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Cronaca

Visite ed esami, in aprile il piano taglia-liste d'attesa

Si tratterebbe di un piano volto a superare le difficoltà, sarebbe stata già fatta una ricognizione con le Aziende sanitarie

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L'annunciato piano per tagliare le liste di attesa per visite ed esami potrebbe arrivare in aprile e non sarà "una impennata di prestazioni, ma un piano strutturale a 360 gradi, che interverrà su domanda e offerta, con tutti gli strumenti di cui abbiamo disponibilità". Lo spiega l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, rispondendo oggi in Assemblea legislativa alla consigliera di Forza Italia Valentina Castaldini. Lo riferisce la Dire. 

Si tratterebbe di un piano volto a superare le difficoltà e sarebbe stata già fatta una ricognizione con le Aziende sanitarie, poi sarà la volta del confronto sindacale. "Lavoriamo - fa sapere Donini - sulla produzione sanitaria, sulla condivisione di obiettivi col privato accreditato, sulla appropriatezza e sulla divisione tra prime visite e visite di controllo". 

Castaldini, fa notare che "le liste di attesa sono chiuse e non vengono prese in carico le prestazioni come sarebbe d'obbligo, per questo - si rivolge all'assessore - i dati che portate sempre a Roma e l'Emilia-Romagna risulta sempre ai vertici".

I rapporti Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali - ndr) che premiano anche l'Emilia-Romagna, fa notare l'assessore, "si basano non sui 'rossi' e i 'verdi' delle liste d'attesa. Siamo ancora un sistema che nella stragrande maggioranza dei casi riesce a rispondere alle richieste dei cittadini - ribatte Donini che specifica che non si tratta di dati Lea falsificati (Livelli essenziali di assistenza - ndr). Ci sono pero' casi in cui le aziende non riescono a prendere in carico le richieste, come Bologna Today ha verificato: "Sono in corso monitoraggi sulle segnalazioni ed è stato chiesto alle aziende di garantire massima tranciabilità". 

FdI: "Priorità del ministro, Bonaccini ne parla da anni"

"Ringraziamo il ministro Schillaci per avere, ancora una volta, ricordato come la priorità per il Governo Meloni sia abbattere le liste d’attesa nella sanità - scrivono in una nota Marta Evangelisti, capogruppo in Regione, Fabio Brinati, consigliere al Comune - d’altra parte in Emilia Romagna, dove Bonaccini ne  parla da anni, ma non ha mai messo in campo un’azione risolutiva, il sistema prenotazioni delle prestazioni sanitarie fa acqua da tutte le parti a partire dalle liste bloccate che obbligano i pazienti ad attese prolungate o ad andare nel privato. È necessario a nostro parere fare chiarezza a tutela dei pazienti. 
Se il servizio sanitario deve rispettare la legge (23 dicembre 2005 n. 266), evitare i blocchi delle agende di prenotazione e rispettare i tempi di attesa per visite ed esami, i direttori generali del servizio sanitario pubblico del territorio emiliano romagnolo devono garantire ai propri cittadini tutto questo. 
Per fare chiarezza sullo stato dell’arte odierno di prenotazione delle prestazioni sanitarie e se siano disattese o meno determinate leggi, abbiamo chiesto proprio stamattina in Consiglio Comunale la riapertura dell’udienza conoscitiva , richiesta proprio da FdI più di un anno fa e poi rimasta in sospeso.
Al contempo interrogheremo la Regione per avere il dettaglio puntuale a oggi, vista l’attenzione che la stessa riserva a bacchettare il Governo per nascondere le proprie inadempienze". 

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