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Cronaca Cirenaica / Viale Quirico Filopanti

Occupazione ex Zoni, si tenta la via dell’accordo

Incontro tra Unibo, Fondazione Rui, l’amministrazione dell’ex istituto e alcuni attivisti del Cua

Si dialoga, e si cerca un punto di incontro. La partenza è però una visione comune: servono soluzioni per affrontare la crisi abitativa. Lo scrive l’agenzia Dire, riportando i dettagli dell’incontro che si è tenuto nell’ex istituto Zoni di viale Filopanti, attualmente occupato da alcuni attivisti del Cua, che ha visto la partecipazione di alcuni rappresentanti di Unibo, Fondazione Rui, amministrazione dell’ex istituto e alcuni attivisti collettivo studentesco. “È andata bene: siamo molto felici di non aver visto una criminalizzazione di chi lotta per il diritto alla casa, e auspichiamo che questo diritto venga anteposto ad eventuali azioni violente come uno sgombero. Tutte le parti hanno concordato sul fatto che l'emergenza abitativa in città è reale e servono delle soluzioni per gli studenti che non hanno un alloggio. La prospettiva è quella di rivedersi tra una settimana o 10 giorni per parlare di questo stabile, anche con la presenza di Er.Go", con l'intenzione di "proporre un progetto di convenzione tra la proprietà dello stabile ed Er.Go, affinché parte di queste stanze sia adibita ad alloggio pubblico" dicono due delle occupanti alla fine dell’incontro. 

I punti in agenda, secondo le attiviste, sono due: la “sistemazione delle 34 persone che vivono stabilmente qui", a cui si aggiungono "quelle che passano qui uno o due giorni, ad esempio perché devono dare un esame ma non abitano qui, e a cui viene riservata una decina di stanze". Inoltre, dicono ancora le due occupanti, “proporremo un progetto di convenzione tra la proprietà dello stabile ed Er.Go, affinché parte di queste stanze sia adibita ad alloggio pubblico per provare, sia pure in modo parziale, a risolvere il problema degli idonei non assegnatari di alloggio pubblico, che quest'anno vede dei numeri preoccupanti".

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