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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Marco e gli animali scomparsi: "Sono un pet-detective, così riporto a casa cani e gatti"

Droni con telecamere termiche, fototrappole e un lungo lavoro di profiling: "La cosa fondamentale è cominciare le ricerche subito dopo la segnalazione. Lieto fine nella gran parte dei casi, ma non sempre finisce bene. E c'è anche chi gli animali li odia, li ruba o li uccide"

La missione di Marco Fanti, 37enne bolognese residente nel nostro Appennino, è quella di indagare sugli animali scomparsi e riportarli alle loro famiglie: prevalentemente cani e gatti, ma anche animali selvatici e cavalli. La sua professione è più facile chiamarla in inglese ed è lui stesso a definirsi un pet-detective: "Per tanti anni sono stato Vigile del Fuoco e operatore del Soccorso Alpino. Il mio compito era quello di riportare a casa le persone e adesso (da quasi dieci anni ormai) mi occupo di sparizioni diverse e cerco di far ricongiungere gli animali con chi li sta cercando, a volte disperatamente perché senza di loro è tutta un'altra vita".

Cosa è questa storia dei gatti scomparsi in Appennino 

L'intervista a Marco Fanti: "Così, con il mio drone, trovo 8 animali su 10 scomparsi"

Tantissime le curiosità e le domande da fare all'unico pet-detective nel nostro Paese. Partendo da come è arrivata l'idea di cominciare a indagare sulle sparizioni animali a quelle che sono le competenze utili per poterlo fare con successo. Un tema che proprio negli ultimi tempi è stato trattato spesso anche in queste pagine, viste le crescenti segnalazioni di gatti e di cani scomparsi, prevalentemente proprio dalla nostre zone collinari. 

Marco, come le è venuta l'idea di iniziare un lavoro così particolare? In quanti siete, quanti colleghi hai? 

"È stato il mio percorso nei Vigili del Fuoco (20 anni nella caserma di Bologna) e quello nel Soccorso Alpino a darmi le competenze fondamentali. Mentre le risorse per la ricerca delle persone smarrite sono moltissime, per gli animali il discorso è molto diverso e le forze dell'ordine entrano in gioco soltanto se si tratta di furto. Di solito sono i preziosissimi volontari a prodigarsi per far tornare a casa cani e gatti: ho semplicemente pensato di colmare questa lacuna e specializzarmi: all. Inoltre sono sempre stato appassionati di droni tanto da costruirne alcuni. E il drone oggi è per me lo strumento fondamentale. Al momento sono l'unico a farlo ed è per questo che mi sposto spesso, ma sto formando un ragazzo e nei miei piani c'è l'idea di aprire una scuola ad hoc". 

Cani e gatti scomparsi, così si muove il pet-detective

Quante richieste ha e per quali animali? 

"Ricevo fra le 15 e le 20 chiamate al giorno da tutta Italia. Principalmente parliamo di ritrovare cani e gatti, ma ci sono anche i cavalli e gli animali selvatici come i cinghiali o i caprioli. Alcuni li cerco per dei censimenti, chiarisco che non prendo incarichi se lo scopo è di tipo venatorio". 

Di quali strumentazioni si dota per le ricerche? 

"Sono fondamentali i voli con i droni dotati di termocamera a infrarossi in grado di individuare le fonti di calore, ma anche le fototrappole (sistemi di videosorveglianza innovativi che, appena rilevano un movimento, scattano video e foto sia di giorno che di notte) e le gabbie-trappola. Fra le strumentazioni ho anche un metal detector che serve per ritrovare medagliette e collarini che possono riemergere dopo (purtroppo) ma morte e la decomposizione dell'animale". 

Non tutti possono far volare un drone...

"Certamente no. Io sono un pilota certificato ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) e solo con questa qualifica è possibile lavorare con un drone". 

Oltre alle strumentazioni quali sono i suoi compiti? 

"Importantissima l'attività di profiling, che consiste come facilmente si può dedurre nel tracciare un profilo dell'animale scomparso che va dal sesso alla stazza, dalla condizione in cui si trovava (libero o no? Intero o castrato?), importantissimo anche l'aspetto caratteriale e territoriale...sono sempre tantissime e tutte importanti le informazioni da avere dai proprietari". 

Conferma che negli ultimi anni le sparizioni nel nostro territorio siano aumentate? Che cosa pensa di questo fenomeno? 

