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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Aldrovandi

Piazza Aldrovandi: "Prima l'idea del giardino poi i bus da 12 metri"

L'idea per il momento sarebbe accantonata. Per diverse associazioni e comitati della zona diventa di fatto "Area depedonalizzata, Bologna30 evocata e non praticata". E si apre anche il fronte tassisti

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"Non ci va bene quindi una Bologna30 evocata e non praticata. Una scelta sbagliata" quella di far passare le nuove linee di bus 44 e N8 da piazza Aldrovandi, almeno secondo Associazione Orfeonica di via Broccaindosso, Comitato Bologna vivibile, Labas, Associazione Percorsi e Comitato Torleone insieme che hanno scritto una lettera aperta al sindaco, riportata dalla Dire, e che ravvisano la "profonda contraddizione con la coraggiosa scelta di realizzare Bologna Città 30, che insieme al controllo della velocità prevede la messa in sicurezza e l'ampliamento di zone pedonali e ciclabili".

Non è il solo fronte aperto poiché "se in Piazza Aldrovandi possono passare i bus perché non i taxi che è sempre un servizio di trasporto pubblico?" fanno notare i tassisti. 

"Constatiamo con rammarico che, a fronte della necessaria revisione del traffico urbano imposto dal problema Garisenda questa amministrazione ha deciso di depedonalizzare un'area, piazza Aldrovandi, nata da una progettazione partecipata con i cittadini e che rappresenta un crocevia importante per la mobilità a piedi e in bici e per la socializzazione del quartiere: anziani, famiglie con bambini, studenti". "inammissibile - quindi - che si riapra al traffico una zona pedonale mentre si teorizza di chiudere al traffico altre": con l'uso di autobus di grandi dimensioni e non di "frequenti navette, che avrebbero potuto passare nel corsello a fianco già destinato al traffico, la piazza e tutta la zona circostante tornano a essere luoghi di transito veicolare e non di incontro e di coesione sociale". 

Che fine ha fatto il giardino?

"L'idea di far nascere un giardino in piazza Aldrovandi - paventata dal sindaco quindi sarebbe accantonava visto che - si organizza un traffico intenso di bus di grandi dimensioni, che anziché andare avanti con la riqualificazione avviata, riequilibrare l'uso dello spazio pubblico tra i vari soggetti della mobilità e consolidare una vera impronta verde, mette in crisi i residenti di ogni età e i commercianti che hanno investito su un'idea di socialità estesa".

Pur comprendendo la necessità delle persone di avvicinarsi al centro storico con mezzi pubblici, "pensiamo che il transito di bus di 12 metri non aiuterà la città a essere più vivibile, inclusiva e abitabile per tutte e per tutti - scrivono le associazioni - quando l'accessibilità si potrebbe garantire anche con un sistema di navetta che farebbe salva l'area pedonale al centro della piazza". Pertanto chiedono "di verificare e di monitorare, a partire dall'8 di marzo, la fruizione effettiva dei bus che passeranno da piazza Aldrovandi e l'impatto della nuova corsia preferenziale sugli usi dello spazio pubblico della piazza". Le associazioni, poi, chiedono un incontro con l'assessora alla Mobilità, Valentina Orioli, "fin da subito per validare un impegno in tal senso e scandagliare eventuali altre possibilità". 

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