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Cronaca Mordano

Aviaria, tra accuse e difese. Lusenti rassicura: 'Nessun rischio da alimenti, evitare psicosi'

Vecchi: 'Situazione sotto controllo. Emergenza fronteggiata tempestivamente'. M5S sferra l'attacco: 'Aviaria paralizza l'industria, perchè ridotti i controlli? Ora quanto costerà aver risparmiato prima?'

Dopo l'epidemia di Aviaria che ha colpito gli stabilimenti emiliani e i recenti casi di contagio venuti alla luce tra due operatori del settore a Mordano (un caso accertato, l'altro sospetto) continuano a volare accuse e difese. Ed è rischio di psicosi collettiva tra la popolazione. Ingiustificata come spiega la Sanità, secondo cui, la situazione sarebbe stata fronteggiata al meglio ed è sotto contollo. "In riferimento all’epidemia di influenza aviaria che ha colpito diversi stabilimenti della nostra regione  tra cui 2 importanti allevamenti avicoli di Mordano che complessivamente  trattavano 580.000 galline ovaiole in gabbia e 150.000 galline  ovaiole  in voliera, possiamo dire che la situazione  è certamente sotto controllo". Queste le parole di rassicurazione giunte oggi dal Vice- Presidente della Commissione Sanità, il Consigliere Regionale  del Pdl Alberto Vecchi, appena uscito dalla Commissione regionale espressamente convocata sul tema. "Decisiva in questi casi, - continua Vecchi -  è fare fronte tempestivamente all’emergenza che si crea   e qui è stato fatto nonostante la prima  segnalazione  sia arrivata il 12 agosto, a ridosso di ferragosto. Immediatamente si è intervenuti ponendo sotto sequestro i vari allevamenti al cui interno si sono accertati casi di influenza aviaria".

Il Consigliere Alberto Vecchi , in riferimento agli indennizzi,  ha inoltre tranquillizzato  gli allevatori di Mordano e delle altre realtà  colpiti dalla malattia, a cui sarà riconosciuto il rimborso del valore degli animali abbattuti al prezzo dei listini commerciali nazionali, il mangime stoccato in allevamento e le uova distrutte. Gli indennizzi saranno anticipati dalla regione interessata e rimborsati dallo  Stato e dalla Comunità Europea se la liquidazione  all’allevatore si è conclusa entro 60 giorni dalla fine del periodo di osservazione post abbattimento (21 giorni). Le operazioni  di abbattimento, pulizia e disinfezione sono a carico del sistema sanitario regionale.

"Si cercherà anche di sollecitare l’Europa - specifica il consigliere pidiellino-  per riconoscere misure compensative  non solo per gli allevamenti che hanno avuto animali abbattuti, ma anche per tutte le aziende  che hanno avuto un mancato reddito a causa delle restrizioni imposte."
Il settore avicolo è fortemente presente  in Emilia Romagna  ed ha strutture all’avanguardia – ha illustrato Vecchi – abbiamo 1.100 allevamenti delle diverse specie avicole per un numero stimato di 36 milioni di capi che valgono oltre 600 ml di euro. Mentre il settore delle uova  vale oltre 320 milioni di euro.
"Ritengo fondamentale – conclude il Vice Presidente della Commissione Sanità dell’Emilia Romagna Vecchi - organizzare iniziative pubbliche per far capire  con precisione  che non esistono pericoli per il consumatore finale , grazie anche alla tempestività con cui si è intervenuti".

LESIONI COLPOSE.  Il fascicolo d'indagine aperto dalla Procura di Bologna sui due casi di operai, uno confermato, l'altro per ora sospetto, positivi al virus H7N7 negli allevamenti di Mordano, ipotizza contro ignoti il reato di lesioni personali colpose. La congiuntivite - malattia contratta durante l'attività professionale dai due addetti, entrambi di nazionalità romena - trattata con antibiotici, è ritenuta guaribile entro 20 giorni, prognosi per cui il reato è di competenza del giudice di pace. Gli accertamenti sono svolti dai carabinieri del Nas che hanno informato il procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore del pool dei magistrati che si occupa di tutela della salute. Andrà chiarito se sono state prese le necessarie precauzioni nell'ambiente di lavoro. Andrà anche capito quando i due operai hanno contratto il virus: entrambi lavorano nell'allevamento di volatili da prima che venisse segnalato il focolaio di aviaria e sono stati impegnati anche successivamente, negli abbattimenti.

