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Il Teatro Comunale a rischio liquidazione coatta: ci si appella ai Parlamentari

I sindacati sul nuovo decreto legge sulle Fondazioni lirico-sinfoniche:"Vogliamo tornare a dialogare con il Governo"

Teatro Comunale a "Rischio liquidazione coatta": appello al Parlamento. I sindacati territoriali corrono ai ripari contro il nuovo decreto legge sulle Fondazioni lirico-sinfoniche e chiamano a raccolta i parlamentari emiliano-romagnoli per chiedere che sia modificato. Dopo la sospensione degli accordi firmati in gennaio per il salvataggio del Teatro, ieri, le segreterie territoriali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Fials hanno incontrato i parlamentari eletti sul territorio "per sensibilizzarli sulle richieste di modifica avanzate dai sindacati di categoria al decreto legge 83/2014", che, all'articolo 5 reca "disposizioni urgenti in materia di organizzazione e funzionamento delle fondazioni lirico-sinfoniche".

Quella norma, per le sigle "interviene modificando profondamente le condizioni in base alle quali si erano sottoscritti gli accordi propedeutici al piano di risanamento del Teatro, rendendoli inapplicabili e quindi mettendo il Teatro a rischio di liquidazione coatta nel 2016". Tra le scelte da cancellare, c'e' l'istituzione di fondazioni lirico sinfoniche 'speciali', alle quali, pero', "non vengono date risorse aggiuntive nell'ambito del Fondo unico per lo spettacolo", protestano i sindacati, e la decisione di non usare piu' il contratto nazionale ma solo un contratto aziendale. Il che "colpisce mortalmente il valore del contratto nazionale per le rimanenti Fondazioni e riduce ulteriormente risorse per le Fondazioni gia' in sofferenza", accusano Cgil, Cisl, Uil e Fials

Su questo fronte e su quello fiscale, "abbiamo ragioni da vendere - aggiunge Colla- se riusciamo a discutere nel merito sia con la nostra gente che con il Governo". La piattaforma che nelle prossime settimane verra' presentata ai lavoratori mira a "porre rimedio ad una serie di ingiustizie", afferma Riccardo Galasso della Uil. Come sindacati "vogliamo tornare a dialogare con il Governo" e farlo "in modo unitario", aggiunge Galasso, con l'obiettivo di "trovare le soluzioni opportune".

Diverse le proposte che la piattaforma raccoglie in materia di fisco e lotta all'evasione: tra queste il potenziamento della tracciabilita' dei pagamenti, l'incentivazione dell'uso della moneta elettronica, reintroduzione del reato di falso in bilancio. Per quanto riguarda le politiche previdenziali, invece, il sindacato chiede correttivi al sistema di calcolo contributivo, una soluzione "definitiva e strutturale" per gli esodati ed un accesso "flessibile" al pensionamento. Terminata la fase delle assemblee, per settembre e' prevista un'assemblea nazionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil che rendera' definitiva la piattaforma da sottoporre al Governo.

Fonte Dire

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