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Inaugura oggi - mercoledì 17 aprile - il nuovo padiglione e il nuovo giardino delle Popolarissime nel comparto Acer del Quadrilatero Scalo-Malvasia. Gli spazi sono frutto di un progetto di riqualificazione promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con Acer e la Fondazione Innovazione Urbana Rusconi Ghigi, che ha trasformato una parte delle aree pertinenziali in luoghi di uso pubblico e che ha visto il coinvolgimento delle comunità residenti e del territorio.
Promozione percorsi formativi, culturali e di inclusione sociale
Con l’evento di inaugurazione prendono così il via le attività legate al progetto ATUSS - Giardino della Resilienza, finanziato attraverso i fondi PR FSE+ Emilia Romagna 2021-2027. Il progetto, in continuità con gli obiettivi di rigenerazione promossi e finanziati dal Comune di Bologna e dalla Regione Emilia-Romagna all’interno del Bando Rigenerazione Urbana 2018, si concentra sulla promozione di percorsi formativi, di produzione culturale e di inclusione sociale, completando la riqualificazione fisica dell’area tra le vie Malvasia, Scalo, Pier de' Crescenzi e Casarini, con interventi immateriali integrati di welfare abitativo, culturale e di comunità.
Il Parco della Resilienza e il padiglione con Auditorium e Aula Polivalente
Il progetto rientra nella riqualificazione del Quadrilatero tra le vie Malvasia, Pier de' Crescenzi, Casarini e dello Scalo. Ne fanno parte il nuovo padiglione per la comunità di residenti con Auditorium e Aula Polivalente e il nuovo Parco della Resilienza, ovvero un giardino pubblico liberamente fruibile anche con la possibilità di svolgere percorsi didattici sul tema del ciclo dell’acqua e dell’importanza degli spazi verdi per una città sempre più resiliente ai cambiamenti climatici, e la riqualificazione energetica degli edifici di edilizia residenziale pubblica.
Alla base dell’intervento progettuale l'obiettivo di rammendare il tessuto fisico e sociale, facendo perno sulla sua storia e sulla sua collocazione, secondo un filo rosso definito dal principio della resilienza, lavorando contemporaneamente alla riqualificazione energetica degli edifici residenziali, alla radicale trasformazione degli spazi pertinenziali in un nuovo e articolato giardino pubblico e didattico resiliente, alla ridefinizione simbolica dell’intero comparto per ri-costruire identità e relazioni routinarie positive.
Esodo nei casermoni: la storia delle popolarissime
Nel 1934, a seguito della ristrutturazione dell'Istituto fascista per le Case popolari è istituita l'Azienda delle Popolarissime. L'ente bandisce un concorso per la costruzione di alloggi da destinarsi a famiglie numerose. Il progetto vincitore è quello degli architetti Franco Albini, Renato Camus e Giancarlo Palanti, esponenti di punta del razionalismo milanese, adattato alla realtà locale dal tecnico Francesco Santini (1904-1976).
Vengono costruiti numerosi stabili a più piani in diverse zone periferiche (via Vezza, Cirenaica, via dello Scalo). Le "Popolarissime", veri e propri "casermoni", che, per esplicita disposizione, possono nascere solo in periferia e lontano dalle arterie principali, sono destinate ad ospitare i diseredati del Baraccato ( ex ospedale militare fuori porta Lame) e le famiglie sfrattate dai borghi demoliti nel centro storico.
La struttura degli insediamenti, a rioni chiusi e autosufficienti, consente la messa in comune di vari servizi - l'asilo, la lavanderia, il gruppo rionale del PNF - e il controllo sociale tramite portineria.
I primi sei fabbricati sono consegnati nell'estate 1935. Il trasloco alle nuove case assume l'aspetto di un vero e proprio esodo, attuato con tutti i mezzi disponibili e anche portando le masserizie a spalla.
Nuova vita
Dall'esodo degli anni '30 alla rinascita, oggi festeggiata con l'evento di inaugurazione delle nuove aree. Fitto il programma che prevede dalle 15 alle 20, tra via dello Scalo e via Malvasia, un pomeriggio di festa aperto a tutti con attività a cura di associazioni e Fondazione Innovazione Urbana Rusconi Ghigi.
Nel dettaglio: alle ore 15 esibizione di tango a cura dell'associazione OliTango; alle 16 passeggiata botanica alla scoperta del nuovo giardino, a cura di Fondazione Innovazione Urbana Rusconi Ghigi e attività sportive promosse dai Regaz dei Fava;
alle 17 inaugurazione del Giardino e del Padiglione. Saranno presenti il Sindaco, la Vicesindaca, il Presidente del Quartiere Porto-Saragozza, la Presidente della Fondazione e il presidente di Acer Marco Bertuzzi. A seguire punto stampa;
alle 17:30, battle di Hip Hop a cura di Avvertenze Generali in collaborazione con progetto dancER. La giornata si concluderà con un aperitivo curato da CIVIBO - Cucine Popolari Saffi.