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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Dall'8 febbraio in città i manifesti vincitori del contest “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”

Oggi, 6 febbraio, in diretta streaming si terrà l’incontro di presentazione dei 10 manifesti vincitori. Per questa edizione speciale del concorso internazionale sono stati ideati, realizzati e candidati oltre 900 poster da quasi 50 Paesi in tutto il mondo

Da lunedì 8 febbraio a Bologna e in altre città italiane saranno affissi 10 poster vincitori di “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”, edizione speciale di “Poster for tomorrow”, ideata per chiedere la liberazione del giovane studente egiziano dell’università di Bologna in carcere nel suo Paese da un anno. 

Lo rende noto Amnesty International annunciando che, oggi, 6 febbraio, in diretta streaming su Facebook e Youtube si terrà l’incontro di presentazione dei 10 manifesti vincitori del contest “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”. Per questa edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow” sono stati ideati, realizzati e candidati oltre 900 poster da quasi 50 Paesi in tutto il mondo.

Caso Zaki, altri 45 giorni di detenzione: Patrick da un anno in carcere preventivo 

"L’obiettivo del contest - scrive da Amnesty International Italia in una nota - dal festival salentino Conversazioni sul futuro dell’associazione Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani di Milano e l’Associazione Articolo 21, con il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, è quello di unirsi, con il linguaggio dell’arte e della creatività, alle donne e agli uomini che nel mondo chiedono a gran voce l’immediata liberazione di Patrick Zaki, studente in carcere da circa un anno nel suo Paese come prigioniero di coscienza, detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media". 

I dieci migliori poster, selezionati in due fasi successive da una giuria internazionale (che prima ha individuato i 30 “finalisti”), saranno affissi a partire da lunedì 8 febbraio – anniversario della convalida dell’arresto – a Bologna (che ha conferito la cittadinanza onoraria allo studente) e nelle altre città e nei luoghi pubblici e privati che hanno già aderito e continuano ad aderire in queste ore all’iniziativa.

Al momento sono arrivate formali adesioni di alcuni capoluoghi di provincia (Bari, Brindisi, Lecce, Napoli, Palermo, Taranto e Torino), di altri piccoli comuni pugliesi (Ruvo di Puglia, Corigliano d’Otranto, Trepuzzi, Surbo, Castrignano de’ Greci, Acquarica/Presicce, Tricase, Corsano, Tiggiano), dalla Scuola Normale Superiore di Pisa e dalle Università di Catania, di Trento del Salento, da ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia, USIGRAI – Unione Sindacale Giornalisti Rai, FNSI – Federazione della stampa nazionale italiana, LegaCoop Puglia, dalla maratona musicale Voci x Zaki – Voci x la libertà (che si terrà sempre l’8 febbraio). Tanti le manifestazioni di sostegno attraverso messaggi e condivisioni social di numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo come, tra le altre, Paolo Fresu, Alessandro Bergonzoni, Edoardo Winspeare, Subsonica, Luca Barbarossa.

L'appello

Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki, studente egiziano del Gemma (Master Erasmus Mundus che si occupa di “Women’s and Gender Studies”) dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, viene fermato all’Aeroporto del Cairo, appena atterrato con un volo proveniente dall’Italia. Dopo diverse ore di sparizione forzata, ricompare il giorno dopo, 8 febbraio, di fronte alla procura della città di Mansura per la convalida dell’arresto. Il mandato di cattura contiene le accuse di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo. Dopo estenuanti rinvii, le prime due udienze del processo si tengono però solo a luglio. Nella seconda, quella di domenica 26, il giovane studente – visibilmente dimagrito – incontra i suoi avvocati per la prima volta dal 7 marzo. Il 25 agosto, sempre per la prima volta da marzo, vede sua madre, per un breve colloquio. Il 7 dicembre il giudice della terza sezione del tribunale antiterrorismo del tribunale del Cairo annuncia il rinnovo per 45 giorni della custodia cautelare. Il 19 dicembre Patrick incontra nuovamente la madre nel carcere di Tora. «Sono fisicamente e mentalmente esausto, non ne posso più di stare qui e mi deprimo a ogni tappa dell’anno accademico mentre sono qui invece che con i miei amici a Bologna», le racconta. In questi mesi la famiglia ha ricevuto solo due brevi lettere a fronte delle almeno 20 che il ragazzo aveva scritto e inviato. Noi riteniamo che Patrick Zaki sia un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media. Dedichiamo questa iniziativa a tutte le persone prigioniere di coscienza rapite, torturate, sparite, recluse ingiustamente. E a tutte le giovani e i giovani che girano il mondo per studiare, ricercare, condividere, costruire una società migliore.

Poster For Tomorrow

Nasce nel 2009 come un modo, per un gruppo di designer, di attirare l’attenzione sul tema della censura diffusa in tutto il mondo. Rapidamente si è trasformato in un movimento internazionale per promuovere il diritto alla libertà di espressione di ogni uomo e donna, l’abolizione della pena di morte, il diritto all’istruzione, l’uguaglianza di genere, il diritto alla casa e al lavoro. Nel corso di questi anni si è creata una vasta comunità di designer attivamente coinvolti nella comunicazione sociale e sono stati organizzati oltre 100 dibattiti, 1500 mostre e oltre 300 workshop in scuole e università in tutto il mondo. Nelle prime undici edizioni del concorso sono stati inviati oltre 45mila poster da tutto il mondo.

Da quasi dieci anni, l’associazione culturale DIV – Diffondiamo idee di valore promuove l’organizzazione di eventi sociali e culturali in Puglia. I suoi progetti principali sono il festival multidisciplinare “Conversazioni sul futuro” (dal 2013) e la rassegna di giornalismo e comunicazione politica “Io non l’ho interrotta” (dal 2015).

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