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Cronaca

Neri Marcorè, giù dal palco di piazza Maggiore: 'La risposta di Bologna non sorprende'

L'attore da ex studente di Alma Mater si racconta: dall'emozione dello spettacolo di giovedì per i terremotati, all'amore per la città, alla rabbia: 'Siamo Paese sismico, come si fa a farci cogliere impreparati!" Chi

Neri Marcorè, attore, umorista, imitatore. Giovedì protagonista, insieme a tanti altri volti noti della tv italiana, dell'evento 'Rialziamo da terra il sole', spettacolo di solidarietà per le popolazioni colpite dal sisma. In una Piazza Maggiore gremita Marco ha cantato Dalla e duettato con Fazio per la raccolta fondi a favore della scuola Gaetano Lodi di Crevalcore.

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Chi si è fatto promotore della serata?
Siamo stati contattati da Beppe Caschetto di ITC, una vera istruzione in città, e abbiamo aderito tutti, subito e volentieri, visto lo scopo benefico dell’evento.

Tu hai vissuto in questa città, qual è oggi il tuo legame con Bologna e con queste terre? Quanto ti ha colpito un sisma così inaspettato?
Ho vissuto in questa città da studente e, come per tutti, è un periodo memorabile della vita. Sono molto attaccato a Bologna, qui ho ancora molti legami, dall’agente, al commercialista, agli amici. Cerco sempre di tornarci e, quando porto in giro uno spettacolo teatrale, faccio sempre in modo di inserirci una data.  
Il sisma emiliano non mi ha colpito più di quello dell’Aquila o del Friuli, delle alluvioni o delle frane, certo la pianura non lasciava presagire una sciagura di questo tipo. Ciò che mi colpisce invece è la nostra imperizia, siamo un paese ad alto e certo rischio sismico e ci facciamo cogliere ancora impreparati. Quando saremo in grado di arginare i danni con strutture costruite a regola d’arte come ad esempio in Giappone?
 
Questa volta sei tornato a Bologna per la solidarietà. Come può un artista contribuire fattivamente in questo caso alla ricostruzione?
Un artista può rispondere, rispondere sempre a questo tipo di iniziative per cercare di restituire al pubblico l’appoggio e il sostegno che ti da. Un personaggio pubblico non deve solo contribuire a ri-costruire, ma, visto il ruolo che ricopre, farsi parte diligente per cercare di trasmettere anche buone pratiche.

Piazza Maggiore ha fatto il tutto esaurito.Te la immaginavi così?
Una piazza bella e importante, una gran bella serata che ho passato in un posto che amo e con colleghi capaci e preparati. “Per fortuna o purtroppo” la risposta di Bologna non è stata una sorpresa; lo riscontro anche a teatro: è una città che non delude, con un pubblico competente e per qualche motivo sempre all’altezza della situazione.
 

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