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Economia Casalecchio di Reno

Fallimento Think3: mobilitati parlamentari bolognesi e Governo

Interpellati anche i ministri degli Affari esteri Franco Frattini e dello Sviluppo economico Paolo Romani sull'urgenza intorno alla crisi dell'azienda di Casalecchio di Reno

Questa mattina, l'assessore provinciale alle Attività produttive, Graziano Prantoni, ha scritto ad alcuni rappresentanti istituzionali per informarli sulla delicata vicenda legata all'interferenza della società americana versata su Think3 Inc. in fallimento.

Tutti i parlamentari bolognesi e i ministri degli Affari esteri Franco Frattini e dello Sviluppo economico Paolo Romani sono stati messi al corrente della difficile impasse che il Curatore si trova ad affrontare per ridare a Think3 Inc. – unica titolare della proprietà intellettuale di importanti software –  la proprietà e la gestione dei suoi assets a fronte di ripetute ingerenze e false informazioni che Versata ha fornito e sta fornendo ai clienti.

OLTRE 30 ANNI DI VICISSITUDINI. Think3 svolge dal 1979 la sua attività di sviluppo vendita e assistenza software ad alta tecnologia, occupando circa 150 dipendenti nella sede principale di Casalecchio di Reno e in altre 4 filiali.

Negli anni della globalizzazione l'azienda è divenuta una società americana attraverso l'ingresso di ulteriori soci nel capitale sociale, pur rimanendo a Bologna il centro di eccellenza dello sviluppo del software con altissima concentrazione di personale laureato. Dal 2008 è iniziata la crisi economica e finanziaria che si è acuita nel 2010 pregiudicando la continuazione dell'attività.

Nel mese di settembre 2010, Think3 Inc. è stata acquisita da ESW Capital, azienda americana facente capo alla holding Versata.

PRANTONI IN MOBILITAZIONE. In merito alla vicenda, l'assessore Prantoni dichiara: “In sede di Tavolo di Salvaguardia, alla presenza di tutte le parti coinvolte, ho proposto di coinvolgere nella complessa situazione del fallimento Think3 i Ministri Frattini e Romani e tutti i Parlamentari bolognesi al fine di sensibilizzare il Governo e l'opinione pubblica. Ritengo che la vicenda sia surreale e kafkiana se non implicasse, ancora una volta, lo stato di grave indigenza economica di oltre centocinquanta lavoratori, privati del loro posto di lavoro da manager superficiali e da un competitor straniero che pare essere animato unicamente da un intento predatorio, bypassando le leggi italiane sulla tutela dei lavoratori e dei creditori.

Auspico che il contributo dei Parlamentari e dei Ministri riesca a supportare la società Think3 Inc., dissolvendo dubbi e incertezze che incombono sulle possibili prospettive gestionali e occupazionali”.

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