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Cronaca Centro Storico / Via d'Azeglio

Il processo a tre attivisti di Ultima Generazione è stato rinviato

Per assegnazione ad un altro giudice, l’udienza slitta al 7 dicembre. E fuori al tribunale scatta il presidio degli altri attivisti green

Il processo a tre attivisti di Ultima Generazione è stato rinviato al prossimo 7 dicembre per assegnazione ad un altro giudice. Il ragazzo e le due ragazze, Ettore, Silvia e Mida, erano stati arrestati in seguito al blocco della tangenziale dello scorso 2 novembre, quando gli attivisti avevano immerso le mani nel cemento a presa rapida. I capi d’accusa dell’arresto erano quelli di violenza privata aggravata e danneggiamento e le misure cautelari erano due divieti di dimora a Bologna e un obbligo di firma, anche se, come scrive l’agenzia Dire, uno dei due divieti di dimora è già stato tramutato in obbligo di firma. Mida, una delle processate, uscendo dal tribunale ha detto: “Possono fermare tre singoli, ma non possono fermare la coscienza delle persone, non possono fermare un movimento che si batte per tutto quello che comporta un collasso climatico: parliamo di collasso sociale. Non possiamo girarci dall’altra parte. Possono fermare una ma non possono fermare tutte”.

Nel frattempo, prima dell’orario dell’udienza, in via d’Azeglio, nei pressi del tribunale, è scattato un presidio di alcuni attivisti che hanno espresso la propria solidarietà agli imputati con cori e striscioni. Alla protesta si sono uniti anche Mediterranea, Extinction Rebellion e Rifondazione Comunista.

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