andare al lavoro o a fare la spesa), nel primo pomeriggio o nelle ore più fresche del pre-serale"

Ma le imprudenze si commettono anche online, sui social: "Alcuni sottovalutano i rischi dello scrivere, documentare e datare tutto su Facebook, comprese le vacanze e quindi le assenze da casa - spiega il Capitano dei Carabinieri - anche i malintenzionati infatti, nei monitoraggi che precedono i colpi, utilizzano i social per carpire delle informazioni utili sulle vittime designate". Attenzione dunque, e non illudiamoci che avere il profilo Facebook chiuso possa schermarci da sguardi indesiderati, visto che il concetto di privacy quando si parla di piattaforme della rete, è ben limitato. 

Prevenzione: nei mesi passati avete organizzato degli incontri con la cittadinanza per spiegare le dinamiche di questi fenomeni e dare istruzioni sulle buone pratiche. Come è andata? "Sì, dall'autunno scorso e fino a maggio siamo andati nelle chiese, nei quartieri, in radio e in tutti i luoghi di aggregazione che ci hanno dato la possibilità di incontrare quella cittadinanza spesso nel mirino dei malfattori, quella che sta al di sopra dei 65 anni di età. E' stato molto utile e lo vediamo dai numeri in diminuzione fra il primo semestre 2015 e lo stesso periodo del 2016, calo che è derivato dal riconoscimento della situazione di pericolo e dalla conseguente allerta". 

Un appello alle famiglie e ai vicini di casa delle persone a rischio? "Visitate e telefonate spesso ai vostri genitori e nonni, e ricordate loro le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti e che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino oppure ai Carabinieri. Anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi. Anche i vicini di casa (che sappiamo, in città sono meno 'attenti' e partecipi alle vite degli altri rispetto ai piccoli centri) siano più vicini alle persone sole. La vostra cordialità gli sarà di aiuto. Offrite la vostra disponibilità ad assisterli se sconosciuti bussano alla loro porta. Segnalate al 112 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga un vostro vicino". 

L'identikit del truffatore e il modus operandi: 

- Il truffatore si presenta distinto, elegante e particolarmente gentile: l'abito non fa il monaco 

- Il truffatore per carpire la fiducia della vittima si spaccia per carabiniere, poliziotto, funzionario delle Poste o dell'INPS, addetto del Gas, della luce o dell’acqua

- Propina finte opportunità di guadagno, proposte convenienti e grandi affari, spesso chiede di firmare dei documenti

- Si spaccia per notaio o avvocato e chiede spesso delle cauzioni per familiari in difficoltà 

Le buone regole per evitare di essere truffati:

- Quando suonano alla porta guardare sempre dallo spioncino prima di aprire 

- Ricordare sempre che il controllo domiciliare delle utenze domestiche di solito viene preannunciato con un avviso (affisso al portone del palazzo o comunicato al portiere) che indica motivo, giorno e ora

- Farsi mostrare sempre il tesserino di riconoscimento e non chiamare mai  utenze telefoniche fornite da loro perchè dall'altra parte potrebbe esserci un complice

- E' sempre meglio che le persone anziane si facciano accompagnare in banca per operazioni di prelievo o versamento da familiari o amici 



 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Furti in casa e truffe in aumento d'estate, l'Arma: "Attenzione anche ai social"

BolognaToday è in caricamento