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Economia Bentivoglio

Crisi Maccaferri, arriva compratore per Sampsistemi

Le due aziende, considerate un pilastro della metalmeccanica bolognese, sono in concordato preventivo e saranno messe all'asta, ma un verbale tra sindacato compratore e regione ha definito una road map

Sampsistemi di Bentivoglio ha un compratore, ed è la svizzera HVd I Ag. Trova collocazione quindi uno dei pezzi più pregiati dell'ormai ex impero Maccaferri.

Le due aziende, considerate un pilastro della metalmeccanica bolognese, sono in concordato preventivo e saranno messe all'asta il 21 luglio prossimo.

In Regione è stato firmato con i potenziali acquirenti un accordo che salva tutti e 54 i lavoratori e lo stabilimento di Bentivoglio, dove si continueranno a mettere a punto soluzioni ingegneristiche per la produzione di cavi e fili metallici.

Hvd ha assicurato che il sito produttivo di Bentivoglio continuerà a rivestire un ruolo centrale nel futuro sviluppo dell'attività, tanto che vuole sottoscrivere un contratto di affitto di almeno sei anni.

A sottoscrivere il verbale, oltre alla Regione con l’assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro, Vincenzo Colla, la Città Metropolitana con Fausto Tinti, la sindaca di Bentivoglio Erika Ferranti, Hvd rappresentata da Jouni Heinonen, insieme a Rsu di Samp Sistemi Bentivoglio e Fiom-Cgil Bologna.

"Se si concluderà questa operazione, sarà evitato quello che volevamo lo fosse fin dall'inizio: speculazioni finanziarie in luogo di investimenti industriali, mettendo in garanzia le grandi competenze presenti in queste imprese. Sampsistemi sarebbe la terza azienda dell'ex gruppo Maccaferri per la quale si riuscirebbe non solo a salvare l'impresa ma anche tutto il suo personale", sottolinea Colla.

I lavoratori di Sampsistemi Srl e Sampsistemi Extrusion Srl saranno trasferiti senza soluzione di continuità (quindi stesse condizioni normative, contrattuali e salariali) alle dipendenze di Hvd I Ag, o società controllata dalla stessa, a far data dal Decreto di trasferimento del Tribunale di Bologna, presumibilmente entro il 30 settembre 2021.

I debiti delle due società nei confronti dei dipendenti alla data del deposito della domanda di concordato 3 dicembre 2019, rimangono in carico alle cedenti e verranno integralmente corrisposti da queste secondo quanto previsto nei rispettivi Piani depositati presso il Tribunale di Bologna e spalmati nell’arco degli anni 2021-2025.

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