Lavorano nel sindacato, vengono pagati in voucher. Scoppia la polemica

«Si parla di gente già in pensione, non di lavoro nero». Così il segretario della Cgil di Bologna Maurizio Lunghi ha cercato di ridimensionare l'utilizzo, scoperto dal Corriere di Bologna, di buoni lavoro per pagare parte del personale interno dello Spi-Cgil, il sindacato dei pensionati. Intervistato da Radio Città del Capo, il leader della Cgil spiega così l'apparente contraddizione che vede il sindacato idealmente schierato contro i buoni lavoro, ma di fatto loro utilizzatore sotto le due torri. «Il Governo -spiega Lunghi- quando ha introdotto le norme sui voucher ha tolto i contratti di collaborazione, che erano quelli che venivano utilizzati per le persone già in pensione. Lo Spi è stato costretto ad utilizzare l'unico strumento che il Governo ha lasciato a disposizione. Dopodiché, noi lo vogliamo abolire».

Il sasso però è stato lanciato, e soprattutto da prate del Pd renziano partono gli strali verso l'organizzazione dei pensionati Cgil. Sotto le Due torri, i renziani salutano la vicenda con commenti acidi del tipo «Quando dalla teoria si passa alla pratica, come si cambia...». Lo Spi si difende, si giustifica, ma nel Pd c'è chi stavolta non sente ragioni. Come Andrea De Pasquale, componente della Direzione dem, che su Facebook scrive: «Osservo che la frase ''siamo costretti'' in bocca a un artigiano o piccolo imprenditore, farebbe gridare allo scandalo gli amici della Cgil. Invece se a fare scelte di contenimento dei costi sono sindacati o cooperative, allora tutto bene. Manca davvero una cultura d'impresa». Lo Spi però risponde per le rime: «State confondendo un pensionato che aiuta un altro pensionato gratuitamente a compilare una pratica burocratica con un lavoratore che lavora per una azienda. Quando imparate a fare politica e non a fare gli opinionisti...» rinfaccia il segretario dei pensionati Valentino Minarelli.

Certo e'' che nel Pd non sembra esserci molta disponibilità a fare ''sconti'' alla Cgil. Dice ad esempio il consigliere comunale dem Roberto Fattori: «Siccome sostengono (alla Cgil, ndr) allo stesso tempo che vanno aboliti, ma anche che è l'unica forma possibile per retribuire il lavoro occasionale senza fare del nero, quale alternativa propongono? Oppure siamo sempre nella logica che le proposte le fanno gli altri, e loro possono dire tutto i no che vogliono, anche se sono in contraddizione». (Agenzia Dire)