rotate-mobile
Cronaca

"Settimana corta al lavoro? No, meglio un buon ambiente"

Dopo la Ducati anche la Macron dice no a meno ore a parità di salario: "I giovani? In ufficio con personale esigente e severo, così si appassionano"

Dopo Ducati, tra le grandi aziende di Bologna neanche la Macron segue la Lamborghini sulla settimana corta. "Sinceramente non sono temi di cui stiamo parlando adesso", afferma l'amministratore delegato Gianluca Pavanello nel corso di una conferenza stampa l'altro giorno in Comune.

"Noi abbiamo tantissime persone giovani in azienda e la più grande fortuna per una persona giovane è entrare in un'azienda dove trova persone non che le fanno fare la settimana corta -continua Pavanello- ma che la fanno crescere, persone molto esigenti e severe, quindi che la facciano appassionare e che le facciano amare il proprio lavoro. Questa è la cosa importante: quando ti appassioni, ami il tuo lavoro e cresci. Alla fine sicuramente avere più tempo libero è importante, ma è ancora più importante avere una grande qualità del tempo in cui si lavora".

Quindi, aggiunge il manager, "il nostro obiettivo in primis è creare ambienti bellissimi in cui lavorare e dove le persone possano ogni sera andare a casa dicendo che hanno imparato qualcosa di nuovo". Il tempo libero "è importantissimo ma sono ancora più importanti l'ambiente di lavoro e ciò che uno impara. Poi sicuramente avere tempo libero di qualità da dedicare agli hobby, alla famiglia e agli amici però non mi focalizzerei su quello".

La settimana corta è realtà: firmato nella notte accordo sindacati-Lamborghini

Secco no anche da Ducati

Come detto, qualche giorno prima segnali nella stessa direzione erano arrivati da Ducati. L'amministratore delegato della casa di Borgo Panigale, Claudio Domenicali, ha bocciato senza appello la nuova organizzazione del lavoro nella 'sorella' di Sant'Agata, azienda, come Ducati, che fa capo al gruppo Audi-Volkswagen.

"Non credo che andremo assolutamente nella stessa direzione. Ritengo, anzi, che sia un percorso sbagliato che genera una riduzione di competitività", dice chiaro e tondo Domenicali a margine della presentazione della Festa con i piloti del 15 dicembre alla Unipol Arena. "Quando i marchi sono boutique che fanno oggetti di straordinario lusso come Lamborghini, forse se lo possono permettere. Ma credo che se tutto il territorio produttivo andasse in quella direzione sarebbe un problema per i lavoratori, creando una perdita di competitività e una riduzione dei posti di lavoro", spiega il manager, chiarendo che operazioni del genere fanno crescere anche del 20% il costo del lavoro e non tutte le aziende possono permetterselo. Il rischio, in una contesto di grande competizione globale, è una "desertificazione" del tessuto produttivo. "Mi auguro che non si vada in quella direzione e sono molto convinto di questo", ha ribadito Domenicali.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Settimana corta al lavoro? No, meglio un buon ambiente"

BolognaToday è in caricamento