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Cronaca

Tornano i turisti e anche il problema casa, vicensindaca: "Mappare le strutture e dare regole"

Bologna potrebbe seguire Firenze, che ha lanciato una proposta di legge per difendere i centri storici, quindi paletti alle abitazioni da usare per affitti brevi turistici. Si muove anche Venezia

Bologna da alcuni mesi è tornata meta di visitatori. Dopo il periodo della pandemia e delle restrizioni, torna a farsi sentire il problema casa, ovvero i tanti alloggi convertiti in strutture turistiche corrispondono a meno case disponibili in città per famiglie e studenti. Il Comune di Bologna potrebbe dunque mappare gli affitti brevi, specie nel centro storico. "Stiamo valutando una analisi della consistenza della offerta di locazioni brevi in questa fase di ripresa dei flussi turistici, così come avevamo fatto nel 2019", spiega la vicesindaco con delega alla Casa, Emily Clancy, come riferisce la Dire. 

Potrebbe occuparsene un gruppo di lavoro composto da assessori e tecnici messo in campo proprio per evitare che il fenomeno sfugga del tutto di mano. Per prima cosa, dice Clancy al question time di Palazzo D'Accursio, "è necessario per gli enti locali avere conoscenza dello stato dell'arte circa la diffusione delle strutture turistiche e delle locazioni brevi. I flussi di questo periodo post-pandemico sono consistenti,. Dopo l'estate sicuramente potremo avere un quadro più completo, ma sicuramente il tema è tornato ad essere una priorità".

Bologna potrebbe quindi appoggiare la posizione di Firenze, che ha lanciato una proposta di legge di iniziativa per difendere i centri storici, quindi paletti alle abitazioni da usare per affitti brevi turistici e per la variazione di destinazioni d’uso. Riguardo a Venezia, invece, un emendamento al DL Aiuti approvato, il Comune potrà individuare, "con particolare riguardo al centro storico e alle isole", i limiti massimi e i presupposti per la destinazione degli immobili residenziali ad attività di locazione breve.

"E' molto urgente una regolamentazione delle locazioni turistiche, come accade del resto in molte città europee", sottolinea ancora Clancy. 

Proprio alla vigilia della pandemia, diversi attivisti e intellettuali avevano chiesto al Governo, con una raccolta firme, una regolamentazione degli affitti brevi che "come avviene già in molti paesi europei, permetta ai comuni di introdurre regole chiare in merito all’utilizzo di piattaforme come Airbnb, Booking e Homeaway" con "l'obiettivo di rendere Bologna una città più giusta, in cui si possa abitare a condizioni dignitose e a prezzi popolari". Anche l'allora assessore on delega al turismo, Matteo Lepore, aveva chiesto una regolamentazione regionale sugli affitti brevi. 

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