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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Comuni e quartieri più ricchi, redditi medi e differenze di genere. Ecco quanto guadagnano i bolognesi | LO STUDIO

Le contribuenti donne sono più degli uomini, ma guadagnano meno. I 'paperoni' sono distribuiti nel capoluogo in modo poco sorprendente. E tra i comuni, il capoluogo non è il più ricco. Tutti i dettagli secondo i dati dell'Ufficio comunale di Statistica

Contribuenti donne più degli uomini, ma guadagnano meno, seppur il divario di genere negli anni si sia assottigliato. I 'paperoni' sono distribuiti nel comune capoluogo in modo poco sorprendente, ovvero popolano per lo più le zone dei colli e del centro. Tra i comuni felsinei però la città delle Due Torri non è la più 'grassa', è San Lazzaro il territorio più opulento. 25.603 euro è il reddito imponibile medio dei bolognesi per l'anno 2019, circa la metà dei contribuenti dichiara cifre inferiori ai 20 mila euro di imponibile. 

E' la fotografia che emerge dal rapporto annuale sui redditi dei cittadini a cura dell’Ufficio comunale di Statistica. 

I punti principali dello studio

In linea generale lo studio mostra come l’ammontare imponibile dichiarato ai fini Irpef dai bolognesi è passato da 7,793 miliardi di euro nel 2018 a 7,781 miliardi di euro nel 2019. In aumento il numero dei contribuenti che passa da 302.444 a 303.925. I dati 2019, rispetto al 2018, confermano la tenuta di reddito medio e mediano e la tendenziale riduzione della distanza tra i redditi di uomini e donne.
Nel 2019 il reddito medio ammonta a 25.603 euro lordi per contribuente.  

Il reddito mediano (valore che divide esattamente a metà la distribuzione, posizionando il 50% dei contribuenti sopra questa soglia e l’altro 50% sotto) è pari a 20.061 euro nel 2019. Rispetto ai redditi percepiti nel 2002, rivalutati, e quelli percepiti nel 2019 il reddito mediano ha subito un aumento del 2,6% (-1,6% per i maschi e 8,1% per le femmine). In particolare, per le donne il reddito mediano del 2019 risulta più elevato rispetto a quello percepito nel 2002 a partire dalla classe di età 55-59 anni, confermando una tendenza alla riduzione del divario di genere. Le variazioni positive riguardano, per entrambi i generi, le classi di età 60-74 anni. In generale, oltre il 40% dei redditi dichiarati è degli over 60.

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Analisi dei redditi, confronto con gli anni scorsi

I dati analizzati si riferiscono a 303.925 contribuenti, di cui 148.009 maschi e 155.916 femmine. A fronte dei 7,781 miliardi di euro di reddito imponibile ai fini Irpef, sono state pagate imposte per complessivi 1,747 miliardi di euro.
Quasi la metà dei contribuenti dichiara cifre inferiori ai 20.000 euro di imponibile, pur detenendo soltanto il 18% del totale dei redditi dichiarati. Se si alza la soglia a 30.000 euro, vi si trovano quasi i tre quarti dei contribuenti. Solo il 3,5% dei cittadini ha dichiarato un importo superiore a 80.000 euro, ma detiene circa un quinto del totale dei redditi.
Nel confronto con il 2002, il reddito mediano ha subito un complessivo aumento del 2,6%, ma l’incremento è dato solo per le classi di età superiori (55-59 anni per le donne, 60-64 per gli uomini). Svantaggiati i giovani e i giovanissimi che risultano decisamente più poveri dei loro coetanei del 2002.

Uomini e donne, redditi ancora disallineati

Anche se in riduzione, la distanza tra i redditi di uomini e donne è ancora un dato tangibile. Il reddito imponibile medio dei maschi a Bologna nel 2019 è pari a 30.276 euro e risulta ancora superiore del 43% rispetto al reddito imponibile medio femminile, pari a 21.167 euro. Il reddito mediano è invece risultato per gli uomini di 22.494 euro e per le donne di 17.934 (25,4% in più per gli uomini). Dall’esame del reddito mediano si evidenzia dunque un minore scarto di genere, il che significa che tra i contribuenti maschi vi è una maggiore concentrazione del reddito e cioè una più elevata presenza di percettori di redditi medio-alti e alti.
Analizzando le fasce di reddito, fino a 20.000 euro di imponibile il 42,3% dei contribuenti sono uomini e ben il 56,2% sono donne. Se si considera la soglia dei 30.000 euro le due quote passano rispettivamente a 68,1% e 81%. Guardando invece alle fasce di reddito più alte, ha dichiarato una cifra superiore agli 80.000 euro il 5,3% degli uomini (cui appartiene il 27,2% dei redditi), mentre per le donne si scende all’1,7% delle contribuenti, cui si riferisce l’11,1% degli importi dichiarati.
Pur essendo il divario di genere ancora piuttosto netto, la distanza tra i due sessi si accorcia sensibilmente nel tempo: nel 2002 il reddito mediano degli uomini era infatti del 37,8% superiore rispetto a quello delle donne; nel 2019 il divario è sceso di 12,4 punti percentuali attestandosi al 25,4%.

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Quartiere per quartiere. Ecco dove vivono i 'Paperoni'

La polarizzazione territoriale appare marcata ed evidenzia che i redditi mediani più elevati si registrano nella zona Colli, nelle quattro zone del centro storico cittadino (Galvani, Malpighi, Marconi e Irnerio), nella zona sud e est dell’area cittadina.
I redditi mediani più bassi caratterizzano invece le zone della periferia ovest e nord, con i valori minimi in Bolognina e San Donato.

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Comuni, dal più 'ricco' al più 'povero'. Chi sale e chi scende:

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Bologna come se la passa rispetto al resto d'Italia?

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Tipologie di reddito dei bolognesi

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