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Cronaca

Ustica, Bonfietti: "Da Amato nessuna novità, il Governo deve chiedere riposte ai francesi"

La portavoce delle 81 vittime della tragedia spera di incontrare la presidente Meloni: "E' giovane, non può ricordare tutti i passi. Possiamo ripercorrerla insieme fare davanti a the"

"Non c'è nessuna novità, le carte ci raccontano che già Francesco Cossiga disse che sono stati i francesi" la sera del 27 giugno 1980, ad abbattere un aereo DC9 I-TIGI della compagnia Itavia, partito da Bologna e diretto a Palermo con 81 persone a bordo. Lo dice Daria Bonfietti, portavoce dei familiari delle vittime della strage di Ustica, dopo la 'ricostruzione' dell'ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato, a Repubblica: "La magistratura non ha ancora chiuso le indagini su Ustica. I magistrati hanno ancora cose da chiedere, mancano le ultime risposte. Il governo provi a interessarsene un po' di più, ne va della dignità nazionale" osserva Bonfietti. Lo riferisce la Dire. 

"Spero che la presidente Meloni possa ricevermi"

"Quelle di Giuliano Amato su Ustica sono parole importanti che meritano attenzione. Il presidente Amato precisa però che queste parole sono frutto di personali deduzioni. Premesso che nessun atto riguardante la tragedia del DC9 è coperto da segreto di Stato, e che nel corso dei decenni è stato svolto dall’autorità giudiziaria e dalle Commissioni parlamentari di inchiesta un lungo lavoro, chiedo al presidente Amato di sapere se, oltre alle deduzioni, sia in possesso di elementi che permettano di tornare sulle conclusioni della magistratura e del Parlamento, e di metterli eventualmente a disposizione, perché il governo possa compiere tutti i passi eventuali e conseguenti" ha commentato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. 

"Ho già chiesto un incontro prima dell'anniversario, come ho fatto con tutti i presidenti del Consiglio che l'hanno preceduta. Spero che la presidente Meloni possa ricevermi - continua Bonfietti - Meloni è giovane, non può ricordare tutti i passi di questa lunga vicenda. Possiamo ripercorrerla insieme fare davanti a the".

Ustica, 43 anni dalla strage: "Se la verità manca è anche colpa della politica" | VIDEO

Quindi secondo Bonfietti, dall'intervista di Amato non emergerebbero particolari novità sulla vicenda. "Non c'è nessuna novità, le carte ci raccontano che già Francesco Cossiga disse che sono stati i francesi. Se la magistratura non ci riesce con suoi strumenti, il governo ci deve riuscire, chiedendo ai francesi le risposte che mancano: sei un paese alleato, non è bello raccontare bugie. Ringrazio Amato perché ha voluto urlare contro l'indifferenza. Questo deve essere il momento in cui ci si sveglia tutti", è l'appello di Bonfietti.

Lepore: "Non apriamo dibattiti politici, ma stiamo alle sentenze"

"E' arrivato il momento, come per il 2 Agosto che tutte istituzioni coinvolte, quelle italiane e quelle francesi, si assumano la responsabilità di fronte alle vittime", ha detto il sindaco, Matteo Lepore - per noi ci sono sentenze chiare e inequivocabili che spiegano quello che è successo nei cieli di Ustica. Come sindaco della città chiedo questo, non di aprire dibattiti politici, ma di stare alle sentenze. Bisogna prendere atto della storia che le sentenze scrivono", scandisce Lepore a margine di una conferenza stampa in Comune. "La versione più credibile è quella della responsabilità dell'aeronautica francese, con la complicità degli americani e di chi partecipò alla guerra aerea nei nostri cieli la sera di quel 27 giugno", ha detto l'ex presidente del Consiglio. "L'intervista ad Amato è importante perché viene da un autorevole rappresentante delle istituzioni che ha avuto ruoli politici anche in quell'epoca specifica. Noi chiediamo da sempre che verità e giustizia e che tutte le istituzioni coinvolte si assumano le proprie responsabilità", ribadisce il sindaco di Bologna.

Merola: "Questione di dignità nazionale"

Anche per l'ex sindaco di Bologna, Virginio Meola "le parole del presidente Giuliano Amato non si possono ignorare. La Francia risponda ma il nostro Governo esiga rispetto da un paese alleato - ha scritto sui social - Questa strage che Bologna non dimenticherà mai, è questione di dignità nazionale".

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