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Numeri e consigli utili

Caldo, l'Ausl di Bologna: "L'ondata di calore prosegue, allertati i servizi sanitari"

L'Azienda sanitaria ha avvisato pronto soccorso, ospedali, case di cura e strutture di assistenza per gli anziani, medici e pediatri di famiglia, infermieri dell’assistenza domiciliare dell’area metropolitana

L'ondata di calore non si arresta e l'Ausl di Bologna allerta tutti i servizi sanitari. Per domani giovedì 13 luglio sono previsti picchi fino a 37-38° e possibili disagi per i cittadini. L’ondata di calore dovrebbe continuare almeno fino a venerdì 14 luglio. L’Azienda Usl di Bologna, così come previsto dal piano per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore, attivo dallo scorso 15 maggio per i successivi quattro mesi, ha quindi allertato i pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per gli anziani, i medici e i pediatri di famiglia, gli infermieri dell’assistenza domiciliare dell’area metropolitana.

Servizi e numeri utili

Per gli anziani particolarmente fragili, inoltre, l’Azienda Usl di Bologna promuove, insieme alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana, il progetto di sostegno e-Care, che prevede periodiche telefonate ai cittadini ed eventuali interventi di assistenza a domicilio. Il numero verde, gratuito, è 800 562 110 ed è attivo  dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17, il sabato dalle 8.30 alle 13. Il servizio risponde alle chiamate dei cittadini per informazioni su come prevenire e mitigare gli effetti delle ondate di calore ma anche per richieste di servizi di assistenza, trasporto e consegne di farmaci, spesa e referti al domicilio. Numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800 033 033, gratuito ed attivo tutti i giorni feriali dalle ore 8.30 alle ore 17.30, il sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.30.

I consigli dell'Ausl su come affrontare le ondate di calore

Limitare la permanenza all’aperto nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 18), bere molto e spesso, anche quando non si ha sete, evitando alcol e caffeina, bibite gassate o contenenti zuccheri e, in generale, bevande ghiacciate o fredde. Fare bagni o docce con acqua tiepida, per abbassare la temperatura corporea, e utilizzare i climatizzatori regolando la temperatura dell’ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto a quella esterna. Se si utilizzano ventilatori, infine, evitare di rivolgerli direttamente sul corpo. Particolare attenzione va prestata nei confronti dei bambini molto piccoli, delle donne in gravidanza, degli anziani con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco), di chi ha difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, in condizioni socio-economiche disagiate, di chi vive da solo e in appartamenti soggetti a surriscaldamento come i piani alti privi di condizionamento dell’aria, di quanti lavorano all’aperto o in ambienti nei quali c’è produzione di calore.

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