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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Donato / Via Eleonora Duse

"Qui si spaccia alla luce del sole. Temiamo per i nostri figli e ci sentiamo minacciati”

Lo sfogo di alcuni residenti di via Duse, che lamentano una situazione in peggioramento, tanto che i pusher agiscono in pieno giorno e senza nascondersi, cercando di attirare anche giovanissimi. Il quartiere: "Zona attenzionata"

Negli ultimi mesi le forze dell’ordine a Bologna hanno alzato l’attenzione attorno alle zone di spaccio in alcuni quartieri della città, soprattutto in Bolognina e al Pilastro. Naturalmente il fenomeno non è debellato e la segnalazione che ci arriva lo dimostra. A scrivere a BolognaToday sono alcuni residenti di via Eleonora Duse, nel quartiere San Donato preoccupato dalla presenza di spacciatori che costantemente stazionano sulla via. Avvicinano i passanti, anche i più giovani, offrendo loro sostanze stupefacenti, lasciano immondizia e creando un certo disagio e fastidio a chi nella zona ci vive.

Nell'ultimo anno situazione degenerata

“Abito qui da tre anni e ho sempre visto giri di spaccio – lamenta una residente – ma non evidente come ora, in tutto il quartiere. Da un anno la situazione è peggiorata: lo smercio di droga avviene alla luce del sole. Capita di passare per il quartiere e vedere spaccio di sostanze stupefacenti tranquillamente, persino sotto il portone di casa. Non solo al nostro, ma anche in altri palazzi. Proprio ieri sono uscita di casa e ho visto due pusher che ho segnalato con l’applicazione YouPol. Abbiamo fatto diverse segnalazioni, sempre con l’applicazione, che a quanto pare funziona: spesso sono venute le volanti, ma gli spacciatori si spostano. La presidente di quartiere non è mai stata contattata, ma sta nascendo una rete di abitanti arrabbiati, quindi forse presto succederà”.

La residente descrive una situazione in cui non si sente “tranquilla. È capitato di parlare con le forze dell’ordine – continua –, sia al telefono che di persona: mi hanno prima rimbalzato verso altre forze dell’ordine, poi mi hanno consigliato di fare un esposto, possibilmente con più firmatari. Le persone però hanno paura e io continuo a non sentirmi al sicuro”. Ci sono stati, poi, episodi piuttosto spiacevoli: “Una ragazza, poco tempo fa, era qui sotto casa ed era in una forte crisi di astinenza. Uno spacciatore le urlava contro chiedendole quante dosi volesse ma lei era catatonica e non rispondeva. Questo è successo attorno alle 18 e loro non erano per nulla preoccupati del fatto che ci fossero altre persone lì vicino”.

"Temiamo per i nostri figli, si spaccia alla luce del sole"

In via Eleonora Duse c’è uno spazio centrale che separa le carreggiate della strada. In questo spazio ci sono alcune panchine, che di fatto – come racconta chi frequenta l'area – sono diventate ad utilizzo esclusivo di questo gruppo di spacciatori, che lì spesso lasciano anche rifiuti di ogni tipo e resti di cibo. “La situazione è triste e spiacevole – commenta un'altra residente –. La zona è molto servita, ci sono anche parchi e scuole e ci circolano molti ragazzi, anche molto giovani. La particolarità di queste persone che stazionano in via Duse è che non aspettano solamente che il cliente vada da loro, ma si propongono ai passanti. Fino a poco tempo fa questo gruppo di spacciatori si trovava in una zona più appartata, all’angolo tra via Beroaldo e via dell’Artigiano. Ora quest'area è stata chiusa, quindi si sono spostati in via Duse”.

Anche lei ci parla del degrado nelle aiuole dello spazio centrale di via Duse: “Ci son panchine che di fatto sono diventate inutilizzabili, nessuno ci si siede più. Lì, ripeto, ci passano molti ragazzi, anche molto giovani, e vengono avvicinati dagli spacciatori che gli propongono gli stupefacenti. La Polizia conosce la situazione, a volte ci sono anche agenti in borghese che fanno dei controlli, ma il gruppo non è ancora stato scardinato. Gli abitanti della zona sono spaventati. Io stessa sono una mamma e sono preoccupata”.

A raccontarci le criticità della zona è un’avvocata e, insieme ad altri residenti, si stanno organizzando per portare avanti le loro istanze: “Ora stiamo scrivendo un esposto, che dovrebbe poi arrivare alla Procura affinché i Carabinieri o chi per loro possano presidiare, invece che fare un controllo ogni tanto. Penso che sarebbe difficile prenderli in flagranza, ma al di là di questo le attività di spaccio sono abbastanza visibili. Per questo chiediamo più controlli e un presidio più costante. Lo spaccio c’è sempre stato, non saremo certo noi a debellarlo. Prima si trovavano in una zona più nascosta, ora invece è tutto alla luce del sole e abbiamo paura che avvicinino i ragazzi. Oggi i ragazzi qualche soldino in tasca ce l’hanno ed è brutto pensare che prima o poi possano caderci, specialmente pensando a dei ragazzini che magari non hanno ancora la personalità per dire di no”.

Il quartiere: zona attenzionata

Raggiunta telefonicamente, la presidente del quartiere San Donato-San Vitale Adriana Locascio ha spiegato che lo scenario è noto da tempo " posso dire che il luogo è presidiato, sia dal punto di vista sociale che da quello delle forze dell’ordine. Lì c’è la sede del Consiglio di quartiere dei ragazzi e delle ragazze, ci sono le giostre per i bambini, c’è la parrocchia che è aperta fino a tarda ora ma soprattutto c’è una sede della Guardia di Finanza, che sul presidio del territorio ci sta dando una grande mano. Hanno organizzato anche delle serate di cinema insieme alla Cineteca: questa è un’apertura del territorio per noi molto importante. Rispetto allo spaccio alla luce del giorno, sottolineo che la zona è particolarmente attenzionata”. 

“Lì ci sono agli arresti domiciliari alcuni personaggi che non vorremmo ma che ci sono – continua Locascio –. Però posso dire che il presidio è costante, per questo mi sento di far rientrare tutte queste segnalazioni perché non trovano così tanto fondamento e non hanno ragione di esistere, visto che vengono sempre trattate in maniera congiunta dal comparto Acer, dalla Finanza e dalla vicina Polizia Locale ”.

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