PSICOSI. Il monito a non fomentare la psicosi collettiva arriva anche dall’assessore regionale alla Sanità, Carlo Lusenti,anch'egli intervenuto questa mattina davanti alle commissioni Politiche per le salute e politiche sociali, presieduta da Monica Donini, e Politiche economiche, presieduta da Franco Grillini, convocate in seduta congiunta. “L’H7N7 - ha ribadito Lusenti - è uno dei ceppi meno patogeni per l’uomo, può riguardare solo i lavoratori esposti, non c’è possibilità, in quanto virus influenzale, di diffusione attraverso il consumo di alimenti contaminati, il ritiro è solo precauzionale, e anche la diffusione uomo-uomo è solo anedottica con un rischio bassissimo se non inesistente - sottolinea l'assessore –. L’incubazione dura al massimo 10 giorni, i sintomi più frequenti sono una forma lieve di congiuntivite, guaribile in 10 giorni, e una sindrome similinfluenzale lieve, abbiamo una ampia letteratura in materia per via di una epidemia di H7N7 avvenuta in Olanda nel 2003”.

ACCUSE. Ma i "Grillini" chiedono lumi sulla vicenda e sottolineano la gravità delle conseguenze per il comparto.“L'aviaria - scrive in una nota Andrea Defranceschi, capogruppo Movimento 5 Stelle Regione Emilia-Romagna - paralizza l'industria e tutta l’economia a essa correlata direttamente o indirettamente, lo sappiamo. Oltre mezzo milione di galline sono state abbattute e i costi a carico della collettività per l’estinzione dei focolai a oggi conosciuti e per la rifusione del danno agli allevatori, pur non essendo ancora determinati, ammonteranno sicuramente a diverse decine di milioni di euro".

Di entità ancora maggiore  - incalza Defranceschi - "saranno i danni all’industria avicola regionale - che si trova tutta posta in “quarantena” senza possibilità di esportare animali vivi, uova e altri prodotti dell’allevamento verso altre regioni e senza la possibilità di accasare animali o farli uscire dagli allevamenti se non per un  macello obbligatoriamente posto nel territorio regionale; pur avendo già avuto ondate di epidemia, ed essendo consci di tutto questo, noi riduciamo i controlli?"

CONTROLLI SOTTO GAMBA? I servizi veterinari pubblici - a detta del M5S - "hanno svolto il loro lavoro correttamente, effettuando prelievi in tutte le fasi ed in tutte le tipologie dell’allevamento avicolo con costi di analisi estremamente contenuti. Peccato che da qualche anno a questa parte, le direttive regionali volte a coordinare i servizi veterinari ASL - in una logica di solo immediato risparmio - hanno progressivamente portato alla riduzione degli interventi programmati, sopprimendo ad esempio la sorveglianza nella popolazione avicola rurale."

Dal M5S dunque l'invito alla Regione ad un assunzione di responsabilità e la sferzata sarcastica: "La Regione ha ridotto l’attività di campionamento, nonostante i focolai che hanno principalmente interessato regioni con noi confinanti. Ora, sarei curioso di sapere quanto possiamo vantarci di aver risparmiato, a fronte delle decine di milioni di euro che la collettività dovrà spendere per estinguere i focolai e rifondere il danno agli allevatori colpiti?£

Ultima nota grottesca, aggiungono i grillini: "a seguito del nostra risoluzione della settimana scorsa e' magicamente comparso sulla relazione dell'assessore Lusenti, la sospensione temporanea dell'impiego nella caccia di uccelli da richiamo, che come avevamo allertato, e' veicolo di contagio da non trascurare."

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