"Assolutamente sì, i numeri sono cresciuti. I casi dell'Appennino sono complicati e sul filo del rasoio: mi è capitato di vedere attraverso le riprese delle fototrappole gatti predati da volpi e da tassi. Questi sono i pericoli in natura, ma anche le banalissime strade sono per pericolose degli animali. . 

Quanto sono disposte a pagare le persone per ritrovare i loro animali? Come funziona la sua parcella? 

"Alcune persone sarebbero disposte a tutto pur di poter riabbracciare il proprio gatto o il proprio cane e spesso vediamo delle taglie che lo confermano. Per quanto riguarda il mio lavoro, semplicemente ho una tariffa oraria". 

Quanti casi riesci a risolvere in percentuale? 

"La maggior parte. Direi 8 su 10. Proprio ieri (il 28 novembre 2023 ndr) ne ho risolti due: una cagnolona di 14 anni scivolata in una scarpata a Castel delle Alpi (Monghidoro) e un altro cane che era scomparso a Brisighella. La buona riuscita di una ricerca è strettamente collegata a quando vengo chiamato e quindi la rapidità di intervento alza la probabilità di riuscire". 

Cosa accade quando un animale e il suo umano si ricongiungono? 

"È magia. Penso al cagnolino Oreo che ha riabbracciato la sua Tiziana e a Alaska che è tornato dalla sua Elena. Le scene più tipiche sono delle corse l'uno verso l'altro". 

(Video in alto: ricerche con drone termico)

Perché i cani o i gatti scappano? 

"Esiste quella che viene chiamata fuga opportunistica ed è il caso tipico del cancello lasciato aperto e dell'animale che esce dal suo territorio per ragioni varie: per gli animali non territoriali infatti tutto il mondo è casa e quindi loro vanno in giro seguendo semplicemente il loro istinto". 

È più difficile ritrovare i cani o i gatti? Ce n'è qualcuno che gliel'ha fatta beatamente? 

"Sicuramente il gatto, che è un maestro della fuga, dell'elusione e del nascondiglio. Un micio che era sparito da un paio di giorni e che è stato trovato tutto tranquillo dentro al cesto dei panni da lavare". 

Quali possono essere gli altri esempi di epilogo? 

"Fra i peggiori quello dei binari del treno: gli scarichi di materiali organici dei treni e i terreni pianeggianti su cui normalmente si trovano i binari attraggono gli animali e soprattutto i cani. Ci sono poi gli investimenti sulle strade e anche le scivolate nei burroni, magari nell'inseguire una preda come un capriolo". 

L'alluvione ha messo in difficoltà anche molti animali: ci sono stati più casi in quel periodo difficile? 

"Assolutamente sì, in Val di Zena per esempio ci sono stati moltissimi animali scomparsi. Molti sono stati ritrovati, ma molti altri purtroppo no, visto che l'acqua e le frane hanno modificato l'orografia cambiando il territorio, che è diventato irriconoscibile e pericoloso. Fra i casi che posso citare, quello di due cavalli travolti dalla piena: uno è tornato a casa, ma il secondo purtroppo è ancora disperso e dunque non ci sono speranze". 

Si è mai imbattuto in furti partendo dalla scomparsa? 

"Si, ma a quel punto si passa tutto ai Carabinieri e io non c'entro più. Voglio dire che fino a quando non ci sono prove del furto, l'animale è da considerarsi smarrito".  

Ritrovamenti Marco Fanti  (3)

Quanto la rete aiuta in casi di scomparsa di animali e come va sfruttata ? 

"Aiuta sicuramente. Di solito è il proprietario dell'animale a occuparsi del volantinaggio cartaceo o digitale come primo passo. Io invece mi dedico all'urgenza. A proposito di comunicazioni nei gruppi e nei siti web, una cosa che consiglio è di aggiornare la rete anche nell'epilogo, qualsiasi esso sia". 

È vero che alcune sparizioni avvengono per mano di persone che vogliono liberarsi di alcuni animali? 

"Purtroppo capita e l'odio per gli animali è una cosa tangibile. Un cane che abbaia troppo o un gatto che marca il territorio dando fastidio al vicino a volte sono i motivi per cui scattano delle minacce che possono anche arrivare ad atti premeditati e organizzati". 

 Quali competenze dunque servono per fare il pet-detective? 

"Sicuramente essere piloti di droni e avere nozioni di primo soccorso veterinario". 

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