rotate-mobile
In attesa della nomina

Alluvione, Lepore: "Subito commissario e risorse, altrimenti a rischio i bilanci dei Comuni" | VIDEO

Dalla Città metropolitana altri 8,5 milioni di euro per interventi urgenti. "Ma se il Governo ritarda, una situazione risolvibile in un anno o due la risolviamo in un decennio”, prevede il sindaco

Continua l’attesa dei sindaci e degli enti locali riguardo alla nomina del commissario per l’alluvione, dopo il rinvio a martedì prossimo del Consiglio dei ministri che ieri avrebbe dovuto affrontare la pratica. A questo punto, per il sindaco Matteo Lepore non è più una questione di nomi ma di tempi. "Direi che, al punto in cui siamo, abbiamo bisogno che ci sia un commissario, che sia una persona capace, una persona leale nei confronti di questo territorio", è il suo commento rispetto ai nomi circolati nelle scorse ore. 

L'intervento della Città metropolitana

Nell’attesa, dalla Città metropolitana arrivano altri 8,5 milioni di euro per gli interventi urgenti, dalla rimozione dei detriti al ripristino di diverse strade provinciali, compreso il progetto di fattibilità di un nuovo ponte tra Budrio e Molinella in sostituzione del crollato ponte della Motta. Inoltre, è in via di predisposizione un ulteriore provvedimento di 1,3 milioni di euro per il ripristino della Fondovalle Savena. Ma il timore di Lepore e degli altri sindaci è che queste risorse, ora anticipate dagli enti locali, non vengano poi rimborsate da Roma. “Abbiamo bisogno che il Governo metta in campo una norma al più presto per dare certezza ai Comuni sul fatto che questi interventi verranno rifinanziati, perché se non avremo rimborsate queste risorse andremo in difficoltà, i comuni piccoli e medi vedranno i propri bilanci saltare”, la preoccupazione del sindaco.

A rischio la manutenzione ordinaria

Un rischio che non riguarda tanto la Città metropolitana che comunque potrebbe “venir meno ad altri tipi di interventi dalla manutenzione delle strade che l’alluvione ancora non ha rinnovato o delle scuole dell’area metropolitana”. Per un ritorno alla normalità, quindi, tutto è in mano al Governo, ha spiegato Lepore, “perché è chiaro che più si ritarda e meno strumenti si danno al commissario, più tardi riusciremo a dare delle risposte”. E così, prevede il sindaco, una situazione che si può “risolvere in un anno o due, la risolviamo in un decennio”.  

Il timore di fuga degli imprenditori

C’è poi un altro timore che preoccupa Lepore, così come il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Ed è quello sollevato da Confindustria Romagna, e cioè che molti imprenditori possano lasciare la regione. "Non sono preoccupato per il comune capoluogo perché anzi abbiamo un aumento delle richieste di venire a lavorare a Bologna", premette Lepore. Ma altro discorso riguarda la montagna e la zona dell'imolese "dove i danni sono stati molti", sottolinea il sindaco. "Le imprese sono ripartite, ma devono avere la certezza che le strade saranno riparate. Se non hanno una programmazione commissariale chiara di fronte, se devono aprire uno stabilimento non lo fanno, se devono ordinare del materiale non lo fanno. Tengono ferme le decisioni e sappiamo di imprese che hanno deciso di aprire altrove. Abbiamo bisogno che si faccia presto", conclude Lepore. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alluvione, Lepore: "Subito commissario e risorse, altrimenti a rischio i bilanci dei Comuni" | VIDEO

BolognaToday è in caricamento