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Coop Adriatica: i sindacati strappano l'accordo per limitare il lavoro domenicale

Si sono concluse le assemblee di consultazione dei lavoratori sull'ipotesi di accordo transitorio per la gestione del lavoro domenicale e festivo siglata tra le OO.SS. e la Cooperativa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Si sono concluse le assemblee di consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Coop Adriatica del territorio di Bologna, convocate unitariamente da Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL, sull'ipotesi di accordo transitorio per la gestione del lavoro domenicale e festivo siglata tra le OO.SS. e la Cooperativa in data 16 aprile 2012.

I dati definitivi hanno visto la partecipazione al voto di 1140 addetti dell'intera rete di vendita di Coop Adriatica della provincia di Bologna che hanno approvato l'intesa con 860 voti favorevoli (75,44%), mentre i voti contrari si sono stati 209 (18,33%) e gli astenuti 71 (6,23%).

Lo spaccato del voto nei punti vendita che saranno direttamente interessati dalle aperture domenicali durante la vigenza dell'accordo transitorio vede 458 (66,09%) voti favorevoli, 179 (25,83%) voti contrari e 56 (8,08%) astenuti su un totale di 693 votanti.

Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL, nel ringraziare tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori di Coop Adriatica che in questi giorni hanno partecipato alle assemblee di consultazione, esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto, pur nella consapevolezza che l'intesa non individua una soluzione definitiva alla indiscriminata liberalizzazione degli orari commerciali.

L'accordo sottoscritto con Coop Adriatica infatti, rappresenta sul territorio di Bologna il primo risultato conseguito dalle Organizzazioni Sindacali contro il provvedimento introdotto dal Governo Monti nel mese di dicembre dello scorso anno attraverso l'approvazione del cosiddetto decreto "SalvaItalia" successivamente convertito in legge, poiché stabilisce dei limiti alle aperture domenicali e festive e ne regolamenta la gestione.

Durante la vigenza dell'accordo infatti, che ha validità fino al 30 novembre 2012, si stabilisce la chiusura di tutti punti vendita in occasione delle festività laiche e religiose e l'esclusione dal calendario delle aperture domenicali il periodo estivo compreso tra l'ultima domenica di giugno e la prima domenica di settembre. Inoltre si riafferma che per la copertura dei presidi, fatte salve le volontarietà, si procederà secondo criteri di equa rotazione fino ad un limite massimo di 14 prestazioni lavorative per dipendente. Al termine dell'accordo transitorio, che si pone anche l'obiettivo di valutare il reale impatto delle vendite sulla giornata della domenica, tornerà ad essere integralmente applicato il contratto integrativo aziendale.

Ciò nonostante tale risultato non ferma la mobilitazione contro un provvedimento che Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL di Bologna continuano a giudicare inutile a rilanciare i consumi e negativo per le ricadute sulle condizioni di lavoro degli addetti di questo settore.

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