rotate-mobile
Cronaca

Scandalo Pass invalidi, il consigliere Paolo Nanni scrive all’ANMIL

Il consigliere provinciale finito nella bufera scrive una lettera ai Mutilati e Invalidi del Lavoro. Il vicepresidente Gamberini: "Si vergogni. Lui e famiglia fanno i furbi"

Francesco Gamberini, Vicepresidente provinciale dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro ci comunica un aggiornamento sul caso Nanni, il consigliere provinciale messo sotto accusa per aver “approfittato” del pass invalidità della suocera, per altro defunta: “Venerdì scorso abbiamo ricevuto una lettera di Paolo Nanni in cui si giustifica per l’episodio pass H di cui è stato protagonista. Le sue parole ci hanno ulteriormente offesi, lui dice mancano le agevolazioni, ma è ovvio che sia così visto che tanti furbi come lui ne approfittano”.

“La suocera di Nanni – ribadisce Gamberini – era ricoverata fuori Bologna da anni e il comune di Marzabotto aveva già sollecitato la restituzione del pass. Anche io ho perso mia madre e non per questo mi sono dimenticato dei doveri di cittadino! Ma lui non si vergogna…”.
 
Ecco la lettera di Paolo Nanni:

Gentilissimi Associati,

sono Paolo Nanni, consigliere provinciale di Bologna, recentemente salito alle cronache per il pass di accesso alla ZTL. Vi scrivo queste poche righe di solidarietà perché anche io ho vissuto le problematiche di un’invalidità nella persona di mia suocera che ho seguito nella progressione della sua grave malattia durata più di tre lustri ed iniziata quand’era ancora sessantenne! Mi rendo conto che le agevolazioni che vi sono date sono ancora poca cosa rispetto alle difficoltà che una invalidità può creare e sono consapevole che un’accesso o un parcheggio mal usufruito possa essere per voi un’aggiunta di disagio; assolverò, comunque, le sanzioni amministrative che, eventualmente, mi saranno comminate.

Vorrei precisare che, è vero che anche la targa della mia automobile era collegata al pass di mia suocera, ma non risultano infrazioni per tale vettura perché normalmente mi muovo in scooter e, quando uso il mezzo proprio, ho l’autorizzazione di accesso, vincolato alla targa, quale consigliere provinciale; mentre invece per le due auto dei familiari risultano una quarantina di accessi nella ZTL. A proposito di questi ultimi, quello che sol’ho appreso da fonti ufficiali, è da verificare comunque se il sistema di controllo elettronico ha tenuto conto dei giustificativi cartacei che le autorimesse private, frequentate dai miei familiari, inviano all’amministrazione comunale per evitare che l’ingresso nella ZTL sia considerato indebito (conseriviamo copie di tale modulo).

Vorrei comunque confessarvi che, proprio perché la grande invalidità della mamma della mia compagna ci aveva tanto coinvolto, sia psicologicamente che materialmente, quando è giunta la sua morte ci siamo sentiti liberi, ma siamo precipitati in un grande vuoto che ci ha fatto dimenticare i problemi pratici. Cosa posso dirvi ancora?...Mi sono autosospeso dall’Italia dei Valori e dai suoi organismi, a giorni lascerò la previdenza di commissione che spetta al partito, ma per quello che potrò nella mia qualità di consigliere provinciale e questa è una promessa, porterò in evidenza le vostre problematiche.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scandalo Pass invalidi, il consigliere Paolo Nanni scrive all’ANMIL

BolognaToday è in caricamento