rotate-mobile
Aziende e lavoratori a rischio

Salvataggio Saga Coffee, tre settimane per chiudere: "Fiducia. C'è una gran voglia di ripartire"

Faccia a facci fra imprenditori e sindacati per il destino dell'azienda di Gaggio Montano. Triulzi: "Ci sono tutta una serie di condizioni che si devono verificare, è fondamentale riuscire a essere competitivi sul mercato"

Tre settimane per chiudere la partita del salvataggio dello stabilimento Saga Coffee di Gaggio Montano, sull'Appennino bolognese, tramite il progetto di reindustrializzazione avanzato da Tecnostamp Triulzi e Minifaber. Ieri pomeriggio tra gli imprenditori e sindacati si è svolto un faccia a faccia di quasi tre ore nella sede di Confindustria a Bologna e Alessandro Triulzi, all'uscita, afferma: "È stato un incontro costruttivo, franco, aperto. Abbiamo cercato di spiegare ulteriormente i dettagli del nostro progetto e si sta lavorando in modo costruttivo per arrivare alla scadenza del 18 febbraio, cioè il tavolo convocato in Regione, con qualcosa di concreto. Abbiamo percepito che c'è una gran voglia di ripartire, che è esattamente quel sentimento che a noi interessa perchè il progetto di riconversione ha bisogno dell'energia positiva di tutti. Direi che sono fiducioso, andiamo avanti".

Per Minifiber non era presente il patron Raffaello Melocchi ma c'era Angela Melocchi, responsabile delle risorse umane. In ogni caso le due realtà viaggiano "all'unisono", assicura Triulzi. Nell'incontro precedente, era emerso un gap tra il numero delle circa 190 persone presenti in Saga e la possibilità di assorbirne fino a 150 nel nuovo progetto. "Sono state dette cifre non corrette. Noi abbiamo fatto un piano che prevede determinate ipotesi- afferma Triulzi- per arrivare nell'arco temporale di un quadriennio a determinati risultati, sia in termini di marginalità e utile sia in termini di occupazione. Dopodichè ci sono tutta una serie di condizioni che si devono verificare, è fondamentale riuscire a essere competitivi sul mercato, trovare le commesse che giustifichino gli investimenti, il payback e quindi l'occupazione".

"L'obiettivo è arrivare a firmare un accordo, anche di tipo sociale"

Il piano "sta prendendo forma e chiaramente l'occupazione è la chiave", continua l'imprenditore, "ma non mettiamo numeri perchè ho sentito anche ricostruzioni che non sono esatte. Il numero è una conseguenza, non è l'unico dato. Ci sono tutta una serie di presupposti che si devono verificare affinchè si arrivi a massimizzare l'opportunità di riassorbimento". Al momento "stiamo lavorando su vari scenari" e "l'obiettivo è arrivare a firmare un accordo, anche di tipo sociale", afferma Triulzi, sottolineando che oggi sono state "chiarite tutte le varie condizioni per poter andare avanti, sia da una parte che dall'altra, ma sempre in termini molto costruttivi".

L'assorbimento delle risorse "va di pari passo con la crescita della società e una società ha bisogno di anni per essere rilanciata- aggiunge l'imprenditore- quindi un conto è parlare dell'istante zero e un conto parlare di 'x' più quattro anni o cinque, questo è il numero che non dev'essere frainteso. Poi sono tutte ipotesi, anche perchè le componenti produttive all'interno dello stabilimento saranno varie, alcune già esistono e altre vanno create attraverso gli investimenti". Insomma, "non bisogna focalizzarsi su un numero" e questo, dice Triulzi, lo sanno anche i sindacati perchè "conoscono come funziona l'azienda e sanno che il numero è la conseguenza di una serie di percorsi. Poi ci sono formazione e riqualificazione, è un processo complesso" e per questo "l'incontro non è durato 15 minuti ma quasi tre ore". Triulzi afferma che non si è parlato di contratti ("Non siamo ancora arrivati a questi dettagli"), mentre sulle modalità di passaggio dei lavoratori "ci sono diverse ipotesi in campo, ma sono technicalities che arrivano dopo. Quando c'è un accordo sulla sostanza, lo strumento viene scelto in sua funzione" e sul punto "non sono preoccupato". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Salvataggio Saga Coffee, tre settimane per chiudere: "Fiducia. C'è una gran voglia di ripartire"

BolognaToday è in caricamento