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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Così ha rubato 400 mila euro all'INPS: sequestro immobili e domiciliari

Utilizzando i nominativi di diverse persone defunte creava delle pratiche faceva accreditare somme di denaro sui suoi conti correnti. Si è intascato così circa 100 mila euro all'anno

Secondo il legale di Andrea Ventura, il dipendente INPS di Imola che in 4 anni si è intascato circa 400 mila euro con un "giochetto" informatico "L'ipotesi di associazione a delinquere è un po' forzata". E' il primo commento del legale che lo assiste, Alberto Padovani, che premette di voler leggere gli atti e di attendere l'interrogatorio di garanzia. "Per quanto riguarda la frode informatica - prosegue - mi sembra di intendere che ci siano degli elementi documentali, che mi riservo di vedere". Per quanto riguarda poi la posizione della moglie, pure lei rappresentata dal legale, "mi pare di capire che oltre al fatto che è cointestataria di un conto corrente, su di lei ci sia ben poco" nell'ordinanza del giudice.

AI DOMICILIARI, SEQUESTRATA LA VILLA NEL RAVENNATE. Intanto il gip di Bologna Bruno Giangiacomo, accogliendo la richiesta della Procura, ha ordinato il sequestro - finalizzato alla confisca per equivalente - di beni per circa un milione riconducibili a Ventura. Tra questi, c'é una villa a Casola Valsenio (Ravenna) dove l'uomo risiede con la moglie, un appartamento a Imola, due fondi di investimento e 18 conti corrente. Non è stata invece accolta dal giudice la richiesta di custodia in carcere per l'uomo, per il quale sono stati disposti i domiciliari. Misura che non è stata ritenuta necessaria per la moglie, 60 anni e per il genero, 30, residente in Inghilterra. Denunciati anche i due amici, un cinquantatreenne di Imola e un cinquattottenne di Brescia.

COME E' RIUSCITO A TRUFFARE L'INPS. Creando pratiche fittizie a nome di almeno 8 persone decedute, alcune anche da dieci anni, aveva versato nei conti correnti di sua moglie, suo genero e di due amici in quattro anni 377 mila euro di ratei pensionistici, bottino che veniva poi spartito. Andrea Ventura, 57 anni, operatore informatico incensurato dell'Inps di Imola, raggirava in questo modo l'istituto, fino a quando un direttore di banca non si è insospettito per un bonifico, ha avvisato la Gdf, e sono stati avviati i prima controlli antiriciclaggio.

COINVOLTA ANCHE LA MOGLIE DELL'UOMO. Poi quando ci si è accorti che i nomi di alcuni dei defunti ritornavano nelle causali, sono partite le indagini della Mobile e della Polizia Postale che hanno accertato la frode, coordinate dal pm Antonello Gustapane. Anche l'Inps si è attivato per ricostruire la vicenda, inviando un ispettore e il dipendente è stato sospeso.

COSI' SI E' INTASCATO QUASI 400 MILA EURO. Il metodo che utilizzava l'arrestato era abbastanza semplice, ma difficile da scoprire dal sistema informatico Inps: inseriva in una pratica il nome di un vero defunto, una posizione per la quale non era più dovuto nulla agli eredi. Poi veniva 'inventata' una somma da pagare a titolo di 'rateo' pensionistico, detassata in modo da non dover rendere conto all'Agenzia delle Entrate. Quindi inseriva come beneficiari la moglie, il genero e i due amici, faceva il bonifico avvisandoli con sms con riferimenti calcistici, come ad esempio "domani si gioca la partita, uno fisso". Questi a loro volta, dopo aver preso una percentuale, fino al 30%, giravano le somme o sul suo conto personale oppure su altri conti riconducibili all'uomo e alla moglie in Gran Bretagna. Sono 18 quelli sequestrati nell'operazione, oltre a beni per un milione. Dalla Procura di Bologna, guidata da Roberto Alfonso, è partita anche una segnalazione all'istituto nazionale, sulla base della quale sono state avviate verifiche.

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