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Cronaca Zona Universitaria / Via Giuseppe Petroni

Presidente di Via Petroni a vigilessa: 'Ti strozzo, viviamo nell'illegalità e non fate niente'

Così il presidente dell'associazione, Giuseppe Sisti, in un accesso diverbio con dei vigili, che gli è fruttato una multa da 22.500 euro per ingiurie. Si andrà per vie legali

"A te prima ti meno e poi ti strozzo". E' una delle frasi, forse la piu' grave, che la notte del 17 novembre 2012 Giuseppe Sisti, presidente dell'associazione bolognese via Petroni e dintorni, rivolse a una vigilessa, colpevole a suo dire di non fare niente per contrastare il degrado della zona universitaria.

La lite tra Sisti e la moglie da un lato, e tre vigili dall'altro, è costata ai due coniugi un decreto penale di condanna in cui vengono ''multati'' per 45.000 euro complessivi (22.500 euro a testa). Ma il presidente dell''associazione e consorte hanno impugnato il decreto e dunque ora si va a processo.

Ieri Sisti aveva spiegato che in quell''occasione, esasperato perche', tornando a casa, aveva trovato un furgone che occupava l'area sosta per disabili e tre ragazzi che fumavano una canna sui gradini del suo portone, aveva avuto una discussione accesa con tre vigili, ma non aveva minacciato nessuno. Nel decreto, in cui si chiede la condanna per oltraggio a pubblico ufficiale e minacce, sono riportate le sue frasi: "Siete ridicoli- dice Sisti- Arrestatemi. Voglio andare in galera. Voi mi dovete arrestare. Perche' non mi arrestate? Vi siete offesi perche' vi ho chiesto di intervenire. Vergognatevi. Vi dovete vergognare. Siete tutori dell''ordine e non tutelate niente. Qua regna l'illegalita' e non fate niente", è lo sfogo accalorato di Sisti. Che poi se la prende soprattutto con una vigilessa, la stessa a cui dice "A te prima ti meno e poi ti strozzo". Ecco l''affondo: "Io a lei non la posso piu' vedere. Basta. Si vergogni. Lei è una incompetente. Lei è kafkiana, sempre che abbia mai letto Kafka".
Poi, rivolgendosi in generale, Sisti rincara: "Vi dovete vergognare. Vergogna, vergogna, vergogna. Non se ne puo' piu'. Io offendo voi perche' voi avete offeso me. Vent'anni di stronzate che voi fate lo chiama poco?". Nel frattempo la moglie, Patrizia Malossi, ha cercato di strappare di mano dalla vigilessa "il documento di identita' fino a provocarne una parziale lacerazione", per impedire "il compimento del proprio dovere". Ad oggi non è ancora stata fissata la data del processo.

(agenzia Dire)

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