rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
mobilità

Ciclabili, incidenti e mortalità: ecco cosa emerge dai dati

Il dato è emerso nell'illustrazione della clausola valutativa della legge 10 in tema di “Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema regionale della ciclabilità” avvenuta nel corso della commissione Territorio e ambiente presieduta da Stefano Caliandro

Crescono le piste ciclabili, calano gli incidenti ai ciclisti e dimezzano i morti. Il dato è emerso nell'illustrazione della clausola valutativa della legge 10 in tema di “Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema regionale della ciclabilità” avvenuta nel corso della commissione Territorio e ambiente presieduta da Stefano Caliandro.

Dati incidenti ciclisti

Nel 2022 ci sono stati 2.947 incidenti, con 32 morti e 2.839 feriti: rispetto al 2019, il numero d’incidenti con almeno un velocipede coinvolto è sceso (-6,7%), così come è sceso il numero dei feriti (-8,7%) e quello dei morti (-46,7%, pari a -28 unità passando da 60 a 32).

Ciclabili

"Scorrendo la relazione presentata in commissione - riporta  una nota della Regione Emilia Romagna -si scopre che, tra le altre cose, negli ultimi 3 anni la Regione, con interventi pari a quasi 90 milioni di euro, ha promosso lo sviluppo della mobilità ciclopedonale sia a livello urbano, sia extraurbano. Gli interventi per la promozione della mobilità dolce si possono dividere su tre livelli: realizzazione di piste ciclopedonali ed interventi di mitigazione del traffico, incentivi per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita, cargo bike e biciclette pieghevoli e incentivi chilometrici riferiti agli spostamenti dei lavoratori".

Con il bando Ciclabilità del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 la Regione ha finanziato -con 10 milioni di euro su una spesa complessiva superiore ai 23 milioni di euro e una lunghezza di piste ciclabili prevista di oltre 135 km- la realizzazione di 38 interventi, degli enti locali, di ritessitura di percorsi ciclabili e servizi/infrastrutture per la ciclabilità con premialità alla loro programmazione ed efficacia. A essi si è aggiunto un finanziamento di 2 milioni di euro su una spesa complessiva di 2,5 milioni di euro per l’Intervento di ritessitura urbana attraverso la realizzazione di una diagonale ciclabile di circa 3 km di lunghezza, con recupero della ferrovia dismessa del tratto Bologna-Milano in zona urbana del Comune di Modena.

"Una mobilità più green ha riflessi anche sulla qualità dell’aria-rimarca l'amministrazione regionale -Negli ultimi anni si è riscontrato un significativo miglioramento riferito ai superamenti di Pm10: nel report di Arpae la concentrazione risulta ampiamente sotto i limiti di legge."

Mobilità alternativa e salute

“I dati dimostrano come investire in mobilità alternativa fa bene alla salute e alla vita”, spiega Caliandro che, pensando alle proposte di città ai 30 chilometri orari, aggiunge: “I nuovi modelli di infrastrutture hanno l’obiettivo di cambiare gli stili di vita e migliorarli, oltre a garantire la sicurezza delle persone”.

Per Michele Facci (Lega) “Merita un approfondimento la questione relativa all’incidentalità poiché abbiamo numeri in forte crescita per le bici elettriche e i monopattini. A livello emiliano-romagnolo abbiamo avuto 311 decessi su oltre 3mila in tutta Italia, in base a dati Istat aggiornati al 2022”.

Marco Fabbri (Partito democratico) ha sottolineato come “in relazione agli interventi finanziati è evidente il forte incremento delle infrastrutture, nelle città e nelle periferie. Per quanto riguarda i treni, bene l’adeguamento delle flotte, ma ancora tanto c’è da fare perché caricare le biciclette è un tema molto sentito anche per il turismo che arriva dal nord Europa. Bene anche gli incentivi per il piano aria e per le bici a pedalata assistita che è un tema di inclusività. Sul futuro ci interessa capire quanto verrà investito per la ciclabilità a livello nazionale”.

“Sono d’accordo sull’incentivo della bicicletta per un corretto stile di vita ed esigenze ambientali - ha rimarcato invece Daniele Marchetti (Lega) - Però capita che le risorse siano impiegate per opere inservibili. Spesso ci troviamo sagome di bici dipinte sull’asfalto: non sono realizzate vere e proprie piste ciclabili. Servono criteri ben precisi nell’uso delle risorse per andare incontro alla doverosa necessità di garantire la sicurezza dei ciclisti. Emblematico il caso della ciclabile della via Emilia a Imola che si interrompe a Castel San Pietro nel tratto urbano”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ciclabili, incidenti e mortalità: ecco cosa emerge dai dati

BolognaToday è in caricamento