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Cronaca Centro Storico / Piazza Maggiore

Sgombero via Solferino, Frascaroli: "Sono molto colpita", attivisti chiedono le dimissioni

Gli attivisti di Labàs, supportati anche da altri collettivi, hanno chiesto un incontro pubblico nel cortile di Palazzo D'Accursio. Gli attivisti: 'Si sta rincorrendo la destra'

"Sono dispiaciuta quanto voi di quello che è accaduto questa mattina", ha detto l'assessore al welfare in quota Sel Amelia Frascaroli, quando gli attivisti di Labàs, supportati anche da altri collettivi, hanno chiesto un incontro pubblico nel cortile di Palazzo D'Accursio, dopo lo sgombero di questa mattina dello stabile occupato in febbraio in via Solferino. 

"Mano dura in una campagna elettorale già iniziata" ha detto Stefano di Labàs riferendosi al sindaco Merola, ovvero "volersi guadagnare un mandato per la seconda volta rincorrendo la destra". Per gli attivisti, Procura e Questura influenzerebbero la politica cittadina "questa ingerenza sembra anche utilizzata dal sindaco per far fuori un'opposizione sociale che si organizza, che si oppone e che da' soluzioni. Che soluzioni vogliamo trovare per queste famiglie che ormai sono in mezzo alla strada?" hanno chiesto all'assessore. 

"Da almeno due anni questa giunta sta lavorando, in un confronto con tutte le realtà sociali che portano avanti il tema della casa in un momento di fragilità sociale. Lo stiamo facendo in una fatica enorme. E' vero l'occupazione è un gesto illegale, ma quante volte da questi gesti sono nati dei percorsi?" ha detto Frascaroli. 

Gli attivisti hanno gridato alle dimissioni per l'inadeguatezza del governo cittadino: "Costruiremo una soluzione per queste 30 persone da Labàs (via Orfero - ndr), sia anche di esempio e si vada ad aggiungere alle tante esperienze che sono sotto attacco e che dobbiamo difendere tutti insieme", conclude Stefano di Labàs. 

"Capisco l'atteggiamento duro - ha detto più tardi ai cronisti l'assessore Frascaroli "loro sono in emergenza. Delle fragilità è responsabile il comune, le famiglie sono state raccolte" gli altri, più giovani, dovranno rivolgersi alle strutture sociali della città. "Sono rimasta molto colpita a livello personale, questo posso dirlo" ha ammesso. Mentre il collettivo ha sostenuto che il Comune "non poteva non sapere", visto anche il tempismo delle dichiarazioni rilasciate ieri del sindaco ("Sono bravi ragazzi, fanno delle ottime attività, ma quell'edificio deve essere ristrutturato"), ma dalle voci che si rincorrono a Palazzo D'Accursio sembra che non ne fossero a conoscenza, tanto che a chiamare gli assistenti sociali sono stati gli stessi carabinieri. 

"Quando vai a fare un'occupazione abusiva, è chiaro che la legge viene fatta rispettare. Non mi meraviglio ci sia stato lo sgombero e ribadisco che le occupazioni possono segnalare un problema, ma non sono una soluzione", aveva detto in mattinata ol capogruppo Pd in Comune Claudio Mazzanti. 

Blitz della Polizia nell'immobile occupato dell'istituto Cavazza

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