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Cronaca Sasso Marconi

Messaggi che si autodistruggono e minacce di morte, al palo due spacciatori

“Ti sparo, noi non ci sporchiamo le mani, chiamiamo quelli sopra di noi e ti facciamo bruciare il palazzo” per intimidire chi aveva “parlato” con i Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Sasso Marconi hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un 19enne e un 52enne, bolognesi, disoccupati e con precedenti di per reati contro la persona. Si tratta di un’indagine avviata dai Carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica, per disarticolare un giro di droga a Sasso Marconi.

E' partita la notte del 14 novembre scorso, durante un intervento dei Carabinieri in un centro sociale di Sasso Marconi, dove sono stati identificati dei giovani che facevano uso di hashish, tra cui il 19enne, destinatario della misura cautelare e trovato in possesso di gran parte della sostanza sequestrata, 25 grammi, nascosti negli slip per poi venderla ad amici e coetanei.

Durante le indagini dei Carabinieri, sono state eseguite delle perquisizioni nei confronti di altri soggetti che hanno permesso di raccogliere elementi utili per l’incriminazione di quattro persone, il 19enne e il 52enne, destinatari della misura cautelare, una ragazza di 19 anni incensurata e un altro ragazzo di anni 25 con precedenti di polizia. La ragazza 19enne e il ragazzo 25enne sono allo stato indagati a piede libero. A parte il 52enne, gli altri tre dovranno rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

Il 19enne e il 52enne sono indagati per violenza o minaccia per costringere a commettere un reato.

Messaggi che si autodistruggono e minacce

Dall’analisi dei contenuti dei telefoni, sono emerse conversazioni e file multimediali riconducibili al traffico di droga tra spacciatori e clienti che utilizzavano la messaggistica con la modalità “autodistruzione” per evitare la divulgazione delle informazioni sulla vendita e all’acquisto dello stupefacente.

Inoltre i Carabinieri hanno accertato che gli acquirenti sentiti erano stati minacciati perchè ritrattassero le dichiarazioni rese in caserma: “Vengo davanti ai tuoi, ti sparo a te e al cane, non ho paura di spararti”, “Noi non ci sporchiamo le mani, chiamiamo quelli sopra di noi e ti facciamo bruciare il palazzo”.

Per intimidire chi aveva “parlato” con i Carabinieri, le minacce facevano leva sui trascorsi criminali del 52enne, gravato da precedenti di polizia per reati contro la persona, tra cui due tentati omicidi, numerose lesioni personali gravi e diverse estorsioni. Rintracciati dai Carabinieri, i due destinatari della misura sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

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