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Cronaca Navile / Via Aristotile Fioravanti

Maxi occupazione palazzo Telecom in via Fioravanti: 'Segno di una città allo sbando"

L'amministrazione "per troppo tempo ha soprasseduto sui comportamenti illeciti e li ha indirettamente giustificati". Duro il Carroccio dopo che disoccupati, ragazze madri, precari, con 103 minori al seguito, hanno occupato lo stabile "sottraendolo alla speculazione per soddisfare un bisogno primario come quello della casa"

"Come sempre per valutare i fatti attendiamo gli atti della Digos". Valter Giovannini, procuratore aggiunto di Bologna e delegati ai rapporti con gli organi di informazione della Procura, si limita a dire questo dopo la maxi-occupazione, avvenuta ieri mattina, dell'ex sede della Telecom in via Fioravanti 27 da parte del collettivo Social Log. 
Lo "sportello per il diritto all'abitare" ha infatti guidato oggi l'occupazione del palazzo, abbandonato da tempo e in cui si sono insediate "76 famiglie con 103 minori", come si legge in una nota del collettivo. Gli occupanti, "disoccupati a causa del fallimento dell'attività, ragazze madri, giovani precari ed ex lavoratori autonomi, hanno deciso di riprendersi lo stabile, sottraendolo alla speculazione per soddisfare un bisogno primario come quello della casa" e affermano di farsi "garanti nei confronti della comunitaò dell'uso collettivo di questo patrimonio immobiliare, così che possa essere impiegato in modo da soddisfare esigenze comuni".
Secondo Social Log la necessità di occupare nasce perchè a Bologna ci sono "40.000 famiglie in stato di disagio abitativo, 5.600 famiglie in attesa di una casa popolare e nemmeno 400 assegnazioni all''anno", a fronte di "7.000 alloggi tenuti appositamente vuoti da chi specula nella crisi alzando i prezzi degli affitti e svendendo il patrimonio pubblico ma continuando a cementificare senza sosta, sfruttando i nuovi contribuiti inseriti nel Piano Casa per il social housing". Il collettivo invita infine "la Bologna solidale, il Quartiere e la collettivita'' a discutere con noi dei bisogni e delle esigenze del quartiere, per costruire insieme iniziative ed eventi utili a tutti e per ribadire che non c''e'' piu'' spazio per il profitto di pochi a discapito della collettività".

REPORTAGE DA VIA FIORAVANTI: ecco chi occupa e perchè

"L'occupazione della palazzina Telecom è l'ennesimo segnale di una città allo sbando e senza controllo". Così affonda invece Lucia Borgonzoni, consigliere comunale e commissaria a Bologna della Lega Nord, secondo cui l'amministrazione "per troppo tempo ha soprasseduto sui comportamenti illeciti e li ha indirettamente giustificati". Borgonzoni ricorda, in particolare, che "non poco tempo fa l'assessore ai Servizi sociali Amelia Frascaroli sentenziava che vi sono ''enti che da anni lasciano le proprie strutture vuote, nonostante anche a Bologna l'emergenza abitativa stia esplodendo". Secondo l'esponente del Carroccio "è vero che l'emergenza abitativa dev'essere gestita e governata, ma altrettanto vero è che tale intervento deve passare attraverso delle regole precise tutelando il diritto privato". Inoltre, prosegue Borgonzoni, attualmente "in nome del diritto alla casa si commettono reati coinvolgendo minori ed è proprio la presenza dei minori (103, ndr) che rende più grave questa ennesima vicenda". La consigliera leghista rincara poi la dose affermando che "a Bologna ormai si assiste ad occupazioni quasi settimanali e non a caso vengono privilegiati immobili di proprietà privata, perchè così facendo i tempi dello sgombero sono molto più lunghi", e conclude dicendo che "è giunto il momento di assumere atteggiamenti più duri e meno giustificativi, ripensando magari al ruolo anche dell''Agenzia per l'affitto, ed è giunto il momento di verificare se coloro che muovono le fila di tali azioni in qualche modo hanno aiuti o sovvenzioni da parte dell'amministrazione".

Via Fioravanti: 300 persone occupano stabile abbandonato

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