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Economia Gaggio Montano

Lavoratori Saeco a rischio licenziamento, i sindaci uniti: "Situazione drammatica"

I sindaci dell'Appennino Bolognese e dell'Alto Reno si dicono al fianco dei lavoratori, decisi a “coinvolgere tutte le istituzioni” per salvare gli oltre 200 posti di lavoro

Sono 243 su 550 dipendenti i lavoratori in esubero alla Saeco, azienda storica di Gaggio Montano che ieri ha visto una mobilitazione davanti ai cancelli dell'azienda acquisita dalla Philips 6 anni fa. Oggi i sindaci dell'Appennino Bolognese e dell'Alto Reno si dicono al fianco dei lavoratori, decisi a “coinvolgere tutte le istituzioni” dopo che già nel pomeriggio di ieri, all'accensione dell'Albero di Natale di Piazza Maggiore, il primo cittadino di Granaglione Giuseppe Nanni (il comune dell'Appennino che ha donato l'albero) ha parlato della questione pubblicamente, mentre era al fianco di Virginio Merola, il quale facendo riferimento all'abete dello scorso anno (che era storto) ha detto: "Raddrizzeremo anche questo". 

La notizia dei possibili licenziamenti dello stabilimento di Philips-Saeco di Gaggio Montano dunque, ha profondamente scosso le istituzioni locali che hanno fatto sapere: "Le notizie sul rischio di una riduzione della forza lavoro di oltre duecento unità, ha ovviamente scosso tutti gli amministratori locali dell'Appennino Bolognese. Il problema infatti non riguarda solo Gaggio Montano e i comuni limitrofi, ma rischia di aprire un'autentica ferita in tutto il tessuto produttivo dell'Appennino Bolognese. Le ricadute sociali dirette sui lavoratori e sulle loro famiglie sono gravissime, ma anche le altre imprese produttive e commerciali della zona sono destinate a soffrire di una tale eventualità. Da sempre i sindaci sono impegnati in prima linea per dimostrare che in montagna si può e si deve produrre come altrove, considerando peculiarità e ricchezze del territorio, e questa decisione da parte della multinazionale, che si aggiunge ad altre crisi aziendali, non può assolutamente lasciare indifferenti". 

I 9 sindaci dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese e i 4 dell'Unione dei Comuni dell'Alto Reno hanno sottoscritto una nota di solidarietà congiunta nella quale si dichiara che "Le notizie relative a Philips Saeco ci allarmano e ci lasciano sconcertati. I numeri resi pubblici in questi giorni ci prefigurano una situazione drammatica per l'intera vallata, già messa a dura prova da altri importanti crisi aziendali e ci impegnano alla massima solidarietà e ad azioni congiunte con Città Metropolitana, Regione e Ministero, al fine di trovare percorsi utili a garantire la massima tutela per i lavoratori e le maggiori garanzie produttive, per una realtà già problematica e svantaggiata come è da sempre quella montana. Esprimiamo la massima solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie e cercheremo, in ogni modo, di dare un contributo per il superamento di questa grave crisi che può avere drammatiche conseguenze dal punto di vista sociale, per tutto il territorio".

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